453 MDXVI, AGOSTO. dicesse. Poi il signor Zuan Jacomo li disse è certo ; ma non sa il modo. Dii dito, di 20, hore una. Come, andato poi a caxa dii signor Zuan Jacomo, li disse la conclusion di lo acordo, et li mostrò la letera dii Roy, qual l’ha copiada e la manda, ltem, manda uno aviso di le cosse di sguizari, la copia di la qual noterò qui de solo. Scrive, in quella sera, per Milan, è sta fato fuo-gi e soni di campane per alegreza di questa optima nova. 284 Di Franz a, di l’orator nostro, date a dì 14 a Tors. Come il Re parli per aqua da Bles el vene lì, et poi lui orator zonse, et quella rnatina intese esser zonto uno homo di Noion con lo apontamento fato tra quella Christianissima Maestà e il re di Ca-stiglia per monsignor il Gran maislro, videlicet amici de li amici e nimici de li inimici. Et scrive co-loquii auti con Ruberie!, qual li disse il He vi lo dirà; et come Sua Maestà havea auto le bolle di le decime ducali 500 milia ; di la cruciata non si poi saper la quantità. Scrive, il Cardinal Bajus morite. Il Re à dato uno episcopato al Tricharicho di scudi 8000 d’in-trada; el resto di heneficii li darà al ducila Maximian Sforza, justa la promessa fatali. Scrive, Piero Navaro è zonto lì a la corle eie. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonla, et fo leto una letera, drizata a li Cai, dii dito orator. Aver saputo in questo apontamento è un capitolo, si dà termine un mese a intrar a l’Imperador, con questo lassi Verona e il Stado di la Signoria nostra, con questo la Signoria dagi ducati 300 milia in cerli tempi, ut in litteris, et altre particularilà. ltem, par habi maridata sua figliola, di anni uno, in esso re di Chastiglia, et li dà in dota il regno di Napoli, videlicet la raxon l’ha; et altre particularilà. Di campo, vene letere di Provedaclori generali, date, ut supra, a dì 21, hore 3 di note. Come, per fatica aula, mai monsignor di Lutrech ha potuto far con quelli capi di lanzinech che ha-biuo 2000 di loro, maxime de li vechi stati al servizio di la Christianissima Maestà, voluto venir con li nostri di qua di l’Adexe, dicendo voler servir la Christianissima Maestà e non altri ; unde dito Lulrech voi dar 1000 venturieri fanti francesi; sichè passerano le zente. Aspetano solum il ponte, qual sier Zuan Vituri provedador di cavali lizieri, lo fa condur, et si buterà apresso Santa Catarina, 284* et passerano, zonto il sia, li nostri a la porla dii Vescovo e comenzerano la baiaria, e francesi di di qua; e voi, esso Griti resli con Lutrech, e il Gradenigo sarà di là col Governador zeneral no- stro. Scriveno si mandi 600 schiopetieri, et di Vicenza far uno forzo. Domino Bortolamio da Porto ha molti partisani. Sichè doman nostri alozeranno di là di Santa Catarina verso Campo Marzo, et hanno mandato Zuan di Naldo avanti sopra le ar-tellarie et polvere, aziò non seguisa etc. Et par che quando fo l’incendio, era uno che si brusava, e fo aìdito chiamar il diavolo habi l’anima sua per esser slà quello ha fato questo mal, et monsignor di Lutrech dice saper era italiano costui; tamen erano ben custodite da Antonio da Castello con la sua compagnia et Anzolo Justo, quali dicono niun mai si aproximò. Ben è vero, per i nimici fo posto fuogo in (ulta la campagna per brusar erbe et machie, e ancora è il focho, et venendo dite polvere per questa via, si polrà aver impiato ; pur tenimo sia stà posto a mano peri nimici nostri, et li cari erano, per venir presto, sì vicini, che si poi dir uniti ; e questo è la causa non ha scapolato da 4 in 5 cara et non più. Scriveno aver ricevuto ducati 2000. ltem, in li gropi ebeno ultimamente, li mancha ducati 100; è gran eror, non sano il modo; solicita la polvere e i danari etc. Dii Governador zeneral, ut supra, a dì 21, hore 2 di note. Come è stà concluso nostri fazano la baiaria di qua di l’Adexe a la porta dii Vescovo, e cussi lui la farà, perchè si dice lì non è stà molto fortificato. Non potendo aver li lanzinech, monsignor di Lutrech è contento darli 1000 venturieri francesi; aspetano il ponte et exequirà. In questo Consejo di X reduto simplice, spazono ^85 sier Anzolo Tiepolo qu. sier Bernardo retenuto, come ho scriplo di sopra, videlicet asolto di l’acusa li dete quel da dia’ Barbo, el qual non habbi li ducali 300; ma pur fo condanado, preso proceder di una balota, videlicet bandito per anni 5 di Venexia, e dii Dogado etc. Fo etiarn preso, in dito Consejo conia zonla, che a numero . . . orbi di Friul, sono in questa terra, e vano lemosinando, che li fo cavà li ochii per il conte Cliristofolo, che li sia dà, per il viver loro, ducati 24 a l’anno per uno in vita soa da li fuogi di la Patria di Friul. A dì 23, la matina, fo letere di Boma, di 19 le ultime; il sumario dirò di soto, lecle le sarano in Pregadi. È da saper : eri zonse a Lio uno orator dii Signor turcho, venuto con uno gripo, parli di Ragusi, e inteso, fo mandato a prepararli a Lio in la casa dii Consejo di X per questa note pasada. Poi ozi fo mandalo alcuni zentilhoineni a condurlo con il suo