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MDXVBI, ACOSTO.
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  Come a di 2G dii passa fo l'ultime sue. Et essendo venuto a dì 25 a visitazion de questo loco, li parse elicmi visitar li altri lochi ; la qual andata la desiderano molto vedendo galie di la Signoria nostra. Et mandò a Spalato et Sìbinico sier Alvise Loredan qu. sier Luca, e sier Alvise da Riva a Cataro con ordine che lì lo aspectasseno. Mandò ctiam galie ai lochi lì intorno, da li qual fono benissimo visti, e lui restò li a Liesna, perchè per sier Zacaria Valaresso conte e provedador de lì fo mostra certa querela de Mu-stafà bassa di la Bossina per alcuni danni inferiti a li subditi dii Signor turco per alcuni di la villa di San Zorzi, do de li qual hanno aulì ne le man, li altri scampono avanti il zonzer suo. Quali avendo confessa el tutto, et per far justicia e meter teror a li altri, e far cognoscer ai subditi dii Signor turco e a tutto il mondo la bona unione et pace, li hanno fati impicar in quela matina, et lassa ordine a questo Conte che ’I veda di satisfar il dano al meglio si poi. Scrive aver trovato quel loco in bona union et grande obedientia, et lauda molto la desterilà di quel Conte et stimma justicia. Scrive in quella ora si leva, e va a visitar quelli altri loci metendo quelli ordeni li parerà necessari. Poi an-darà a Corfù, et non avendo altro di la Signoria
*	andarà a Cao Malio, dove lassoe 4 galie per vardia di naviganti, et lì starà per assecurar quel passo, et far che li navili e subditi nostri passino securi. Suplica si provedi di pane. Scrive, di la execution fata hanno lassà il tutto al magnifico bassa, aziò il conosca non se li manca di justitia.
     In questa matina, da poi molti Consegii e di-spulazìon, mediante la intromission di sier Zuan Dolfin avogador per quelli è presi per il caso di la morte di quel Vicenzo di la Viola ravenate, fu preso uno Piero Schiavon olirti alabardier del signor Bortolo et.....Zabarella cugnado dii dito Vicenzo,
  qual è in colpa l’ha fato far, et fo amazà a Santa Caterina su la strada di zorno el dito Vicenzo di la Viola. Or preso di proceder prima conira Piero Schiavon, fu preso che ’1 dito siali tajà la man destra a dì 20 da poi nona al loco fé’ il delito, ma prima conduto per Canal su una peata, poi a Sanla Croce smontado, essendo cridà la sua colpa jusla il solilo da li comandadori, sia tirà a eoa di cavallo, e conduto in mezo le do Colone, li sia tajà la testa et poi squartato etc. Veruni si per lutto 17 l’accusa chi a fato far e il terzo compagno era con lui, lì sia assolto la vita et bandito ut in parte, e fo suspeso il suspender contra il Zabarela, prò nunc. Questo istesso caso alias dii.......fu preso conira uno
relenulo per l’amazar dii conte Bernardin da Colalto, qual al tempo di esser justicia acusò che fu uno di quelli da Colalto che lo fece far, viclelicet il colile Jacomo per lite aveano insieme, il qual zà si havia absentado. Et cussi l’Avogador andò a la prexon a dirli lai cossa. Si ’I vorà acusar se intenderà.
    Da poi disnar, non fo nulla per esser la vezilia di Nostra Dona. Fu il perdon di colpa e di pena a Santa Maria de la Celestia noviter obtenuto, dura per tutto a dì 16 da sera ; ctiam è zorno dove in dita chiexia si fa la festa ordinaria.
    A dì 15. Fo il zorno di la Madona. La note e la matina fo grandissima pioza e vento. La Signorìa vene in chiexia con li oratori a messa, vice doxe sier Piero Capello el consier, e altri patrici deputati, nè altro se intese. Solimi per mercadanti venuti da Liesna di le galie di Baruto, qual zonzeno lì a dì. ., tra i altri sier Zuan Capello di sier Lorenzo qu. sier Zuan procurator, se intese come, stale a Ragusi le galie a dì. . . aveano il Turco prima era zonto a Conslantinopoli, poi inteseno non era vero, ni ancora zonto; sicliè ragusei aveano expediti 7 noncii a la Porta, i quali non erano ancora tornati.
    A dì 16. Fo San Roco. La matina, reduto il Co- 356 legìo, fo lelo le letere di Milan et Fransa, eli sier Antonio Justinian dotor orator nostro, de An-gers, di 2. Come erano stà fate le module dì capitoli e sotoscrite per il re Cristianissimo, et manda la copia autentica ; et come il Re li ha dito bisogna al primo di Septembrio li ducati 20 mila siano in Augusta per darli a la Cesarea Maestà con la relifi-cation di capitoli per nome di la Signoria, perchè cussi P lmperador ratificava etc. Scrive, come li oratori destinali per Anglia doveano partir a dì 5 con gran pompa; el vescovo di Paris, el Gran armiraio e monsignor di San Daniel vanno con 1000 cavali in compagnia, tra i qual assa’ zentilhomeni di Franza, ai qual il Cristianissimo re ha donati tutti li soi vestimenti; et di questi, 4 zentilhomeni francesi vanno per star fermi a la corte de Ingaltera et imparar la lengua.
   Di Sona, fo letere per la nave patron Luca Gobo : dii redimento di Nichosia, date a dì 28 Mazo. Et vidi una letera particular di sier Alvise Beneto, camerlengo, vice consier, qual è nel governo di l’isola, et questo per la indispositione di sier Sebaslian Badoer consier, vicelocotenente, qual scrive : come aveano lettere di 12 Mazo da Tripoli, che il Signor turco era cavalcato et andava con l’esercito contra il Sophì; il qual Sophì era potente per quel si dice con persone da 70 in 80 mila et 4000