243 MDXVI, MAGGIO. 244 stri. Item, come havemo scrito a sier Zuan Paulo Gradeoigo provedador, vadi con (ulte le zente l’ha a la volta di Verona etc. Presa. Fu posto, per li Savii prediti, una letera a sier Zuan Paulo Gradenigo provedador zeneral a Padoa, che con tutte le fantarie, è a Padoa, exceptuando quelli deputadi a la Piaza e a le porte, debbi andar a la volta di Vicenza, et sii provedador zeneral dii padoan, vesentin et veronese, et si li manda danari per pagar quelle fantarie et zente, ut in parte-, et fu presa. Fo stridato, tutti quelli hanno promesso Pina-prestedo debano . . . portar li danari, altramente Domenega si farà in loco loro. Item, fo stridato di comenzar Domenega a far quelli dii Consejo di X nuovi, che si suol farli a Avosto, et questo per aver danari da chi vorano esser. Item, dito et stridà che domali si farà Gran Consejo per far a Padoa, come fo stridà di far, et luogotenente in Cipro. Fu posto, per sier Francesco Falier provedador sora i danari, una parte di questo tenor, videlicet: Sono multiplicate tanto le facende a l’oflcio nostro del sai, si di le fabriche di Rialto, come decime et tanse a restituir del Monte Novissimo, che li 4 provedadori presenti non pono suplir; unde, essendo necessario de redur Pofìcio sopradito come era prima al numero de 6, aziò le cose di la Signoria nostra non patiscano, achadendo etiam la recuperatone facta per la grafia del Signor Dio nostro de molte terre et lochi nostri, l’anderà'par-le, che nel nostro Mazor Consejo elezer si debano dui altri provedadori a l’olìcio predilo del sai, da esser elecli a uno a uno con li modi, condition, utilità che sono li presenti, et non se intenda presa la presente parte se la non serà posta et presa nel nostro Mazor Consejo. Ave 114 di si, 7 di no. Et poi a dì 7 Zugno, in Gran Consejo posta, ave: 1336 di si, 60 di no, 7 non sincere. Exemplum. Sier Stefcmus Ferro, sier Vineentius Teu-pulo, sier Cabrici Cygonia Capita de qiiadra-ginta. Fo altre volte, per leze nostre del 1303, statui-do che alcun chiamado per el Dominio over Con-seglio in fra el tempo statuido almen de zorni 8 ad excusarse de homicidio facto, over ogni altro deliclo, et non comparendo fra el ditto lermene, non se potesse per lui introdur testimoni, nò quelli esser aldidi, ma se dovesse proceder per quello si haveva per avanti, come era ben justo et conveniente. Ma perchè da uno certo tempo in qua per una pessima coruptela conira P ordine predillo e consueto de questa cità nostra, ma solutn da poi passalo il termine de la proclama, ma etiam da poi facta la sententia per absenlia, sì per li Ofìciali nostri de nocte, Zudesi de proprio, Cinque de la pase et Consegli nostri, sono intromesse per nova formation de processo, placitade et tagliade contra ogni justicia et equità, et con non picola mormo-ralion de li subditi nostri, perchè lai malfactori, romaneno de li soi mensfalli impuniti, nè più se poi per la publication de li processi proveder; et però è necessario proveder che tal inconvenienti non procedi più oltra et sia provisto ; per tanto : L’anderà parte, che quelli che sono stà proda-madi secondo li ordenì e leze de li ofìciali noslri, over secondo le deliberatimi de li Consegli, et quelli che de ccetero sarano proclamati, et non comparendo in termine a loro statuido in loro favor, non se possine tuor testimoni, nè altre justifìca-tione, ma spaiargli con quello se ha, sicom’ è ne l’ordine superius dechiarito. Item, alcuna conda-nason falla per absenlia, né proclama di quella non possi esser intromessa per alcun de li Avogadori nostri de comun, nè pur aldir li condenandi absenli, sotto pena de ducali 500 d’oro a cadauno de li Avogadori noslri predilli et privalion in perpe-tuum de Pofìcio de la Avogaria el per dui anni subsequenti de ogni altro ofìcio et rezimento, et. Consegli nostri ; qual danari siano aplicadi a PAr-senal nostro. Et dita pena sia lolla per li Conse-glieri nostri sì superiori, come inferiori, et sitni-liter per li Capi nostri de Quarantia et per cadaun de quelli, possendo quelli immediate far notar debitori a palazo; ma ben volemo li condonati prediti possino andar per via de gratia, secondo el consueto de questa cità noslra. Insuper, non possino li prediti Avogadori nostri prolongar el termine de le proda-ine senza li Consegli noslri sotto le predite pene, nè etiam possino, quando haverano opinione de relasar 143* alcuno publicar li processi, nè quelli mostrar ad alcuno, sotto le pene, ut supra, dechiaride. In Consilio de Quadraginta ad criminalia, die 19 Mai 1516. 1516, die 25 Mai in Majori Consilio posila per Capita de Quadraginta, peraeta. Ite-rum ballotata, quia non habuit debitum nu-merum ballotarum, et habuit.