403 MCCCCCVI, AGOSTO. 404 ‘28 (li sì, 25 di no, l(i non sincierc; poi, a dì 23, ave 33 di procieder, 28 di no, il resto non stadere, nihil captum ; et ozi ave 34 di sì, 20 di no, et 7 non sincierc ; e fu preso di procieder. Posto varie parte per li syndici a Brexa, tajarli la man etc. Or quesla fu presa, posta per sier Lorenzo Grimani, vice cao di 40, videlicet, che ’l dito sia privo di la grada l’ha-vea di andar zudexe dii malefìcio 0 volte, videlicet e stalo 4, resta 2. Item, sia privo im perpetuo di Brexa; pagi ducati 100, videlicet ducati 50 a l’ho-spedal di Santo Antonio, et ducati 50 a Santa Maria * mazor. Item, pagi tulio quello sarà senlentià per li sindici, con apellation di avogadori, termine....., et con il quarto per pena, qual sia di lhoro syndici. Item, sia privo di ogni ofìcio e benefìcio di la Signoria per anni 3, e sia publichà questa condanasom a Brexa, e non ensa di prexon fino non pagi li ducati 100. Da poi disnar fo consejo di X. Et zonse uno orator dii re di Ragona, venuto per stafeta. Alozò a San......., nominato Francesco Pagnozo, cathe- lano, vene con 6 persone. A dì 27. Fo consejo di X. Et fo publicato a Rialto, a son di trombe, comme papa Julio à fato odilo, che sub pcena excomunicationis si debi var-dar la fesla di Santo Agustin, qual etiam papa Alexandre ordinò fosse vardata. Item, fo publicato, per parte presa nel conseio di X, che tutti quelli hanno comprato più di stera 3 di farina in fontego, si debino dar in nota, soto gran pene. Questo, perchè lo eror processe a dì 25, fo causa mercadanli, acciò le farine erano in fonlego si sudasse, et ne metesseno altre a più precio. Et fonno relcnuti 24 fachini, portavano farine in fontego, e posti im prexon, per quel disordine, tamen le farine vai........... A dì 28, fo Santo Agusthn. El la matina si partì Pultima galia di Baruto; e poi disnar fo gran consejo. Fu posta la parte di scrivani, presa im pregadi, videlicet il modo di elezerli; e che non stessono più dii suo tempo; fu presa. Prima 454, (i2, 8, poi 822, 230, 8. Item, fonno chiamati molti cavalieri e palricij di pregadi, per andar contra li oratori dii re di romani, quando sarano fati asaper, che debino andar. È da saper, comme sier Zuan Paulo Gradenigo, va provedador in la Patria di Friul, si parli a dì... di P instante, et andò a Zazil, dove il signor Bortolo (P Alviano fece la monstra. A dì 29. Fo gran consejo. Et la matina vene letere di Roma, di 2li. Come in quel zorno, a hore 13, il papa era partilo di Roma, con. .. cardinali et lutti li officij, restante in Roma al governo il Cardinal alexandrino et altri cardinali vechij, videlicet Napoli, Lisbona el crescenlino, yspano, con licentia dii papa, et uno senza licentia, eh’ è il Cardinal Santa f ; el il papa andò a Viterbo, poi a la volta di Urbin. Domenego Pixani, el cavalier, orator nostro, restò in Roma, per aver ordine di la Signoria nostra, si dovea seguir il papa, qual Phaverà auto inmedia-te, e si partirà di Roma. Item, si ave letere dii zonzer li 3 oratori dii re di romani a Treviso, e disnato che lì arano si partirà per qui. Et sono venuti armati fino a P intrar in Treviso; et il primo, proposito anluverpiense, restò in camino amallato. Unde, fu l'alo comandamento per la Signoria, a 18(i li patricij deputati andarli contra, venisseno vestiti di collor a consejo; et cussi veneno. El pocho avanti il compir dii consejo, havendo letere dii suo partir di Treviso, fonno mandali zoso, videlicet sier Hiro-nimo Barbaro, dotor, cavalier, sier Polo Trivixan, el cavalier, sier Zuan Badoer, dotor, cavalier, sier Nicolò Michiel, dolor, el altri assai ; et andono a Mar-gera ; unde per sier Nicolò Michiel, dolor, fo fato le parole Ialine nomine Domimi, eh’ erano visti con aliegro animo per la observanlia si havea a la cesarea majestà etc. ; et cussi veneno a San Zorzi, dove era preparato la stantia, a horre do di note. Et dicti oratori voleano audientia la sera ; fo dito non si consueta va. Nomina oratoruni. Sigismundus, praposilus antuverpiensis. Georgius Moises, capitaneus tergestinus. Leonardus Rauber, pra;feclus in Purch. Ambrosius Fuscart, doctor, consiliarus regius, A dì 30 avosto. Da matina, per esser gran pio-za e vento, fo terminato per la Signoria non dar audientia a dicti oratori, ma assetar a la matina se-quente. Da poi disnar non fo 0. A dì 31 ditto. La matina ditti 3 oratori fonno mandati a levar, con li piati, et 24 patricij vestiti di scartato, cavalieri et altri, tulli di pregadi, et veneno a P udientia, ben vestiti. Presentono la letera di credenza, la copia di la qual sarà notada qui avanti ; et poi uno di lhoro eomenzò, videlicet il doctor. Parlò latine, videlicet come la cesarea majestà dii re di romani mandava a saludar la Signoria ; et come era