203 MOXV1IJ, FEBBRAIO. 2G4 provisionum el privilegiorum quae habent, et aliis ¡lem pcenis arbitrio nostro irrogando, pracipimus et rnandamus, ut libi et abs te depulatis, cum et quotiens requisiti fucrinl, sino ulta mora et tergiver-satione, in iis qu«c ad commisionem liane noslram exequendam perlinebunt, favore, armis, corporibus faveant et assislant, non secus ae si N’os ipsi pra;-sentes ea imperaremus, contrariis quibuscunque 110-stris etiam sub plurnbo ani in forma brevis litteris, eaeterisque non obstantibus. Si qui autem super prtemissisjus aliquod habere pretendunt, facta prius dieta bonorum restitutione justa seriem el tenorem pnesenlium lilterarum nostrarum, compareanl post modum coram Nobis, celerem a Nobis juslitiam de super recepturi. fìatum llomce sub annulo Piscatoria, die 10 Februarii 1518, Fontificatus nostri anno .... Evangelista. A tergo: Venerabili fratri II episcopo tar-visino, prcelato nostro domestico, provintice nostra3 Eomandiolac presidenti generali. 154 1517 (1518) die ultimo Fcbruarii in Majori Consilio. Sier Laurentius Corario, sier Hironimus Bar-badico, sior Paulus Trivisano, sier Nicolaus Bernardo, sier Hironimus Pisauro consiliarii, abscnle sier Slephano Contarono. Fra le al Ire jusle el ben ordenale deliberation fale per li nostri mazori, ne è quella che statuisse che non si possa conferir ad alcuno alcuna caslel-lania over oficio solito farsi per eleclione di questo Consejo, a (ine che tulli li zenlilhomcni nostri, secondo la disposinoti do lo loze, possano de quelli partecipare. Ma non obslante loze, over ordene, da un tempo in qua si è principiala una perniliosa coruptela, che dove non so poiria tener altro mezo che andar per via do gralia: la qual è subiota, come ogniuno intende, che la non si poi impetrar con mono de cinque sesti de lo balole, ne sono sta obte-nuti con la mila solamente de questo Consejo. Al elio, non covrendosi de opportuna et valida provisione, in breve se alienarono in gran numero de li ollìcii et cose spoetante a questo Consejo, con uni-versal descontenteza et enorme desordene et confusione. Et però l’anderà parte: Che salve et con-lìrmale tulio le parte et ordoni al presente non repugnanti, per auctorilù de questo Consejo, sia preso el staluido che alcuna Caslelania, Rezimento, Oficio, over Consejo consueto farsi per eleclione de questo Mazor Consejo, non se possa conferir salvo per la via predicta ordenaría de eleclione, et tamen parie over gratia alcuna, che per qualunque altro modo fusse posta contra l’ordene presente, non se intenda presa, nò si possa dechiarir e publicar presa se la non baveri medesimamente i cinque sexli de questo Consejo, soto pena a cadauno di Consieri,di ducati 500 d’oro, olirà tulle le altre pone sopra de zio consliluite, da esserli lolle per li Avogadori de comun senza altro Consejo. Questo medesimo se intenda specificatamente esser dechiarido, el cussi sempre observar se debba de tuie Io altre materie, casi, over ocorentie che sono el nel advenir serano obli-gale a prefixo numero di balote, per leze over decreto de questo Consejo. Da le qual leze et ordeni, sollo lutle lo pene dechiaride de sopra, non si possano partir quelli che vorano meter parle in contrario, over solo diversa forma; el che non se intenda presa alcuna cosa cum manco dii numero soprascrilo de cinque sexli. Et a la instessa conditione sia restreta la presento deliberalione, dechiaraudo però che, per quanto a le concessimi falte por avanti, non se intenda in alcuna parte esser diminuita, nè alterata la auctorilà de i Avogadori nostri de comun. f De parte .... 9G5 De non.....172 Non sincere. . 27 Sumario di lettere di sier Sebastian Moro pro- 1561' vedador di V armada, date in galla apresso Corphù, a dì HI Zener 1517. Como cri recevete lettere di 1’ orator Mozenigo di 11 di questo, da Negropontc, el manda la copia. Et sier Alvise da Riva suo soracomito gionse a Napoli di Romania a di 18 Zener, et osso Oratorio exorta a venir de li. Si scusa non haver galie etc. è solo con la galia Marzela ; aricorda si armi a tempo. Questa malina hanno auto ledere dal rezimento di Candia. Li notifica la morte dii signor di Pario, e aver por testamento lassato quel slado a domino Palimeno Summarippa. Et le operalion fate per il duca do Nixia conira cl dito slado. E come haveano mandato uno suo secretario, nominato Zuan Mus-suro per governar dicto loco insieme con esso domino Palimeno, et scrito al duca de Nixia si dovesse abstenir di lai sua operalion, (in clic per la (1) Le carte 151% 155 e 155* sono bianche.