635 MDXVI, SETTEMBRE. 636 di 25, hore 21. Come hanno aulo una relatione di uno suo explorator, qual la mandano : referisse Lu-cha sguizaro, qual Zuoba, a di 18, fo a Trento, dove fo scorgalo di zafre in hole assa’ segale, e ordinalo 394 ‘ a li forneri fazino pan. Item, Venere zonse a Tren- to da Bolzan e Maran zente, ma nude di arme, et a Rovere è fanti 600, alozati; a Trento è Antonio da Dresano, el Nogaruola et Stefano Montanaro, quali dicevano veniva gran socorso, et sguizari rompe-riano a Milan. Et come erano slà portati danari, zà zonti in Trento, in quatro sachi di pelle; et dite zente voleno venir per la via di Schio: saranno 4 over 5 milia fanti, ma hanno gran carestia. Et valerlo Ire quarte di fermento carantani 44, et la segala 34; e si dicea veniva 16 milia sguizari per Val di Non e Val di Sol, et condurano bestiame. Item, che Marti, a dì 23, hore 20, 10 bandiere di todeschi, poleno esser 5000, zonse a Trento, quali veneno verso la Preda, et si dice verano per Val di Non e Val di Sol, e a Trento forano la massa, et poi per Val de Slretor eie. Fo mandato in campo ducati 1600. 395 Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonto, et prima fo tolti do secretar» legisti in Pregadi, Alexandro Rusenello et Lorenzo Rocha; balotato etiam Daniel di Lodovici, è secretorio di Griti in campo. Fu posto la gratia di sier Gabriel Beneto, ri-moso cinque di io paxe, dona ducati 30 a la Signoria et ha la prova di anni 30; et fu presa. Fu posta lo gratia di sier Cornelio Barbaro di sier Alvise, rimasto savio ai ordeni, dona ducali 30, et non fu presa, perchè li Savii di ordeni altri à presta ducati 200, over dona ducati 60. Fu posto la gratia di sier Francesco Donado el cavalier, savio a terra ferma, qual non essendo andà al tempo in la soa podestaria di Ruigo, e dà al presente ducali 100, possi andar, nè il tempo passato li cori; et fo presa. Fu posto la parte di sier Andrea Bodoer el cavalier, fo orotor in Anglia, bobbi ducati 100 al mese ctc., et non fo presa di una balota. Fu posto altre parte et grafie, utpatet. Fo posto di tesseri di pani di lana certa parte, zoè che non havesseno un certo redulo haveano ai Bari eie. Di campo vene letere, di 25, hore 2 di note, dì Provedadori generali e Savio a terra ferma. Come erano siati da monsignor di Lulrech lui pro-vedador Griti e il Morosini, et parlato zercha il dar la balaglia, et monsignor di Lutrech disse che li pa- reva fusse meglio, per non perder tempo, havendo nostri horamai fato tanta bataria, di dar la bataglia nostri, et manderà suo fradelo con 6000 fanti da la nostra banda, e lui a un tempo con il resto di fanti et zente d’arme si aproximerà da la so’ banda, et manderà o la terra zente, fenzando etiam volerli dar la bataglia per intertenir una parte de i nimici ; et a questo modo sperano aver lo terra avanti li vengi il socorso. Et havendo inteso pur di socorso, hanno terminato mandar a li passi de li monli dii Carbon zente, vidclicet domino Justinian Morexini sopradito, savio a terra ferma, qual è stà contento andarvi con li fanti l’à conduto di visentina, a li qual è stà dato meza paga; però se scrivi a Vicenza mandi li danari per pagar diti fanti. Item, se li manda domino Troylo Pignatello et il Scipion con li soi cavali lizieri, et è partito per llasi : sarà con Hiro-nimo Pompeo. Do l'altro banda di Val Polesela sarà il conte Mercurio con li soi, el Nicolò Barbaro capita nio del Lago eie. con zente; per tanto se li mandi danari, perchè non ne hanno. Item, è slà preso alcune letere veniva in Verona, di Trento, in zifra, una di le qual è dii vescovo di Trento e alcuni capitanei todeschi, la qual l’hano traduta e la mandano incluso, per la qual si vede omnino voleno venir al socorso, et sarano Domenega; et altre parlicularità, ut in litteris. Et non poleno star più di 6 zorni, e dubitano di nostri. Noto. Scrivono come, hessendo andati da Lutrech, li soi assollono la porla di Calzari, che come era Sonia f a Padoa, i nimici con fochi li fono a l’incontro, e feno danno; sichè francesi horo fono con gran solieitudine. Item, mandano una le- 395* (era auta do Roma, da l’oralor nostro, con lo aviso di le zente spagnole; la copia di la letera scrive el vescovo di Verona al conte di Chariaii e li altri capitani è in Verona. Li avisa come è zonti col socorso, et verano con vituarie; Zuoba si parlirano di Trento, et Domenega, a dì 28, sarano in Verona eie.; la copia di la qual sarà qui avanti posta. Di Poma, di Vorator nostro, di 19. Come è zonto l’homo suo mandato in Apruzo, el manda la sua relatione, qual à comunichà con monsignor di Ledeva oralor francese, et la mandano in campo a Lutrech ; per la qual via etiam lui scrive. 11 Papa è partito, va a Viterbo, e prima per quelli castelli a la caza ; lo acompagnoe fino a la porta. Soa Santità lo invitoe a piacer ; si scusoe per non essere sano, pur l’anderà a trovar a Viterbo, dove spera sarà zonto lì il suo successor, perchè lui ha desafilà la caxa et li saria danno grandissimo dover tornar; per tanto suplicha li sia mandà il successor eie. Item, il Papa