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MDXVII, OTTOBRE.
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   eleclo un altra volta savio dii Consejo, et refudoe perché voleva lassar il cargo a più suficienti de lui, et hora che ha più età è slà etiam electo, et cussi refudava.
1 * Fu poslo, per li Savi, che la caxa di Brexa, di la qual è stà conlraversia, qual lien i heriedi di Marco Negro: che sia coniesso ai savii di Terra ferma che, aldite le sue raxon, debano termenar e veder, qual voi justicia ut in parte. Et andò in renga sier Francesco Bolani, fo avogador, dicendo la caxa è di la Signoria, non bisogna melerla in disputation eie. Li rispose sier Francesco Foscari el cavalier procurato!* per la parte, poi iterum lornù in renga il Bolani, e fo licentià il Pregadi.
      Di sier Sebastian Moro provedador di l'armata, di 27 Avosto, data in galia apresso la Malea, leta ozi in Pregadi e di questo tenor. Come di 18, dii Zante scrisse, poi venne sequendo il camin verso quelle aque tolte per lui a custodia questa estate, e circondati quelli confini et capitalo a Cerigo, e non trovato le galie lassoe a la guarda, si turbò grandemente, inleso che senza esser richiesti li Sopracomili erano andati in Candia conira la efica-cissima forma di soi mandati. Unde spazò letere in Candia, Rethimo e la Canea per farli ritornar, et due sono sin hora comparsi. Aspela il terzo, et promete a la Signoria non passerano impuniti dii loro eror. Scrive, va discorendo per quelle parie, le qual sono nele di ogni infestation pyralicha: et non voi passar Cao malio. Ben intende di sopra di l’Arzipelago tro-varse più fusle turchesehe di ladri, el che nove di esse erano aviate per venir in questi lochi a li solili lor guadagni, che sano ben le sason di tempi, el arivate a Legena, inteso il venir de esso Provedador de li, deteno volta e sono ritornale in su. Desidera imbatersi in loro, nemici di cripstiani e coutunuazi dii Signor silo. Lui starà de lì via fin bavera biscolo, e li noslrì navili potrano passar securi. Scrive il bisogno grande di biscolo ut in litteris. Di Candia non ne poleno aver; sichò vera fin a l’ultimo frisopo. Et aspeta l’ordene de mandar a disarmar le galie di Candia. La galia Contarina lassò a Corphù per tuor biscoti, ancora non è aparsa; l’andò in Golpho con comission di quel rezimento per trovar certe fusle di la Valona; la tarda molto, Dio voglia non sia causato da qualche inconveniente. Sono a l’estremo di biscoli; in quelle parte non ne sono, però si provedi etc.
      Per le letere di Soria e di Cypro, di 9 dii passato, fono consegnate a la fusta dii Zante, se diceva el Signor turcho atendeva a expedir la carava-
na per la Mecha, che è bon indicio a la merchantia ; tamen la galia di Alexandria non era stà liberata nè li altri navili. Avisa, a dì 15 de l’instante passò de 2 qui una nave zenovese de porlata de zercha bote 700 carga de gran valuta per Syo. partila da Zenoa de uno mese, de la qual se intese che tutti li corsari ponentini armavano per trasferirse verso Rodi, et tra li allri el signor Pelro Navaro che desidera pigliar la croze, ma che prima l’era per passar in Barbaria a tentar cerio suo disegno ; disseno che un’altra nave era in sua conserva, pur zenoese de la medesima portada, l’havea lassata da driedo un podio lontana. El zorno sequente, che fu heri, discoperta una velesela latina in mar, mandata la galia de la guardia al solito, trovò che era la barcha dell’antedila nJve zenoese, restata da drielo; qual venuta da lui Provedador, per li homeni li fo dito che, a dì 22, venendo con la dita a vela con un poco di vento suso et mar mosso, aqua sì ingorda che, falò el forzo de trombarla, non la poteano venzer, et che veduta la cossa desperada, saltati in la barcha meglio clic poteno da 45 homeni che erano in essa barcha, zercha milia 120 fuora Strivali non largi da la ditta lor nave mezo miglia, la veleno con tute le vele d’alto sumerzerse come una fulgore; la qual diceano che era richa de ducali 40 milia, et che altre 42 persone ne erano anegate. Gaso assa’ comiserando ! e vele volentieri li poveri scapolati di tanto pericolo, tra li qual era il patron nominalo domino Domenico Palavizino; e perchè non haveano vituaria alcuna, volendo andar a Milo, li feze rinfreschar la .... di quel li fece bisogno. Scrive che, da la prima nave che vene, inlese era con loro etiam el galion dii Viceré di Messina, che l’anno passalo sva-lizò la nave Nicolosa patron Zuan Vasaio a l’isola de Milo, dicendo le robe erano slà reslituile. Tamen lui Provedador non sa la verità; suplicha la Signoria lo avisi quello l’habbi a far trovando el ditto galion.
    Noto. Per li Censori, havendo fato la examifia-zion de le piezarie justa la leze, trovono die uno contestabele havia pregato uno di Pregadi over do perchè rimanesse un savio di Terra ferma, qual era sier Piero Mozenigo, fo Cao di X, suo amico; per il che li parseno d’acordo farlo relenir et conda-narlo a star mexi 6 in preson serado. Et cussi fo retenulo el posto in preson ; sichè a lui povero à tochato prima; ma stele 4 zorni, poi fu liberato.
   A dì do. Fo l’anuario dii Doxe, compindo anni 2 * 16, è intra nel 17, nel qual zorno il Doxe soleva andar in chiesa con la Signoria, oratori et patricii