130 HDXVI, APRILE. 140 81 ' Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonla, et presenola parte di vender quel castello chiamalo Te-medes, su l'isola di Candia, per ducali G000 ai Coresi senza la jurisdition dii zentilhomo di Candia vi va al governo; et non volendo, sia scrito in Candia ai rectori lo vendino de li a chi più oferirà, ut in parte. Fu assolto alcuni villani di Candia, fono di quelli amazono il Calergi, per esser il principili asolto, e donano ducati G00. Item, feno altre cosse per danari, ut in parte. Fo condanà etiam, per il Consejo di X simplico, quel Antonio di Manseri per biaslema, qual è in preson, videlieet pagi lire 400 et stii mesi... in preson, et bandito poi.... Et venuto zoso il Consejo di la zonta, restò Consejo di X simplice un pocho. A dì 18. Vene in Colegio uno orator dii marchese di Mantoa, venuto eri in questa terra con letere di credenza del signor suo, nominalo domino Donato di Preti dolor e conte, et sentato a-presso el Principe, expnse la bona mente del suo signor verso questo Slado, el come si scusava si non havia potuto far etc. per dubito dii Slado, essendo, come l’è, con la Cesarea Maestà ; tamen ha bon voler verso la Signoria nostra et la Cristianissima Maestà, dove a Lion è suo liol Federico primogenito. Poi disse e si dolse di daui l'ali, per nostri di Axola, ad uno suo locho chiamato... .., et lo hanno tolto etc. Item, per cavali lizieri venuti sul mantoan, suplicando la Signoria facesse restituir il tolto et scriver si abslenisse di farli danno per esser bon fiol di questo Stado; con altre parole. Il Principe li rispose che---- 8-2 Di Miìan, vene letere dii Grifi e Trivisan, di 11, il sumario è questo, parte in zifra, et mandano letere di V orator in Franza, de Lion, di 7 et 9. Avisano, prima il partir di tutto il resto di sguizari erano al soldo di la Chrislianissima Maestà venuti in Milan, olirà li 4000 prima, il resto, ch’è zercha G000, etiam è partiti. Et hanno auto, olirà le page non livrate presenti e arme, etiam altri doni del Gran conleslabcle, aziò vadino ben e-difichadi; i quali hanno promesso omnino far levar li sguizari sono con la Cesarea Maestà. Et par si babbi certa pralicha con loro che sono a Lodi, sicome scrivono ai Cai dii Consejo di X. Item, è sta butà zoso e minata, di ordine dii Chrislianis-simo re, la casa di domino Galeazo Visconti, è ea-pitanio a Lodi di sguizari, ch’è in Milan, e donato le sue possessione, che dà de intrada più di ducati 2000 a l’anno, ad alcuni capitanii di diti sguizari per più suo dispregio, li quali 1’ hanno aeetado. Item, che aspetavano a Milan 4000 fanti corsi, veniva di Zenoa, et 2000 altri fanti hanno fato ze-noesi dii suo in aiuto di la Chrislianissima Maestà; et ch’el Re mandava monsignor di San Valier, eli’ è nel Dolfinà, con bon numero di fanti, aziò fusse più presto a Milan: et ch’el Gran contestabile havia auto una letera dii Cardinal Bibiena, da Rezo, qual il Papa mandava a l’Imperador, che li scrive quello el dia far adesso che l’impcrador è parlilo; el qual Gran contestabile disse li scriverò torni a Fiorenza poiché l’Imperador è partilo. Item, come Zuan Corado Orsini contestabile nostro di fanti ____, ch’é li in Milan, hessendo zorni 38 di la sua paga, andò da lui provedador Grili per danari, qual li disse aspetasse do zorni, e lui non volendo, con la bandiera in ordinanza andò dal Gran contestabile; 10 rebufò mollo e mandolo via. Scriveno, domino Mercurio Bua, andato verso Lodi con la sua compagnia, trovò certi para di buo’ numero 200 e li prese, e con i (limici, et fono a le man, di quali ne ha presi numero 40, e tra li qual uno capo chiamato Zuan Zafa di stratioti, era con l’imperador, sicome per sue letere a loro drizale apar. Item, che monsignor di Lulrech, con 600 liomeni d’arme et 1500 fanti era partilo di Milan e andato per passar Ada, poi Ojo, e con intelligentia data a Malatesta Bajon, è in Crema, e li altri, per veder di trovar...., quali sono alozali a li Urzi e Chiari eie. Item, scriveno il Re à donalo il leren, dove era la casa di domino Galeazo Visconte, a la comunità di Milan, con questo più non si fabriehi lì. Item, come 82 hanno il partir di l’imperador per Trento, e pur sguizari sono in Lodi. Et manda do letere dii re di Franza, scrive da Lion a lui sier Andrea Grifi in risposta di sue, pregando debbi conlinuar in avisarlo di le occorenlie, et lo ringratia di quello 11 fa per conservation di quella ducea, et promele mandar gran socorso, et venir in persona, et voi omnino la Signoria recuperi Brexa el Verona, e questo senza dubio; e altre parole, ut in litferis, le qual torsi saranno qui avanti. Item, hanno, di Franza, il Re atende a recuperar danari, el posto una angaria di parpajole tre per uno, che trarà scudi 600 milia. Scriveno, come sier Andrea Ba-doer, orator nostro, stato in Ingaltera, e di Lion zonse a Milan, era parlilo per venir per la via Romea a la presentia dì la Signoria nostra etc. Di Lion, di sier Zuan Badoer dotor et ca-valier, orator nostro, di 8 et 9. Di le parole di