MDXVIH, GENNAIO.
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     credilo hanno con lui li heredi qu. sier Domenego Pixani el cavalier, justa i mandali eie. Li deehiarò in quanta miseria l’era per causa de la captura sua dà turchi, pur lo induse. Contentò dar la pensión di uno anno al presente e con gran slenlo, e cussi mandò ducati 263, quali li manderà ai prefati zentilhomeni. Etiam li parlò zercha madama Fiorenza Barbaro, zcrcha l’insula de Namphi, e come la Signoria voleva ge fusse resa. Rispose era contento come bon fìol ubedir, e non li leniva li alcun per so’ nome, unde esso Provedador mandò la galia Dandola, la qual andava a disarmar in Candia, et a Namphi dovesse luor il possesso per nome de dieta inadona. Et cussi poi esso Provedador, con la galia soracomito sier Antonio Marzelo, che solo reslò et vene con lui, e la Dandola in ditto Arcipelago è ritornato al Zanle, e il biscoto li inanellava. Et scrive provisión fale zercha biscoti. È slà nel nido de corsari con solo tre galie e con celerità adempito tutto, dove dicono zà anni 12 non hanno veduto Zeneral ni Provedador di armada, né pur allre galie, salvo quella scorse per fortuna con domino Antonio Justinian dotor andava orator alTurcho, che per fortuna scorse a Schiro. Scrive il bisogno di biscoti. Ha inteso esser naufragà il gripo che con li moza 50 di fomento fu spazato da Ve-niexia per Corphù per far biscoto. Et ditte letere manda per la nave di Malieto. Dita nave mancha da 40 zorni di Alexandria.
       Dii dito Provedador, date apresso Corphù, a dì 11 Dezcmbrio. Avisa come, expedile le sopradite letere, essendo al Zanle, vene la galia Quirina di Candia a disarmar, jusla l’ordene datoli per la Signoria nostra. Resta solum la Griega, candiota, fo mandata in Dalmazia, fin bora non è zonta, l’haria etiam lei mandata a disarmar; et scrito in Candia lo armar per lo anno futuro. Aricorda si mandi almen do arsili in Candia suficienli da navegar per armarli. Hor partilo dii Zante, vene a la Zefalonia, e stalo corf 106' il Provedador, intese alcun desordeni, e li volse proveder insieme col Provedador, però una parte di provisionali stanziavano di fuora de la forteza, et de ecetero stavano dentro et molte page morte ; et altre inuteli sarano casse el scansata la spesa a quella camera. Etiam se poria scansar la spesa de uno contestabele ; et uno maislro Stefano proto di mureri vene a tempo de dito provedador Foscolo con ducali
     5	al mexe, li è cresulo dueirti 10, unde l’hanno cassato, et si mandi uno altro proto et uno tajapiera. Poi sono in le compagnie molli forestieri maridati ne l’insula; è bon proveder a questo: el Provedador
     li	farà la monslra zeneral de lì. Ha auto danari e bi-
seoli, e si lauda assa’, a conio de li formenli è ob-bligà quella camera dar per l’armata. Scrive esser arivaio a dì 8 de lì. Trovò tre galie, Garzona, Trivisana el Contarma, et non havendo ordene mandar a disarmar se non la Trivisana et Conlarina, et perchè le zurrne per la longeza dii viazo sono in 1’ ultima extremilà, e da ogni conto esser le cosse quiele, manda le dite do e la Garzona a disarmar, o lauda
li	sopracomili. Scrive, è mexi 19 è fuora; domanda licenlia di venir a disarmar, et elezer el suo suc-cessor.
   Di Candia, di sier Marco Orio ducha et sier Marco Dandolo dotor et cavalier, fono letere di 5 Novembrio. Di quelle occorenze ; zercha quello bisogna volendo armar de lì a tempo novo, el avisi de l’armala turchescha e dii partir dii signor dii Cayro.
   Di Alexandria, di sier Nicolò Bragadin consolo, di 2 Septembrio. 11 sumario de le qual scriverò qui avanti.
   Di Candia, di sier Marco Orio ducha et sier Marco Dandolo dotor et cavalier capitano più letere; le ultime è dii ducha solo di 13 Novembrio. Prima si scusano non manchar per loro di aver notifichà ogni successo de le cosse dii Turco e de la sua armata. E scriveno le lettere e i tempi hanno scripto; poi avisano di l’armata turchescha esser intrata in Slreto. Item, manda uno aviso auto da Rodi zercha alcuni successi dii Sophì ; la copia dii qual aviso sarà qui sotto anotala, licet per avanti si babbi auto tal aviso.
Sumario di una lettera di sier Nicolò Bragadin 107
   consolo in Alexandria, data a dì IO Avosto
   1517, et recevuta adì. . . Dezembrio,
    Come mandò, con el Consejo di XII, sier Piero Loredan fo di sier Alvise, per veder di otenir da li magnifici Bassà la liberalion de la galia era lì in porto carga, per il garbuglio li fo fato di ducati 10 mila, el dila galia fo carga con una nave a rata, tolla per
il	Consejo di XII. El scrive, aver trovà quel colimo debilor, oltra le 2 3/4 per 100 di la muda passata, ducati 16 mila in zercha, et a saldar le usure bisogna ducati 70 mila. Item, come il Signor turcho havia fato cargar sopra la nave et armada, numizion porfidi et altro tolto di castello dii Cayro e case do quelli signori; qual per tuorle le case sono minale etc.
   Tenuta fin do Septembrio. Avisa come l’armata dii Signor turcho, qual era in quel porlo, da