419 MDXVI1I, MAGGIO. 420 Doni Marzelo, sicr Nicolò Trivixan, sier Nicolò Ve-nier e sier Malio di Prioli, el sier Bortolo Contarini, qual è oralor al Turco, veneno in Colegio, jusla la parte, et fcno lezer alcune sue opinion zercha la inerchadanlia, videlicet voleano una galia al Zafo per levar i pelegrini et altre opinion. Ditoli, uno o altro li si aldirìa. Vene l’orator di Pranza, in materia di pelegrini francesi, dicendo la nave non saria in tempo, zoè la Bernarda, et loro voleno tuor qual nave li par. 11 Principe fe’ chiamar li Bernardi dentro, quali si o-ferseno dar la nave al tempo, et cussi fono aquetadi. Di Verona, di sier Alvise Contarini e sier Daniel Renier rectori. Si scusano di la imputaziou fatoli in non aver honorato el signor duca di Ferara quando fo de lì. La causa fu........ Da poi disnar, fu Gran Consejo. Fu posto la parte per li Consieri e Cai di XL, dar il Consejo di le do Quarantie in la causa de li Procuratori, intervenendo la Comcssaria qu. Cecho di Agii; et Labiata do volle non fu presa. Fu falò dii Consejo di X in loco di sier Vettor Foscarini, et passoe sier Andrea Foscarini, fo al luogo di Procuratori, qu. sier Bernardo, qual passò di largo perchè il Consejo aspelava lui. El fo tolti sier Lunardo Emo fo consier qu. sier Zuan el cavalier, sier Zuan Miani fo al luogo di Procuratori, et sier Piero da Pexaro fo Cao di X. Podestà a Vicenza niun passoe. Patron a l’Arsenal rimase sicr Mafio Miehiel fo conte e capitano a Spalalo, di sier Nicolò dolor cavalier proeuralor, qual non si feva luor. Di Pregadi niun passoe, e tolti do con titolo, manchò balote a passar a sier Alvise Bon fo di Pregadi qu. sier Olavian, rimasto per danari. E fato cinque XL zivil vechia. Fo prima publicà per Gasparo di la Vedoa vice canzelier grando, la condanason l'ala nel Consejo di X, a dì 17, conira sier Alvise Camello qu. sier Do-menego per mali e strani muodi usadi nel Gran Consejo conira la dignità di quello: che ’1 dito sia bandito dal Mazor Consejo per uno anno. Fo ozi grandissima pioza, qual durò fin bore 24. 2 Ozi morite la moier di sier Lueha Veudramin dal Rancho, fo fia di sier Benelo Justinian. E dovendosi far la zostra a Treviso dove vi anderà tutta Veniexia di zoventù, queste feste di Mazo, per il che, bessendo dila dona sorela di la moier di sier Polo Nani podestà e capitano a Treviso, li parse di re-meler a far dila zostra a questa Madona di Avoslo proxima. A dì 21. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta. Et fo lettere di sier Alvise Mocenigo el cavalier orator nostro, stato al Turco, date a dì 14, a Budua. Come era zonto lì con la galia di sier Antonio Marzelo, sopra la qual montò a . . . . et è stalo in Candia, et poi venuto per repatriar, et havendo trovalo lettere di la Signoria noslra restar fazi la galia con la qual vegnisse, per tanto scrive la Signoria ordini quello l’habi a far, o veguir con la galia di longo overo mandarla a Corfù. Mandò lettere aule di sier Alvise Contarini e sier Francesco Barbaro relori di Napoli di Romania. Li avisa 5 fusle di turchi aver messo in terra al Castri vicino a quela terra e menalo via alcune anime. Fo scrilo subito, per Colegio, al dito oralor Mocenigo, et al Marzelo sopracomilo, ch’el debi tornar a Corfù dal Provedador et lì averà sovenzion etc. et stagi in armada fin Avoslo. In questo Consejo di X, sier Lorenzo Orio dotor avogador di Cornun referì quello à fato a Brexa, et fe’ lezer il processo firmato de lì di man di sier Filippo Zambcrti suo nodaro, et poi fu preso di relenir dito Contili da Marlinengo chiamato Camillo, qual era in questa terra, et alcuni altri sicome dirò di solo. Et questa deliberation fu tenuta secrelissi-sima. È da saper, quel Julio Averoldo, al qual fu tolta la puta da cha’ Cavriol so lìaslra di eaxa, è pa-renle dii Legato, il qual Legalo si opera assai in questa materia a la Signoria conira questi Marlinengi per il forzo fatoli Et cussi fu posto di retenirlo; il qual è in questa terra. Et presa la parte, fu comanda grandissime credenze. A dì 22. La malina fo manda per dito Conlin da Marlinengo venisse a li signori Cai di X, sier Alvise Malipiero e sier Alvise Gradenigo, mancava il terzo sier ilironimo Contarini, et cussi vene, con molti di soi servitori con spade, i quali fono fati restar da basso in sala di Pregadi, e lui Contili inlroe dentro, dove di ordine di Cai fu relenuto, et poi chiamato etiam uno Cabrici da Marlinengo chiamato il cavalier, el domino Tlieofilo da Marlinengo fo fiol di missier....., et Gasparo da Marlinengo fo fiol di domino Lodovico zenlhilomo nostro, i quali erano qui, et poi uno Pranzi suo capo di squadra, e li altri di soi andono via, e subito si parlino di la terra. Quesli poi fo posti in varie prexon: il Contin ai Signori di note, altri in l’oficio di Cataveri, altri in caxa dii capitanio di le prexon. Et buia il Colegio, sier Nicolò Bernardo consier, sicr Alvise Malipiero cao di X, sier Dona Marzelo inquisitor, sier Piero Miehiel dolor, avogador.