381 MDXVIII, MAGGIO 382 2251' Stimarlo di una ¡etera di Cypro, data inNico-sia a dì 27 Zener 1517, per Francesco Za-caria, drisata a sier Zuan Jacomo Bon qu. sier Alexandro. Di le cose di questo regno la slaxon passa tanto bene quanto dir si pò; speramo di grande abondan-tia. El (ilarissimo missier Fanlin Michiel locotenentc passò di questa vita ; stele in lelo con febre mexi 1 /.orili 23, ha stentado molto, idio li doni riposo. In loco suo vice iocotenente missier Sebastian Badoer, et sier Francesco da Molili u missier Alvise Benelo camerlengi serve per Consier lin altri vengi de lì. El clarìssìmo capitano sì sla a Fainagosta, fa bon oli-cìo, maxime nel solicitar di le fabriche ha fato grande opera; ha compito tutta la banda di la Misericordia di tore c cortine, ha messo man a l’Arscnal; spero darà bona bota in suo tempo. Ila fato la cortina, che è passa 108, compita; quella terra sarà in bona segurtà. Missier Bortolo Contarmi oralor è di qui venuto di Cypri per le cose di la paga di questo regno; die ritornar per far resto e saldo. Lì rectori e luì hanno deliberalo vadi in Soria per tal efelo p r consigliar le biave per conio di la paga. Fin mezo Fe-vrer si passerà de lì con la galia sotil; e dito Oralor sì fa la paga ad esso in orzi e forinenli, poi si farà in contadi, jusla li capitoli novi. Tegno anderò a la Porta et convegnirò star in Soria da mexi do. Ogni zorno siamo visitarti per messi turchi, a li qual bisogna farli le spese et presentarli. Siamo in grandissimi fastidì. Idio ne provedì a ussir dì affanni. Ogni zorno abiamo nuove dìmande da loro secondo suo costume. Da novo di qui habiamo di Soria mille nove. In suslanzia, prima el Signor è slà a Damasco tutta questa invernala, e sì ha certissimo è /.orni 15 è us-silo di Damasco con persone 10 milia, et tolto la volta di Saelo e Saffelo, se dize per meler le man adosso a Bene Anes. Si dize Ini esser l'uzilo a le Bal ìe. El Signor li ha tolto el suo paexe e ha messo al governo di quello uno lurelio. ltcm, si dice per lelere di Soria, dì 18 et 18 dii presente, come era fato comandamento a tulle le zente turchcsche dì lo esercito che cadauno dovesse aviarsi a la volta di Amati, e questo per lo exercìto di Soffi, el qual è potentissimo, da cavali 50 inilia benissimo in bordine, schio-pelier 2000, arlelarie su carole da pezì 100 in suso. Si dize lai exercito sìatrovava a la volta di Dìarbec, (1) La carta 224 * è bianca. e vegniva a la volta di Aleppo. Apreso si dize certo, per lo avìso auto, dito signor Solfi aver uno altro exercito potentissimo a la volta di Bagdad, el si ha pacifichado con quel dì le barde verde e l'alo liga ; dal qual ha auto socorso di cavali 15 milia. Beni, ha auto da’zorziani cavali 10 milia. Le arlelarie e sehiopeti ha dito Sufiì è slà per mezo di porlogesi per ìa via di Goloqut; se dize el Sull'ì aver donato a diti porlogesi per questo Ormus. Etiam si ha per 225 certo è fuzìto ìli più tempi da 700 janìzari, la più parte schiopelierì, e andati al dillo Soffi. Si slima se el Sophì sì alrova come si dize sera vincìlor, e maxime per intendersi el Signor turco esser mal in ordine di homeni dì fazende, queli maxime di governo; tulle le zelile turchcsche sono malissimo contente. Abbiamo per via di lihodi, a Gonslanlinopoli farsi polente armata. Si dize per tempo novo da vele 400. El nostro Signor Dio li togliì el poder. Nui di qui se la passiamo come piaze a missier Domine Dio. Siamo qui in Ira vagì. A dì 4. Vene sier Marco Vendramin qu. sier 22G Alvise qu. Serenissimo, tornato capitano di Vicenza, in loco dii qual è andato sier Toma Mozenigo di sier Lunardo fo dii Serenìssimo, el referì. Fo laudalo dal Principe; el era vestilo di veludo cremexin a manege dogai. Da poi disnar, fo Pregadi, et ledo le ¡etere di Milano, Pranza e di Cipri. Fu lato scurlinio con bolelini di Ire a coniar con i Banchi, jusla la parie presa, il qual è questo: Elee ti tre a contar con i Banchi, justa la parte. f Sier Luca Trun el consier, qu. sier Antonio. f Sier Batista Enzo, fo Cao dii Consejo di X, qu. sier Stefano. f Sier Gasparo Malipiero, fo savio a Terraferma, qu. sier Michiel. Sier Francesco da Pexaro, savio a Terraferma, qu. sier Marco. Non. Sier Andrea Grili procuralor, savio dii Consejo. Sier Alvise di Prìoli, savio dìi Consejo, qu. sier Piero procuralor. Sier Alvise Grimanì, fo consier, qu. sier Bernardo. Sier Hironimo da cita da Pexaro el consier, qu. sier Benelo procuralor.