128 MDXVI1, DICEMBRE. 124 sier Piero Qucrini, fo podestà a Padoa, sior Donà Marzelo, fo consier, et sier Almorò Donado, fo podestà a Padoa : di S. Marco, sier Luca Trun, fo con-sier, qu. sier Antonio, da sier Zuan Paulo Gradenigo fo consior. Altre 6 voxe fu fate e tutte passono. Adì 7. Fo San Ambrosio. La galia di Alexandria è zonta a Pareiizo, cri se inteso per mercadanti venuli. È da saper, cri fo fata la guera a Santa Malga-rita, come si suol far, adeo oltre saxi etiam con arme, et ne fo morti 3 et feriti molti; siebò è cossa de grandissima importantia, nò si doverla lolerar. Da poi disnar, fo Colegio di Savii ad consu-lendum. Zonse in questo zorno sier Tomaso Venier tornalo consolo di Alexandria, dove è stato anni 5, et in gran fastidi, qual fui a visitar. Disse, tra le altro cose, come a Liesna a dì. . Novembrio, essendo a ferro, e le 3 parte de la galia smontadi in torà, etiam lui Consolo, soravene fortuna, mollò il ferro, et la valorosità di sier Hironimo da Canal capitano de dila galia fo quello la Varentò ; qual galia è venuta con gran pericolo, sempre lenivano 3 homeni in galia a secar*l’aqua; lauda mollo quel capilano. Item, ò do nave in conserva a rata, et par li bisogna do fusle avanti le si movi do llistria, per. più securtà, qual li sarà mandate. Parlando con dito Consolo io, et domandandoli de le cose dii Tur-elio, disse come a dì 2 Zugno vene in Alexandria con 2000 persone, stelo 4 zorni, andò a veder la soa armata, era li in porto, e li Farioni e la nostra galia considerò mollo. Il Turco era su uno bregan-lin in dito porlo; molti navili di eripstiani tra li qual 30 di nostri subditi. Item, passò per el Fontego nostro. El consolo sier Nicolò Bragadin li lece honor, butò ducati venetiani adosso, et lui ne piò alcuni con le man, ave piacer; et volse che una note tutte.l’ar-tclarie de navili soi et di cristiani, erano in porto, dovesseno sbarar P artelarie, e cussi feno ; che fo grandissimo rumor. Item, alozò in la caxa dii Signor, e poi a dì 6 se levò e tornò al Cayro. Item, dice come al Cayro non è stà trovà alcun danar dii Soldan El Cauri che assi’ ne haveva. Si tien fosso scosi sotto terra. Però à fato minar quasi el meglio dii palazzo del Soldan e tolto il meglio de le coione di porfido el pierc, e mandate in Alexandria su Parmada, e de lì a Constanlinopoli, e cussi è slà de-sfati altri palazi e cava per trovar tesoro, adeo nel cavar hanno minato le case. Item, che non ha molla potentia, ìicet dicono 50 mila turchi quando el vene, ma è resta con 25 mila. 11 Soldan tornò, e se non era acusalo da Ire armiragi, che fuzì, rompeva el Turcho alozato verso Bulaeho; ma pur non ostante fosseno avisi, dito Soldan, da P altra banda intrò nel Cayro, e Ire dì e tre note combaleno insieme con gran occision, morti da mamalucbi 1000, turchi 5000, e dii popolo in quella conira’dii Cayro, quali aiutavano schiavi, da 7 in 8 mila, llor arabi tradì el Soldan e lo preseno e lo deteno in man dii Turcho, qual preso, lo fece menar per el Cayro e apicharlo a la porta di .... et el lazo si rompe do volle. Item, schiavi numero 1300 è fuzili a li monti di Santa Caterina e ivi sono dove è andato quel .. . qual era in Alexandria in presoli, e il Soldan lo fo’ lassar e l’hanno fato per so’ capo. Item, è fuzili verso la Barbaria da 700 schiavi, come se divulgava e romasti vivi da 2000 schiavi greci, schiavoni et al- <58 banesi, quali lieneno col Turcho, perchè el Signor ha perseguitato soltim zercassi et quanti ne ha trovà ne ha l'alo morir, et ne fece morir 1200 zoé 1100 in zeivha lì in Alexandria davanti la casa di l’armirajo publice et 100 schiavi dii Gazeli, ai qual le’ salvo-condulo, li ha messi su Parmada e mandò a Costantinopoli. Item, quel Soldan nominato . . . qual era nel Farion, stato anni 17, fu lassato per il Soldan novo, et slava in Alexandria in caxa soa, el Signor turcho scrisse al signor di Alexandria lo dovesse subito amazar, et cussi chiamato da lui gli disse : « El Signor voi tu devi morir ». Li rispose «Ti prego lassarne saludar » e lui li disse non poteva, e li menò a la testa e li tajò la testa, poi lo mandò a caxa soa aziò fusse fato sepelir. Item, mori è stufi de la signoria de turchi: et non è più mercadanti ni al Cayro, ni in Alexandria, perchè, come si sa di uno babbi qualcossa, vien manda a Conslantinopoli. Item, non si Iroveria uno sacho di specie in man di mori, per 100 ducati. Conclude, quel viazo non se poi più usar, perchè mandando galie nel porto, sarà cerio relenule; ma bisogna mandar a levar mercadanlie per nave, e tanto più galie mandar a Barulo. Item, dice el Signor turcho ha più fama che forze, et ha mal animo conira noslri, et se non era ja-nizari, et avisi di suo Gol li scrisse poi aquistà il Cayro li cristiani se univano insieme, etiam qualche rumor dii Sophì, certissimo la sua armala feva bota a Rodi e Candia e Cypro. Item, che Achmet bassà, quando el Consolo nostro si andò alegrar de la viteria dii Signor da parte do la Signoria nostra, come so’ boni amici, lui el vardò dicendo, amici di subdili dii Gran Signor e non sui amici. 11 qual Turcho si chiama Selim, umbra di Dio in terra, signor dii mondo, nè al Irò si pensa eh’a dominar el mondo; et