215 MDXVHI, GENNAIO. 210 tu, e conlradise. Li rispose su la sua rcngela sier Zuan Trivixan savio a terra ferma, il qual sier Zuan mai la mulina vien in Colegio per osser vechio e mal si poi exercilar, fo podio aldito. Et volendo contradir etiam sier Gasparo Malipiero censor, sier Francesco Bolani fo avogador andò in renga, e li Savii si tolse zoso. Fu posto, per i Savii di terra ferma, che lo taxo prexe di dar a cavali per questo Consejo, a zente d’arme e altri, oltra le provision hanno, se intendi • *6 ‘ de ccetero esser a raxon di uno terzo di ducato, et cussi sia scrito a li nostri rectori, exeeluando da questo bordine li capi di cavali lizieri e li conlestabeli, che per tenerli, non havendo le compagnie, li è sta dà dite tanxe ut in parte; et sier Francesco Balani sopra dito, andò in renga, et parlò sopra la prima parte che era andà a monte, et su questa nulla disse. Ave 111 di si, 35 di no, una non sincera. In questo zorno, a bore zereha 22, una caxa vc-chia, su il campo di San Silvestro, parte di sier Zuan Sanudo qu. sier Andrea et parte de cha’ da Mula, havendo voluto far una botega di solo senza ponto-lar uno muro, vene a manco, et cussi la caxa cazetc, amazò una dona era in 8 mexi, e allri stavano li ca-zete solo il ruinazo, pur fono presti a trazerli fuora che haveno pocho mal. Fu ctiam posto in questo Pregadi, per li Consieri e Savii, una parte over gratia di uno bergamasco Zorzi Benaio, qual dimanda, atento li soi meriti in questa guerra, certo ‘podio terrei! contiguo a la caxa dii Camerlengo, et voi levar certo muro e divider la dila caxa di la soa ut in parte; et cussi è conse-jado siali fato in gratin per li rectori di Bergamo ut in parte. Avo 105, 19, 3. Iterimi balotata, ave 107,26, 3. Non fu presa, perchè la voi aver in tutto il corpo 150 balote. Fu posto, per i Consieri una parte di uno veronese nominato .... qual fo bandito per sier Alvise Malipiero olim podestà di Verona, per aver ferido uno certo........di Verona, et atcnto le bone operation sue in questa guerra, sicome conscia li rectori di Verona, siali concesso che, non obstanle el non habi compì il tempo dii bando, possi ritornar a Verona. Ave 99, 16, et fo stridà non presa; tamen poi, a dì 8, fo publicà in Pregadi aver visto le leze, et presa senza altra balotazion, et tamen non è vero. A dì 24 Domenega. La malina non fo nulla da conto in Colegio. Et perchè sul campo di san Polo era sta fato molti soleri, volendosi far una festa e caze di 4 lori, e far andar quel va sulla corda e altro, adeo per lutto si parlava di questa festa, di la qual era capo Albaneseto bogia publico et alcuni altri so compagni, parse per questo li Consieri, a requisi-tion di sier Nicolò Bernardo el consier, qual slà lì sul campo, non far ozi Gran Consejo e lutti andar a la dita festa. Et cussi vi andoè dal dito sier Nicolò Bernardo, sier Cristofal Moro, sier llironimo Barba-rigo e sier Polo Trivixan consieri per veder, e per lutto fo pien, e done su le fancstre, e su soleri assa’ persone, maschare infinite e grandissimo populo era sul dito campo. Et come fo pieno li soleri fali per loro per veder tal cosa, a li qual si pagava s. 4 et più fin 10 ad andar su li soleri a veder; et fato cor- 127 rer per piaza i tori con li cani; stato fin bore 23, feno fare una crida che non si farà altro per ozi, e cussi disfeno la corda dove colui dovea andar suso, e tutti andono via ; sichè la brigà rimase scornali ; fo speso i danari in andar su li soleri et nulla visto, non più taià la testa ai tori. Erano alcuni vestiti ila vecchio quali levano benissimo. El accidit, che uno bazarioto vestito da vediio, havia una cheba con uno priapo dentro; slava benissimo, l’andava mon-strandoa le done. Hor a Santa Maria Zubenigo, par, mostrandolo a certo balcon a una zovene, uno che havia di quella interesso vene fuora e li dede un fuselo et morite: era di età di anni 16. Hor la ma-lina driedo fu fato la crida a San Polo, di ordine di la Illustrissima Signoria, fosseno falli disfar li soleri, e altro non si fesse. Nola. Ozi inlesi cerln cosa aparuta in Alemagna, di la qual ne farà noia copiosamente più avanti. A dì 25. Fo San Polo, zorno molto chiaro e un poco di velilo; sichè sarà abondantia, ma dimostra sarà guerra. E fo grandissimo freddo. Fo ordinalo far Gran Consejo per remediar a l’error di eri di non liaver fato; tamen in tal zorno li nostri verini mai leva Consejo e manco Pregadi. E si chiama San Polo di teramoli; nel qual zorno, dii 1311, fo in questa terra un grandissimo teramoto, et per parte presa per I’ oficio di le Raxon vecchie, ogni anno in questo tempo si dà a molte chiesie di Veniexia do torzi per chiexia di lire 6 et 8 l’uno per numero ... si-come apar nota in diio oficio, e fin il zorno di ozi cussi si observa. Da poi disnar, aduncha, fo Gran Consejo, et di 9 voxe non passò si non 4. Fu fato dii Consejo di X, in luogo di sier Luca Trun, ha zurà consier di Veniexia e intra il primo Fevrer, el niun passoe. Fu mejo. Sier Marco Gabriel, fo consier per danari, Zu-dexe di forestier. Sier Piero Orio, fo Cao di XL, di sier Bernardin el cavalier e alcuni alil i tolti non pas-