107 ML'XVII, NOVEMBRE. 108 57 ’ Di Napoli, dii Console nostro. Come si aspelavano de lì la duchessa di Bari et la reina di Polo-na, a la qual se li preparava farli honor. Di sier Piero Michiel capitano de le galie di Barbaria, date a la Goletta di Tunis a dì 2 Octubrio. Il sumario de le qual lelere scriverò di sotto. Di Feltre, di sier Agustin Moro podestà et capitanio, di... . Come ha certi avisi de le cose di sopra, e certe mozion de artellarie etc. Di Verona, di sier Alvise Contarmi podestà et sier Daniel Benier capitano, di ... Come lo illustrissimo governador nostro signor Tho-daro Triulzi, a dì.. . in Campo Marzo, havia fato la mostra de le sue zente, homeni d’arme .... cavali lizieri. . . benissimo in ordene. E compila, fato cer- io balajon che fu bel veder; sichè lo plaudono assai, licet non sia ubligalo a far monstra; e altre particu-larità. Da poi disnar fo Pregadi, non fo il Principe, et fu leto le lelere sopranominale el li capitoli di Roma. Fu prima posto, che sier Antonio Surian dotor et cavalier, electo orator al Serenissimo re de Ingal-lera, possi vegnir in Pregadi tino vadi a la sua legatone, non melando balota, et fu preso, ave 143, C. La qual parte fu posta per li Consieri. Fu poi lollo el scurlinio di 5 Savi, Provedadori sopra la mereadanlia, tolti numero*52, tra li qual Io Marin Sanudo me nolente, et riinaseno questi: sier Dona Marzelo fo luogotenente in Cypro, sier Bortolo Contarmi fo consier, qual è oralor al Signor lurcho, sier Nicolò Trivixan fo consier, qu. sier Thomà procurator, sier Nicolò Venier fo governa-dor de le Intrade, qu. sier Francesco, e il scurlinio di tolti sarà qui sotto scripto. 58 Sumario di una letera di sier Piero Micliiel capitano de le galie di Barbaria, data a la Goletta di Tunis a dì 2 Octubrio 1517, et recevuta a dì 26 Novembrio. Come a dì 7 Lujo, da Cavo Compare, appresso Pola, si partì, el a di 8 Avosto azonseno a Saragoza a hore 7 di zorno, dove siete zorni 14. Per non ha-ver trovati pedoli in diio loco, spazò a Trapano per haverli, el zonli, parli a dì "21 dito a hore una de zorno per Zerbi, e a dì 28 dito a hore G di zorno arivoe a Zcrbi, nel qual loco si ha contractalo assae razonevolmente. Partì a. dì 15 Seplernbrio a hore 2 de zorno per Tunis, a dì 17 diio a hore 23 amò lì a la Goletta di Tunis, nel qual loco si ha auto grandissimo contrasto con el Re, per la abalalazion dì Dolimi e quella di Prioli et compagni, per la gran summa, e il Re disse era contento coniar con sier Sebastian Dolfin è qui in Tunis, e quello mostrerà haver per carte autentiche satisfar. Hor si adalono per questo anno dar la mila de tulli i dreli, sì di lo andar come dii ritorno. A quella di Prioli, dice non dover dar nulla. Di novo, a dì 27 dii passato ave di questo Re, come se alrovava a la Chibia, locho lontano da Cavo Bon milia 20, Pietro Navaro con vele 23, barze 11, galie G, e ’1 resto fusle, el qual era stato a eombater una lera nominata Africa (sic) so-, toposla a questo Re, e haveala bombardala et datoli una bataja, de sorte che li africani li hanno bulalo una harza a fondi et roto lo arboro de un’altra; dove che el dito Re, per atrovarse dila armada qui vicina, dubitava dovesse venir in dito golpho et locho; e ne fece molte oblation sì de homeni come de artelarie el munilione. Ringratiai Sua Maestà dii tutto, dicendoli era benissimo in ordene di tulle cose e non dubitava de ditta armala, et era amico de la nostra Signoria, et mostrandosi nemico, si po-tria prevaler benissimo. Et immediate fece meter in ordene tulle do le galie, et si tirò in picol fondo et acostoe una galia a l’altra, e fece due bande ingari-dade da pope a prova con le guardie oportune; il tirar in poco fondo, feci per l’armata grossa che non mi harìa possuto nuocer. Eri, a di primo, avi nova da questo Re, dieta armata si havia levata de dicto locho, e non sapea qual volta havesse tolto ; dii che non dubito doverla scontrar questo viazo, et andrò con li ochi aperti per segurlà de esse galie. Li patroni de qui barano assae conveniente partito, sì di de l’andar, come dii ritorno; spero preslo expe-dirmi qui, et andar de longo al mio viazo. Sumario di una letera di sier Andrea di Prioli capitanio de le galie di Fiandra, data in porto di Messina, in galia, a dì 10 Octubrio 1517, et ricevuta a dì 20 Novembrio. Come a dì 28 Seplernbrio zonse in porto di 0-Iranlo, e fato cargar i vini a dì 5 Ocluhrio, partì de li a hore 10 di noie, e zonse lì con salvoconduto ozi a hore 18, et manda una letera di Palermo, di 2, di sier Pelegrin Venier. Di Palermo, di 2 Octubrio. Come in quella malina fo diio esser zonla a la Fagagnana l’armada dii conte Pietro Navaro, vien d’Africa, e nel meter in terra, furono in deferentia li francesi con li spa -