347 MDXVIII, APRILE. 348 E veni zoso con gran salisfalion dii Consejo, licet altri per qualche sua passion, o per intender altramente non li paresse, et feci lezer li capitoli di la creazion di Synici, e li Consieri non li bastono l’animo di vegnir a rispondermi, perchè non si poteva. Sier Luca Trun volea conzar la parte che ’1 non intrasse Extraordinario; li altri disseno è presa cussi in Pregadi, indusiemo; et mandando la parte, uno zovene, sier Francesco Morexini qu. sier Piero qu. sier Simon, crete Io havesse biasmato il far di Avogadori extraordinari. Andò in renga, nè mi rispose ad alcuna parte, ma laudò la parte di Consieri, dicendo non è da indusiar a far lauta bona opera. Hor venuto zoso, andò la parte: 13 non sinceri, 580 lo di la parte, 879 di no, et fu presa di no, con gran laude mia, adeo poi Consejo fui abrazato come si fosse romaso in qualche degno magistrato, dicendomi il forzo k ti faremo Avogador, perchè tu el meriti grandemente e 1’ hai vadagnalo », che prego Iddio fazi quel sia per lo meglio. Fu fato eletion: podestà e capitano a Cividal di Belun sier Matio Barbaro; di la /unta sier Polo Va-laresso, fo Cao di X, qu. sier l'erigo per danari, da sier Violino Taiapiera, fo di Pregadi; sicliè si conien-za e si fa romaguir quelli hanno presta, come è il dover. El 5 XL zivil vecliia. Non passò caslelan a Zerines, ili luogo di sier Antonio Malipiero morite; el a le Cazude, in luogo di sier Marco di Renier è morto. In questa niatiua vene una barella di Corfù con Ictere di quel redimento, di 28 Marzo. Nulla di novo. Dii partir dii Provedador di Parmada, e come quelle zenle turche andariano a la Porta. Di lloma, le letere venute eri sera, di 6 di questo mexe, et vidi particular. Come el Mercore salito a bora de disnar zonse li el Cardinal Cibo ne-pote dii Papa, el qual è sta fuòra di Roma; et il Venere santo fu fatta una bella e devota Passion, dove vi fu grandissimo numero di persone, e fu fato bel paramento; el dì de Pasqua fu canta in capela messa, poi il Pontilìce vene a dar la benedilìone. Fu stimalo esser su la piazza di San Piero di le persone 101) milia e più ; era piena la piaza e le strade infìna al ponte di Santo Anzolo ; el pocho avanti che ’1 Papa desse la beneditione, aparse una stella sopra il castello, e fu gran confusione di le persone per vederla, e si levò un poco di nuvolo e fece uno circolo atomo di dila stella, dove fu vista da lutti. Item, el Venere santo, fo a dì. . . Marzo, in le stalle dii reverendissimo Cardinal di Medici, una mula fece uno muleto, cossa contraria e prodigiosa. 11 Cardinal Farnese parli il Limi santo per andar a l’Impera-dor, el il Marti proxirno partirà il Cardinal Bibiena, va in Pranza, e li altri do cardinali è preparati per partirsi a le loro legationi. Item, la morte dii Cardinal Sauli, stato amalato longamenlo. Morse a dì 29 203 Marzo di note. Ilavìa pochi beneficii al presente, perchè parte renoncioe, parte il Papa li tolse, li resloe solum da zerea ducali 1500 aziò potesse viver. Item, di la morte di domino Latino ... datario dii Papa, zovene di anni 30. 11 Papa ha fatto in suo loco domino Baldisera da Possa, fo servitor dii ducila Lorenzo. Domino Petro Bembo è stato amaialo, stava meglio. Domino Serapicho e li altri fono in questa terra, erano zonli, si laudavano assai di Venezia. Item, el Cardinal frate Egidio, zeneral di IIc-remitani, ha pregalo POrator voy scriver a la Signoria come el voria far il Capitolo in questa terra a San Stefano uno altro anno da le Pentecoste, et volendo la Signoria, cussi intimarla di farlo per far il Zeneral in loco suo. Zà diio zeneral fece in. Cabrici Veneto, era maestro in San Stefano, il qual subilo andò a Roma e lo foce vicario zeneral, elut pluri-mum, chi è vicharii resta Zeneral, sichè si tien sarà lui Zeneral. Item, vidi erano letere di Ragusi, di 18 Marzo, come el Sofì havea dato una rota al Tur-elio, di cavalli 4000; ma non si crede fin non vengi letere di qui. Item, manda letoro di Spagna. Di Spagna, di l’Orator nostro, date a Vaia-dolit, a dì. . . Scrive di uno armava 2 barze et ... per venir a la volta di levante, nominalo don Diego, et che ’I non deva segurlà di non ofender alcun. Item, scrive coloquii auti in materia di le trieve con P Imperador. Monsignor di Clevers voria tratar questa materia lui, de lì, e far pace e non trieve, et poter stender conira il Turcho; el sopra questo scrive longo. Di Corfà, di sier Alvise di Garzoni baylo, di 28 Marzo. Come de lì intendevano le zelile andava suso a trovar il Signor, tulle, justa i comandamenti faloli, e questo perchè se intendeva il SolTÌ, con 40 milia cavali et 6000 schiopetieri et 4000 carele era in campagna per venirli contra,c il Signor lurco era partito di Damasco e andato a la volta di Aleppo. Die 10 Aprilis 1518. In Iiogatis. 204 Sier Petrus Capelo, sier Stefanus Contarono, sier Lucas Tronus, sier Francisco Bragadinus, sier Nicolaus Bernardo, sier Ilironirno de dia’ de Pisaro