153 MDXVU, DICEMRKE. 154 aliter Babilonia, cl Carzcgo bassa, qual veniva con le reliquie di la Grecia al Cayro chiamalo dal Signor perchè rimanesse al governo, qual ha aulo Chaer-bech, è morto in itinere poco lontan di Aleppo, dove se ritrova quel exercilo che expela novo bordine. 8C Dal dito Orator, date in Syo, a dì 15 Octu-hrio. Come, nel levar di la spiaza di Rosseta (ino al navicar li a Syo, hanno auto venti contrarii, tamen per la diligente usata per l’armata a remi è zonta lì, et passati per il canal di Rodi, stati in conspecto di la terra per una nocte e mczo uno giorno, parte astreti dal tempo, parte per aspetar le fuste erano restate a drieto. Et non è comparsa velia alcuna, et afermasi che al capitano zeneral passò con 1’ altra armata questi giorni, la qua'l partì dii certo di Alexandria a la fin di Avoslo passato, esserli slà fallo per rodiani presenti de schiavi n. 12 et refrescha-menti ; et' è certo quel capitano concluse trieva di anni 8 con dilli rodiani. Scrive, quatro giornate da poi partito el Signor et io esercito dal Cayro, fece morir Janus bassa. Di la causa si parla variamente, e per quel se divulga, ne erano injurie anlique e of-lensione nove. La verità se intenderà più facilmente a Conslantinopoli. È fama, il medesimo sia seguito ne la persona dii defterdar, tamen non è cerio. Scrive, la galia di esso Orator è innavigabile per esser mollo vecchia, e per aversi rota in Dalmalia, et fo concluso in Colegio farla navigar solum l’instante. Bora, havendo passato do volte il colfo di Satalia con fortuna, et esser slata a Martresso, e fortunevole soto la bocha di Damiata per giorni tre, e poi ne l’in-trar in porto di Damiata in periculo per aver butalo il timon di casa e lochato per terra, per tanto bisogna darli bona conza generai, per non esser sicura dover passar d’inverno a mezzo parizo da Conslan-tinopoli a Ventraia ; sichè per questo convenirà star qualche giorno a Constantinopoli. Et havendo man-chamento di pane, lassò Curtogoli con l’armata mia 80 lontan di Syo, dove 1’ havca ad expedir alcune sue facendo, et lui Orator vene con la sua galia lì a Syo, ben visto et honorato da quelli signori et regi-mento. Le nove i hanno sono vcchissitne; salvo che per via di Tiria lontan di qui cercha tre giornate sopra la Cilicia, hanno, per homeni vernili di Aleppo partiti cercha a la fin di Avoslo, come il Sophì avea KG* posto in fuga et roto liTbracor bassa capitano di questo Signor a quella impresa, e questo dicono risonar da molte bande, e si la rota sarà vera, el Signor si tirerà a li confini di Aleppo e non vcgnirà a Conslantinopoli, over manderà lo exercilo era con Carzcgo con altro suplimento a quelli confini. Scrive doman aspeta de lì Curtogoli, et poi si leverano per Constantinopoli. Et manda dite letere per gripo a posta fino a Corfù acciò la Signoria sia avisata, et ha dà al gripo ducali 30. Dii dito, date in Constantinopoli, a dì 25 Octubrio. Come, a dì 22 dii presente arivoe lì in porlo con l’armata, essendo prima sumerse tre galie di dita armata per fortuna la nolte precedente. Et zonto in conspetto di la terra, fece segno di letizia con bombarde, trombe e altri instrumenti; la qual cosa confortò l’animo dii Baylo nostro e altri mer-chadanli, i quali, inteso da varii lochi che non saria ben di lui Orator processo per alcuni modi imprudenti e rustici usati per Curtogoli da Roseta fino a Galipoli, come il tulio narcrà zonto el sarà qui, nè voi scriver per non dar molestia, riportandose al fin, perchè dito Curlogoli ha poca pratica di corte. Et apresentale le letere dii Signor a Peri bassà, esso Orator fu fato acompagnar di galia a caxa da una grossa e honorevol cavalcata, con admiratione et concorso di tulio questo populo, qual credevano veder si facesse spectaculo de lui, adeo tutti di la na-zion nostra et li amici di alegreza non sapevano che far. Poi esso Orator andò a visitar il Bassà con parole dolce; et era con lui el Baylo. El qual'li disse, che poi la partila di la corte di Conslantinopoli era stato in continuo tormento per le multiplice e varie querele fate per i subditi dii Signor, difondendosi copiosamente, acusando le insule de 1’ Arzipielago, prcesertim Schiro qual davano favor a corsari e adito a depredar i corazari e subdiii dii Signor, e partecipavano dì le prede per vie oblique, e si meravigliava che la Signoria non li havesse puniti, facendo tanto per lei di conservar la bona pace e amor dii Signor, il qual saria turbato se lui li havesse scrito di questo. 11 qual Signor era di bon animo verso di noi, et li piace non averli scrito, dicendo, si havele caro di continuar si lenisse modo non venisse più querele; dicendo che lui Imvea ben tanto 87 lume e discretione ch’el cognosceva che tutti li stridi e lamenti di questi non erano veri; ma di alcuni l’era certissimo, e si per corsari o altri subditi dii Signor era fatto danni a nostri subditi, questo rnedcmo diti ladri hanno usalo far a li subditi dii Signor. Era li presente sier Lunardo Bembo baylo, et li mercha-danli. Esso Orator rispose ben, concludendo, la Signoria atendeva a conservar questa bona pace posl-ponendo lo amor di tulli i signori dii mondo a questo, con li qual haveamo toleralo una longissima et pericolosissima guerra di anni 9, come li era nolo ;