349 MDXVIIt, APRILE. 350 consiliarii ; sier Marcus Antonio Fuscareno, sier Anlonius Geòrgie, sier Alovisius Donato capila de XL. Quanto sia slà el benefìcio et honor di questa nostra Ilepublica successo per causa del magistrato de li Advocalori extraordinarii, ciascun 1’ ha chiara et apertamente possuto cognoser, per li molti errori et inganni per loro scoperti et ritrovati ad utile pu-blico, danno el nota de li delinquenti. Et liessendo ben conveniente de non inlermeter sì laudabil el necessario magistrato lino che siano compili de reveder lutti li conti di la Signoria nostra, L’anderà parte : che T Advocalor qual sarà elelo in loco del nobilhomo Jacomo Michiel ch’à acceptato capitano a Brexa, compilo 1’ haverà il tempo de l’anno, ohe per la forma de li ordini et leze nostre el die star Advocalor ordinario, el debi mirar per uno altro Advocalor extraordinario, con tulle le con-dilion, autorità, utilità, obligalion et preheminenlie che sono slà elecli li presenti Advocalori extraordinarii. Et cussi de editerò servar se debbi in tulli li Advocalori ordinari! che sarano elecli da ino’ per anni 4 proximi futuri. Sia insuper preso: che sì el presente Advocalor da esser eleclo, come li altri Advocalori che de catterò se haverano ad elezer, siano elecli per scurtinio di questo Consejo di Pregadi et 4 man di eletion nel nostro Mazor Consejo, acìò ciaschun possi esser nominalo, et far etiam se possi quella eletion che a tal magistrato de summa importanza sii conveniente. Et la presente parte non se intendi presa se la non sarà posta et presa nel nostro Mazor Consejo. t De parte.... 141 De non .... 45 Non sinceri. . 0 Die 11 dicto. Posila fuit suprascripta pars in Majori Consilio per Boni. Consiliarios et Capita, et fuerunt: De parte.... 580 f De non.....879 Non sinceri. . 13 I5*> A dì 12. Vene in Colegio il Legato dii Papa, tornalo di Padoa, a visitar il Principe et la Signoria. E noia. L’orator di Pranza, eri smontando di barella, si senestrù un piede. (1) La carta 204* è bianca. Da poi disnar, fo Colegio di Savii ordinario, ma pochi si reduseno per la pioza grande siala questa malina et«;. A dì 13. La malina, nulla fu di novo. Da poi disnar Colegio di Savii. A dì li. La malina etiam nulla fu di novo. Da poi disnar fo Consejo di X con la Zonla per expedir cose ordinarie etc. Nulla da conto. jy lngaltera, di sier Sebastian Justinian el cavalier, orator nostro, fo le ter e di 17 Marzo. Come, havendo auto lelere di la Signoria nostra el letere di l’orator Justinian è apresso il Christia-nissimo re, che lo acerlava di la bona mente di quella Cristianissima Maiestà verso quel Serenissimo re di Anglia, et cussi monslroe a esso Re delle lettere, qual li piaque vederle eie. Scrive coloquii aulì col Re, qual disse : « 11 re di Pranza mi voi far guerra. Si non ho tante zenle come lui, ho più danari. El voi rimandar il duca di Albania al governo di la Scozia. Ila falò morir uno mio nepote fiol fo di quel Re, farà morir etiam l’altro a chi aspela il regno; non lo soporlarò». Item, li comunichi» l’Orator le nove dii Turcho. Il Re disse aver di Rodi eh’ el Turcho era occupato contra Sophì, et per questo anno non era da temer. Scrive aver lettere dii capitano nostro di le galie di Fiandra, era in Antona. A dì 15, Zuoba. Po sposalo la fia di sier Marin Zorzi dolor, in sier Hironimo Querini savio ai Or-deni, qu. sier Francesco, el poi disnar te done an-dono a baiar in campo con li Compagni, conira la forma di le leze. Et erano do maschare travestite, zentilhomeni, videlicet sier Zuan Bembo qu. sier Vicenzo e sier Antonio Arimondo qu. sier Francesco, i qual per gli oficiali fono retenuti a requisition di Cai di X, el posti in prexon. Steleno 3 zorni, poi fono liberali, tamen era proclama falò noviter a dì 18 Marzo, che niun si debbi slraveslir. Da poi disnar fo Colegio di Savii. Fo letere di Caiulia, vechie, di 17 Fevrer. Et per uno caloiero venuto qui, partì di Napoli di Romania, referisse è zorai 34 partì, et esser fuora assa’ fusto di turchi; e come li reo.tori di Napoli di Romania mandono in quelli lochi dii Turcho per saper di novo, e intendevano esser zonti gran comandamenti dii Signor clic di 5 caxe si mandi uno cavalo a la Porla, questo perchè te zenle dii Sophì havia dato gran rota al Turco, et che si diceva il Signor havia suspeso Tarmala per questo anno. A dì 16, fo il zorno di San .... Fato prò* cession de more, vice doxe sier Piero Capello el cavalier consier, con li oratori Papa et Ferara, Franza