11)1 MDXV1, APRILE. 1(12 d’Ingaltera, qunl sa è quello li fa (ulta questa guerra, et ha mandato et manda danari a l’Imperador per pagar le zenle ; et che ’I voi..... De Ingaltera, di sier Sebastian Zustignan el cavalier, orator, di 8, 9,12,19 et 30 Marzo, in zifra, qual non fono lede per non esser trato la zifra. Di Creino, di sier Zacaria Loredanpodestà e provedador, di 17, hore 4 de note. Come, per sue di 16, scrisse ch’el signor Marco Antonio Colona passava di Lodi Adda per aviarse verso Bergamo, per la causa contenuta ne le letere intercepte de i nimici mandate a la Signoria nostra. Bora avisa dicti 94* inimici continuamente hanno facto il suo camino lutto heri, sachizando Sonzino, Caravazo et ogni altro Iodio ove hanno possuto, et similiter la notte et tutto hozi fino apresso Bergamo 10 milia, non essendo incalzali da altri che dal conte Mercurio, il qual li obslò e nel passar dii ponte et in camino, pizegandoli el più che poteva con la sua compagnia, et etiani hozi, in modo che li ha morti più di 80 fanti et molli bovi, et buia doi pezi de ar-tellaria ne li fossi, et menato via 18 presoni, tra i qual ne sono tre copi de squadra et uno capila-nio di bandiera, con 25 cariazi di bone robe. Da i qual presoni, dice haver iuteso che sguizari e lo-deschi sono in tanta disensione tra loro, che più non polriano esser; et che sguizari, al despeto di todeschi, restelano il lutto, el hanno come presoni 10 ambasador dii re d’ingaltera et missier Galea-zo Visconte, tenendoli solo grandissima custodia. Dicono voler dimorar solamente per Ire di a Bergamo, et aspelar li denari che li danno speranza doverli esser mandati presto; i qual non essendo portati al lermene, se ne anderano poi a casa. Item, li nostri sono ussiti de Milano. Questa sera 11 clarissimo Griti debbe esser a Cassano ; il signor Janus, che era qui in Crema, è andato ad occupar Charavazo; el gubernador nostro zeneral, signor Theodoro Triulzi, è mirato in Lodi ; tulti-noslri sono in moto per operar qualche bene. E perchè el marchese de Bradenburg se ritrova a Kovato, milia 20 distante di Bergamo, etiam domino Zuan Viluri con el signor Malalesta Baglione dimane debono esserli a le spale per tentar la fortuna, e lien sarà con lui il provedador domino Jacobo Manolesso con quelli erano in Asola; sichè non si mancherà di ob-viarli le viiuarie et provocarli al lutto per disturbarli in ogni modo. E per letere dii clarissimo Griti, si ha eh’el nostro oralor apresso la Christianissima 95 Maestà li scrive aver expedilo monsignor di San I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXII Valier con 10 milia fanti, de li qual ne sono 3000 balestrieri; el che da poi l’è per mandar monsignor di la Trimoglia con 12 milia lanzinech, quali li espe-tano di brevi ; et uzonzendo de più, che etiam venirà in persona la Christianissima Maestà con 10 milia homeni, qual, spera, serano de bisogno; che Dio cl fazi etc. Nolo. Fo una rdationc, che in campo de’ sguizari erano etiam uno oralor di llongaria et uno di Poiana. In questa matina, li hebrei banchieri cl quelli lieneno botega di slrazaria per l’imprestcdo fato di ducati 5000 a la Signoria, essi slrazarioli comparsene in Colegio, dicendo esser andati quelli zudei hanno potuto haver caxe a star in Gelo, etiam anderano loro banchieri e strazaruoli ; ma ben suplica-vano che si fusse contenti, per guarda di le robe di banchi, qual voleno lassar dove le sono, polesseno lassar do soi a dormir. Item, li strazaruoli lenir le botege dove le hanno, con uno de li soi a dormir per una. Ilor consultato il Colegio, li risposeno tutli dovessero andar a star in Gelo e lì far le sue botege; sichè non voleno niun zudeo stagi in la terra. Etiam li medici zudei lutti vadino a star in Gelo; sichè tulli «inverano andar. Li banchi si lien, resterà con guarda di christiani ; quello sarà noterò. El li calaveri, sier Nicolò Bragadin qu. sier Vetor, sier Alexandro Lippomano qu. sier Zuanne, sier Polo Dembo qu. sier Ilironimo solicitano questa andata, provedendo a quello bisogna ; el per Colegio si farà li guardiani juxta la parte. Gionse in questo zorno, a hora de vesporo, sier Andrea Badoer el cavalier, stalo orator in Ingaltera anni 7, el vene da Miran, ozi partito, a smontar a San Michiel de Murai», dove erano patricii che lo a-spetavano, el Io nel numero, et si segnò con il legno di la Santissima f. Poi lo acompagnamo a caxa. Et portoe una optinia riera ; et è stalo a vegnir mesi.. e zorni . .., però ch’el partì di Londra a dì . . . A dì 25, Venere, fo San Marco. La Signoria 95 * vene in chiesia, more solito, a messa, et poi Colegio si redusse tutto a lezer le letere di Ingaltera, che inanellavano. Et sleteno assa’ lardi suso, et non erano bone Ielere, il sumario è questo : Di Ingaltera, di sier Sebastian Zustinian cl cavalier, orator nostro, date a Londra 6 letere, di 8, 9, 12,19, 29 et 30 Marzo. Come erano zonti do oratori ivi di l’archiducha di Borgogna, ch’è re di Castiglia, videlicet lo episcopo de . .. et monsignor di la Bosa, et fono assa’ bonorali. Et poi, in cerla chiesia, dove fu il Re et li altri oratori, ex- 11