371 MCCCCCVI, LUGLIO. 372 dagi più oblation a li auditori c consegij in cause ci-vil, come si fa etc., ut in ea, ma si olagi al zudexe primario. Contradixe sier Jacomo Trivixan, quondam sier Silvestro, è di la zonta ; rispose sier Antonio Trun, consier; et cussi sier Bortolo Minio, sier Antonio Trun, consieri, et sier Filipo Sagredo, cai di 40, messeno la parte; li altri eonsicri e cai messeno de indusiar. Ave 9(5, et la parie 60; fu preso l’indusia. 170' Di Candia, vidi una letera, di 29 mazo, di sier Bmeto Sanudo, capetanio e vice ducha olim. Dii zonzer lì di sier Hironimo Donado, dotor, ducha. Item, alenile a far le mure a la marina; et à spazà do galie che l’arma, justa i mandati dii provedador di 1’ armada, et il resto, fin numera 4, anelerà armando; et il ducha di Nichia à spazà e armà la sua galia. Item, di Turchia è nova di la pocha obedientia à il signor ; e tutti desidera la sua morte. Item, turchi l'ano uno muro al muoio di Modon; et a Sapientin à fato far calchare di chnlzi-na. Item, come a dì 27 aprii l’ambassador dii soldan, vien a la Signoria, era zonto a Saline, con la galia, per avanti, la qual si ronzava ; e lui voleva venir con una nave era a Baffo, la qual non l’à voluto levar, si dice vera con la galia in Candia. A dì 5 ditto. Fo gran consejo. Fato podestà a Verona sier Alvise Malipiero, fo consier, quondam sier Jacomo ; al sai sier Vito Caotorta, fo consier. Fo publicà la condanasom, fata eri in do qua-rantie, per el piedar di sier Antonio Condolmer, olim sinico, contra sier Alexandro Simitecolo, era capetanio dii devedo di Ketimo, videliéet che ’l ditto sia'privo im perpetuo di la capitaria (sic) dita, e per anni 3 di la cità di Ketimo e distreto, con taia lire 500, totiens quotiens. Item, restituir quel, per il retor di Retimo, sarà cognosuto aver tolto indebitamente; e le apelation vadi al rezimento di Candia. Item, restituissi! quello, per el synico sarà sententiato, l’apelation dii qual vadi a l’avogaria, et se in termine di mexi tre non arano intromessa, habi execution, el la dita condanason sia publichà in gram consejo et in la cilà di Retimo. A dì 6. Giunse in questa terra, venuto con nave di Soria, sier Bortolo Contarini, quondam sier Pollo, vien consolo di Damasco, nel qual ben si porioe, et merita laude e comendation. Da poi disnar fo pregadi, per sier Bernardin Loredan, olim synico in Cvpro, per expedir sier Zuan Francesco Malipiero, di sier Troylo, per lui intromesso; e li fece 3 oposition, videlicet haver sforza una dona et altre simile, ut in processa. Parlò ozi cl dito synico et non compite; remesso a diman. Noto, cri malina fo in colegio sier Nicolò Pixani, venuto baylo di Corfù, et referì. Ancora è da saper, come eri fo in colegio el signor Nicolò da Corezo, venuto qui con letere di credenza dii duca di Ferara, per aver inteso, li do so-pracomiti lo levò esso ducha esser stà mandati per lui ; et scusò il duca, dicendo l’havea fato a baldeza, per le letere che ’l havea. Et il doxe li rispose un pocho garbo ; lui si acorse, e disse non era venuto per scusar li do soracomili, ma ben il suo signor. El principe disse : La terra è ordinada, e li avogadori 171 faria il suo oticio. Et cussi il zorno sequente si partì e a Ferara tornoe. Noto, come a dì 3 luio, in le do quarantie, per il caso dii Simitecolo, andò: di procieder 6, di no 9, et non sincier 51 ; ite-rum: 7 di sì, 11 di no, 48 non siucier; poi, il sabado, a dì 4: 26 di sì, 25 di no, 15 non sincier; iterum: 36 di si, 25 di no, et non sincier; e fu preso di procieder. Andò 3 parte: sier Marco Bolani, sier Piero Morexini, consieri, una, et il synico una, la qual ave 2 balote, et sier Marco da Pexaro, cao di 40, e li vice cai, messa questa. Andò le do parte : di consieri 28, dii cao 38 ; et quella fu presa. A dì 7 ditto. La matina, sier Bortolo Contarini, vien consolo di Damasco, fo a la Signoria et referì assa’ cosse. Post rogatis, per il synico Loredan, qual compì ; li rispose Rigo Antonio. Et mandò la parte dii synico, di procieder contra dito sier Zuan Francesco Malipiero, di sier Troylo. Ave 15 non sincier, 23 di la parie, 78 di no; et fu preso di no. Fu posto, per li consieri, prcepter solitum, confinar sier Zacaria Loredan, capitanio di le galie di Aqua Morte, in galia, e poi parti etc., ut in parte. Fu presa, e dite galie fo expedite. A dì 8. Fo consejo di X. Et fu dato licentia di andar el principe nostro, per do zorni, fino a Strà, a la caxa à fato sier Hironimo, suo fiol, perhò che il doxe non se poi partir senza parte presa nel consejo di X. Item, atento li castelani electi a Brisigele refu-davano, fu electo, per tre mexi, sier Etor Loredan, fo al dazio dii vin, quondam sier Nicolò; et cussi aceptò et subito si partì. Dove è sier Marin Falier, camerlengo a Faenza, qual ritorna a Faenza. A dì 9. La matina il principe si partì per andar a Strà. A dì 10. Fo consejo di X. Fo partido il salario di Lunardo Bianco, di ducati 200, morto a Milan, videlicet a uno fio di Alvixe Sagudino, morto se-