339 MDXVIII, APRILE. 340 ozi mille pazzie, cargando li vitii in la terra, superbia, sacrilegi e fornicatione con scuole di sodomie, dicendo solum 5 oficii fa il suo dover: Consejo di X, Consejo di XL, Consejo di Pregadi, Colcgio e li Avogadori. Tulli li altri oticii è ladri, e non si là ju-slilia, el che Dio è corozalo con nui, el presto si ve-derà l;i ruina, e che Dio 1’ ha descatenalo tre milioni di diavoli, el poi 3000? et dii 1516 discadenò (JOOOV ; sichè la Cristianità stà mal ; con assà altre pazzie. Poi disse un podio ben di questa cilà, qual Dio la volea perservar, ma se rimendemo di pechadi, e eh’ el primo leramolo che vegnirà, sarà segnai Dio scoro-zato con nui e vorà la nostra ruina, e sarà l’ultimo segno, dicendo si ’1 non lusse do servi di Dio, eh’ è anni 40 sono in Nicromo e fa penilenlia pregando Dio per questa cilà, et le bone opere di 5 oficii, zà questa terra saria rumala per le gran sceleragine si lii; con altre parole, senza sustanzia, et cose che a niun piaque aldìr, comemorando che corbo con corbo non si cava mai li oclii, dicendo non temo di dir, mandatemi via; che si non fussi cussi, a la fin dii predicar senza duino saria per la Signoria mandato via come fo mandà di altri. Publicò il perdon Do-menega proxima in la chiesa di San Zuminian, in cao di Piazza, per compir quella fabricha. A dì 5, la maiina. Uedulo il Colegio tutti, et è intralì sìer Luca Trun consier el sier Andrea Grili procurator savio dii Consejo; ma sìer Alvise da Molili procurator non inlrò per la egritudine di suo cugnalo sìer Francesco Foscari el cavalìer procuralo!*, qual questa nialina si ha comunicalo; et sier Polo Capelo el cavalier non inlrò per esser cao di X. Inlrò li do savii a Terra ferma sier Antonio Con-dohner et sier Bortolo da Mosto, el li tre savii a i Ordeni, perchè il Contarmi e Capelo per avanti erano zà mirati. Et ledo le lelere venute in questi zorni, fo termina far ozi Pregadi el Consejo di X con la Zonta ; et cussi fo mandalo a comandar. Da poi disnar fo Pregadi. Et loto le ¡etere di 21 et 22, di Franca, e di lìoma di 2!), e dii Pro-vedador di l’armada di 24. El sumario di le qual ho scripto di sopra. Fu loto una gralia di uno Daniel de Bembergo merchadanle anglico, dimanda poter stampar in lie-breo come li fu concesso per la Signoria, ut in ter-minatione. Unde fu posto per li Consieri, non era sier Luca Trini, che al dito Daniel, qual Inibita in questa terra, li sia concesso poter stampar o far stampar libri in lengua hebraiclia, justa la sua gralia alias concessali per la Signoria nostra, per lino al compir di anni 10, ut in terminatione. Item, possi far imprimer el Psalterio (raduto de hebraico in latin come dii 1515 li fu concesso, et la Cramalicha hebraica in hebraico e latin, qual si slampi poi com-pida la Bibia antedila. Ave 113 de si, 17 di no, 7 non sinceri. Fu presa. Et altro non fu fato in questo Pregadi, et sletcno zerclia una bora, el poi fo licen-tialo et restò il Consejo di X con la Zonla, et scris-seno in Pranza in materia di le trieve, e sletcno poco. In questo zorno, da poi disnar, in chiexia di San 199 Marco fo predichato, dove vi fu assa’ zenle, per uno Ilironimo ... spagnol, fo hebreo, et batizalo, di anni 33 come el disse, et fo ne l’anno 15.... et è stalo a Roma 4 anni, et ha avuto uno breve dii Papa che comanda a tutti lo lassi predicar in le chiexie, sotto pena de excomunichation, e chiamase predichator apostolico. Ila ottima lengua, predichoe de Incar-natione et de Trinitate, e trovò di oferla zercha ducati 6, e con laudi di tulli vene zoso di pergolo. A dì 6, Marti. La malina, nulla fu da conio, ni lettere. Da poi disnar, fo .Gran Consejo. Fato dii Consejo di X, in luogo di sier Polo Capelo el cavalier intra savio dii Consejo, sier Michiel Salamon fo al luogo di Procurator, di età di anni 85; rimase da sier Al inorò Donado, (o podestà a Padoa. Fato altre voxe, et principialo a far li XL zivil ordinarii. A dì 7. La mattina fo ¡etere da Milan et di Franga, di l’Orator nostro, di Arnbosa, di 25 et 26 Marzo. Il sumario dirò poi. Et li Cai di X steleno longamenle in Colegio con l’oralor di Pranza. Da poi disnar, fo Consejo di X simpUce, per presonieri, et preseno fusse ben retenuto uno ebreo per monede false comprava a Mantoa et le spendeva de qui, sapendo. In questo zorno se intese, come sier Gabriel Ye-nier, sier Bendo Zorzi e sier Marco Antonio Coniarmi avogadori extraordinarii, basendo trovalo che sier Velor Foscarini, fo consier, qu. sier Alvise dolor procurator, qual era dii Consejo di X, et stalo questo altro mexe Cao, el era cassier di dillo Consejo di X, hessendo dii 1500 camerlengo di Comun, par babbi per mal muodi tolto ducali 7000; et ha-vendo mandà questa malina a caxa per luor il suo conslituto, non lo trovono, imo inleseno le robe erano stà portate via di caxa, et lui absenlado, ni da poi disnar ozi fo in Consejo di X; sichè diman pren-derano in Pregadi di relenirlo, e tulta la terra parlasi di questo. E si dice il dito sier Velor, il Venere santo fo a caxa di sier Gabriel Venier, volendo ronzar la cossa e dar ducati 5000 e si procedesse civil-