190 MDXVIj MAGGIO. 200 Sier Piero Contarini, fo avogador, qu. sier Zumi Ruzier......54.114 Sier Nicolò Tiepolo el dotor, qu. sier Francesco.........59.112 Sier Piero da cha’ da Pexaro, fo Cao dii Consejo di X, qu. sier Nicolò. 59.110 Sier Francesco Donado el cavaìier, savio a Ierra ferma, qu. sier Alvise . 78. 86 Sier Marco Antonio Venier dolor, è provedador di Cornuti, qu. sier Cliri- slofolo..........54.109 Sier Gabriel Moro el cavalier, fo di Pre- gadi, qu. sier Antonio.....49.118 177* Fu posto, per li Savii del Consejo, excepto sier Antonio Grimani procurator, Savii a terra ferma et Savii ai ordeni, excepto sier Zuan Francesco Mo-cenigo, che............. 118 A dì 8 Mazo. La mutimi, veiie in Colegio sier Alvise Barbaro qu. sier Zacaria cavalier, procurator, venuto provedador zeneral di Treviso, qual ave licenlia per Colegio di venir a repatriar, et referite di quelle fabriche, e come è principia et bisogna compir. Di sier Andrea Grifi procurator, provedador .zeneral, fo letere date a Spiran, a dì 5. In conclusion, che francesi solicitali da lui et maxime il Gran contestabile, ch’è a Trezo con le zenle, che i passi e seguir i nimici e recuperar le nostre terre Brexa e Verona, par voglino aspetar prima la risposta di le letere hanno scriplo al Re si dieno venir avanti ; et come fo lì a parlar al ditto Gran contesla-bele, e coloquii abuti insieme. Item, che il solicita si mandi li danari per li 4000 sguizari, che loro francesi paga, per esser passa il tempo di do mesi deteno a la Signoria a pagarli ctc. Item scrive, Mercurio Bua col provedador di stratioli et altri cavali lizieri sono driedo i nimici, quali sono verso Lonà; e altre parlicularità, ut in litteris. Di Trezo, di sier Andrea Tnvixan el cavalier, orator nostro, di 5. Come è lì col Ducha, et scrive in sustantia, utsupra. Il Gran contestabile avanti si mova voi aver letere dii Re. Di Vicenza, di sier Nicolò Pasqualigo podestà e capitanio, e sier Jacomo Manolesso provedador di visentina. Zercha i nimici venuti a-lozar a Peschiera. Et per Colegio fo scrilo al dito provedador Manolesso, con li cavalli lizieri vadino verso Lignago e a la volta di nimici, per obviarli le vituarie che vanno in campo. Da poi disnar, fo Consejo di X simplice, et li Savii si reduseno in Colegio. Et in dito Consejo fo expedilo uno era in preson rebello, nominato Marco Antonio di Grassi, da Maran, era in el trala’ di quel pre’ Bartolo, qual etiam fo apichato, et fu preso di poi domali, sarà Sabado, a dì 10, atento là in Piaza è la Sensa, per non disturbar, ch’el sia apicato da rebello su le forche di San Zorzi, come i so’ me-rili richiede. Item, fo confinà uno altro spion veronese a Famagosla. A dì 9, la matina, fo letere di lloma, di l'o-rator nostro, di 29 dii passato fino a dì 5. Nulla da conto. Prima, come il Papa pur voi far l’impresa di Urbin, e per non haver danari, à donalo uno castello al signor Renzo chiamato Capranicha, e lui spenderà olirà li danari li ha dato il Papa. Item, il Papa si risentiva : era stato a visitarlo, qual era, con cauti coloquii auli insieme, che vene nova quel zorno, dì 5, i nimici esser levati di Bergamo, e che il Papa è, ut supra, a non si voler scoprir, dicendo : « Si se parlino i nimici non____mi scoprissa con vui ; basta 1 son con il Christianissimo re e la Signoria, si etiam Maximiliano prospera, perchè voleva desiar il fato mio e rumarmi apresso de vui » ; e à’ulo a piacer dii partir de i nimici da Bergamo. Item, l’à invidato esso orator il zorno sequente a veder medaje e cha-maini. Scrive, che le fuste 27 di turchi e mori, par ne siano azonte 10 altre, ch’è Caragoli e Barbarossa corsari turchi, siano andate a l’ixola di l’Elba, ch’è dii signor di Piombili, et hanno posto in terra et com-balevano quel castello. Item, scrive coloquii auli esso oralor col Cardinal Aus francese, di li tre mandali per il Christianissimo re a Nojon in Picardia, per esser a parlamento con li agenti di l’archiducha di Borgogna et re di Castiglia, i quali sono sopra 4 cosse: sopra dii regno di Napoli, sopra il regno di Navara, sopra il conta di Rosiglione e Serdania, e sopra le cose dii ducha di GeMer eie. Item, che l’o-ralor di Ferara si à dolesto il Papa lo mena in lon-go zercha la restitution di Modena e Rezo al suo Ducha, menandolo di tre zorni in tre zorni, licet babbi porla al Papa letere dii Christianissimo re in sua recomandatione, pregando Soa Santità voy darle le sue terre. Item, scrive che le fuste fanno danni in quelli mari, et ha preso do poste con letere veniva di Franza a Roma, le qual l’orator yspano le ha mandale a rischatar con danari. Di Napoli, di Lunardo Anseimi consolo. Nulla da conto, et de lì non si moveno alcun spa-