231 MDXVJ, .MAGGIO. 232 inlrato, ringratiò la Signoria ile li honori datoli, pregando Dio che li soi danari à prestado e donado possi far qualche bon fructo, offerendosi poner la vita e il proprio sangue al bisogno di questo excel-lentissiino Stado, achadendo, come à fato sempre li soi etc. Sier Hironimo Tiepolo vicedoxe si alegroe e li tocò la man ; nè li fo dato ni chiave, ni sacramento, perchè bisogna prima el porli tutti li danari, jusla la tennination fata per il Golegio ; et però ozi non fu come Procurator nel Consejo di X; fece ben pasto a molli. Etiarn lo vi fui. Et eri sera zonse sier Lunardo Emo suo fradello venuto luogotenente di la Patria di Friul, qual non £ ben sano etc. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta, ste-teno pocho, et poi etiam fu simplice zercha alcuni monetarii. Di campo, vene letere dii provedador Griti, date a dì 20, hore 10, apresso Brexa a..... Come il zorno avanti erano zonti lì et posto le ar-tellario atomo la terra, videlicet da tre bande, da la porta di le Pille, da San Zuane et da Canton Mon-bello, et fata la bataja. Item, è zonto lì in campo a nome dii Christianissimo re di Franza, come suo soldato, il signor Renzo da Zere, qual ha conduta di 100 lanze. Item, scrive si mandi danari e danari, e altre particularità ; et come pur si divulgava quelli dentro aspetar socorso per la via di Anfo. Noto. In questi zorni fo mandato in campo, in do volte, ducati 13 milia, videlicet GOOO la prima volta et 7000 la segonda, li quali ancora non sono zonti in campo. Et il provedador ha mandato sier Zuan Vituri provedador di cavali lizicri a la volta di Lignago per tuorli e portarli in campo. Item, si provedi di mandarne di altri. Ancora fo ordinato, per il Colegio, mandar a dir al Patriarca nostro facesseno far oration per le chie-sie et monasterii di monache obseryanti et frati.. 136 ' A dì 22, fo il sorno dii Corpo di Cristo. Fu fata, justa il solito, la processione a San Marco : vice doxe sier Hironimo Tiepolo el consier, vestito damaschili cremexin, con li oratori Franza e Fcrara, e poi uno signor .... et assa’ putridi vestidi di seda, et sier Alvise Mocenigo el cavalier, Cao dii Consejo di X, di restagno d’oro. Era assa’ pellegrini, quali andavano un pelegrin et un pai rido, per numero zercha . .., e che vanno in Jerusalem con la galia dii Zafo di Marconi, patron sier Marco Antonio Dandolo qu. sier Zuane, qual fu l’anno passato. Et fo bella procession : le scuole la Misericordia e San Rodio, assa’ arzenti portali da li batudi; etiam le altre scuole havcano assa’ arzenti, maxime quella di San Marco haveano li arzenti fo dii Cardinal Zen, che li ha in le man sier Zacharia Gabriel procurator per danari à servido la Signoria nostra. Di Roma, vene letere, questa note, lecte per tempo in Colegio, di l’orator nostro, di 19. Prima, come quelle fuste di turchi e mori haveano preso 11 navilii, zoè do di biscaini et il resto di zenoesi ; siché in quelli mari di.... fa gran danni. Et come il Papa voi seguir l’impresa contra il ducha di Ur-bin et vuol torli Pexaro, et voria la Signoria lo servisse di do galie. Item, zercha le cosse di l’Impe-rador, de li se intende li soi successi, et come le zente soe erano intrate in Verona e lui a Trento; et il Papa dice il re d’Ingalterra mandarli ducati 90 milia aziò reasumi le forze ; tam.cn il Cardinal Ila-driano ha dito quel Re non li voler dar più alcun danaro di quello li dete per avanti, che fu ducati 120 milia. Item, scrive esser zonto uno orator dii ducha di Savoja per menar la magnifica madona Philiberta, fo moglie dii magnifico Iuliano, in Savoja, et il Papa voi la dagi le zoje che li dete il marito, et lei niega averle, dicendo è sue quelle l’ha ; et il Papa voi schomunicarla. Item, zercha la impresa di Ur-bin, il Papa voi .seguirla, ma voria da la Signoria do galie etc. Item, coloquii col Papa : come ha paga al Christianissimo re, per la soa parte, 4000 sguizari, et che il fa quello el poi per ajutarne. Da poi disnar, fo Colegio di Savii et nulla fo da 137 conto. A dì 23. La matina, il Principe non fo in Colegio, et vene letere di campo, soto Brexa, di 21, hore 10. Come haveano con le artelarie poste da 3 bande, videlicet da la porta di le Pille, da la porta di San Zuanne e da Canton Mombello; et che era stato el provedador nostro Griti con monsignor di Lutrech e il governador nostro sopra il monte . . . .......per veder, et visto tutto, erano di optima voglia, nè aspetavano altro che 6 canoni, quali era sia manda a tuorli da Cremona, et la sera sariano lì, perchè erano pocho lontan, con li qual farano etiam la bataria, et poi li darano la bataglia. Et che haveano inteso dii socorso si diceva dover venir per la via di Anfo. Non lo stimavano, perchè haveano provisto al bisogno. Noto. Intesi sul Polesene di Ruigo, in questi zorni, ultra la rota, etiam è tempesta e fato gran danno ; et cussi in visentina. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta, non steteno molto, et non fo letere alcune. Et questa matina, fo proclamalo in Rialto tre di la compagnia dii conte Alexandro Donado, balestrieri