273 MDXVf, GIUGNO. 274 a Zerbin, videlicet quelle di Alexandria, ut in Ut-ter is; la copia di la qual sarà notada di sopra. Di Chiosa, di sier Domenego Contarmi podestà, di questa matina. Come, per do partiti da Pexaro, zonti li, dicono che Marti, a dì 3, il signor di Pexaroera in Pexaro con fanti 1500, et ave una ba-taja da le zente pontifìcie e si difese virilmente ; et poi esso signor si partì su la fusta con la sua roba, et le zente dii Papa intrò in Pexaro. Fu posto, per li Savii et Consieri, che atento questa letera venuta da Zerbi, se indusii dii mandar di le galie di Alesandria che dovea partir, et il Co-legio vengi con le sue opinion in questa materia il primo Pregadi, ut in parte. Fu presa : 22 di no, 133 di si. Fu posto, per ...., che li debitori di li syndici di Levante, sier Zuan Nadal Salamon e sier Marco Antonio Calbo, alento molti si veleno apellar, sia suspesa per mexi tre, ut in parte. Fu posto, per i Savii, che sier Alvise Boi) el do-tor, va orator in Bongaria, possi spender in scorte andar a la sua legation, et mandi il conto a la Signoria nostra a conto di la Signoria. Itera, possi portar con sì arzenti per la valuta di ducali 400 a risego di la Signoria, ut in parte. Presa, una di no, 130 di si. Fu posto, per li Savii, che de ccetero li Auditori vechi, nuovi et Cataveri, in cause de’ minori, non possino inlrometer ma expedirle loro, ut in parte. Fu presa ; la copia sarà qui avanti posta. Fu posto, per lì ut supra, concieder al Cardinal Santa f poter stampar certa opera in theologia : Opus cerimoniarum ecclesiasticarum, qual li Capelli dii Banco la farà stampar, et che altri non la possa imprimer etc. Fo presa : 15 di no, 102 di si. Fu posto, per li Savii ai ordeni, prestar do canoni a la galia dìi Zaffo di pelegrini, atento sier Marco Antonio Dandolo patron si oferisse prestar a l’Arse-nal ducati 50, et dar una partida in bancho di renderli poi tornati. Sier Gasparo Malipiero savio a terra ferma, messe che i fosse vendudi volendo comprar, et andò in renga, contradicendo a la parte; sier Zuan Francesco Mozenigo savio ai ordeni li rispose, e andò le do opinion. Ave 2 non sincere, nula di no, 53 di Savii ai ordeni, 117 dì sier Gasparo Malipiero. Et nessuna essendo presa, fo rebalotada : una non sincera, 45 di Savii ai ordeni, 153 dii Malipiero; et cussi non fo presa alcuna cossa : ergo ad melius con-sulendum. Fu posto, per sier Lucha Trun savio dii Consejo et sier Gasparo Malipiero savio a terra ferma, una parte, che cadaun vorrà condur formenti in questa I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXII. terra, di Cypro, possi aver la trata dando segurtà di condurli qui, et li Cai di X non lassò andar la parte, dicendo è materia dii suo Consejo ; sichè non fu messa. Fu posto, per i Provedadori sora la mercadantia, videlicet sminuir la mità di quello è soliti a pagar le bote dii vin di Candia per Damiala etc. e altro, ut in parte-, et perchè alcuni voleano fusse compresi etiam li altri mercadanti di questa terra, non fo mandà la parte et fo rimessa a un altro Consejo. Et licenliato Pregadi, restò Consejo di X con la zonta per far certe ubligalion di credito a sier Alvise Bon el dotor, va orator in Ilongaria, qual si parte fin do zorni. Di sier Andrea Oriti procurai or, proveda-dor generai, vene letere di 5, da sera, da Lonà, et di 6, hore 10, a Sermion. Dii suo zonzer lì a Sermion, et tutta via le zelile si aviano. 11 signor go-vernador si spingerà avanti più verso Verona, qual è con le zente d’arme a Peschiera, et monsignor di Lutrech vien drio, et voleno far uno ponte al Politoli, qual l’bano tolto di Brexa di quello era di inimici, et voleno prender li passi, aziò non vengi soccorso in Verona di zente. Scrive aver mandalo sier 161 * Zuan Paulo Gradenigo provedador, qual ha dii suo zonzer a Lignago, li vengi a parlar et meni con lui do compagnie di cavali lizieri, utpatet. Di Lignago, di sier Zuan Baulo Gradenigo proveditor, di 6, hore una. Come, havendo auto letere dal provedador Griti vadi a lui, a hore do si era levato et con le compagnie li scrive, et andato a trovarlo a la volta di Peschiera. Di sier Jacomo Manolesso provedador di visentina, date a San Bonifacio a dì 7. Come, con li cavalli lizieri si havia spento verso Verona, et ussite gran numero di zente, scrive da 5000, e fono a le man con li cavali e Bernardin Calderaro; morti e presi da una parte et l’altra; sichè non potè dar il guasto a le biave, sicome era ordinalo. Conclude, in Veroua è gran numero di zente, ut in litteris. Di Cotogna, di Jacomo di Nodari provedi--tor, di 7. Scrive di questa barufa di nostri con i nimici soto Veroua, et mancha di nostri cavali lizieri da numero 25. Et nota. Il provedador Manolesso lauda molto i Balli, videlicet domino Michiel et Nicolò Balli capi di slralioti, che si hanno portalo benissimo, et etiam domino Paulo Contarmi qu. sier Francesco, qual l’à visto corer la lanza e passar un homo d’arme bor-gognon a traverso ; la copia di la qual letera noterò qui avanti. 18