247 MCCCCCV, OTTOBRE. 548 dii soldan a Damasco, per menar il consolo e mer-chadanti al Chayro. Da poi disnar fo collegio di la Signoria el savij. A dì 27. Fo consejo di X. Fo spazà quel Bernardin di Padoa, era capetanio dii dazio dii vin, videlicet stagi uno anno irn prexom, e bandizà e privo di tutti officij di ia Signoria nostra. A dì 25. Sier Anzolo Trivixan, capetanio di Padoa, vene in colegio, et refudò la capitaniaria. Et da poi disnar fu pregadi ; fo leto molte letere, perchè era stà assa’ di a far pregadi. Di Franza, da Bles, di sier Francesco Morexini, dotor, cavalier, orator nostro. Dii zonzer li di oratori yspani, per la conclusion di le noxe et liga-; e come per essi oratori fo jurata, e promesso il suo re di suo man la retifìcharà, etiam il roy la zu-rò. Item, erano propinqui a Tors alcuni oratori dii re di romani, e re di Chastiglia, quali il re non ha-viano voluti fosseno venuti a la corte, se prima non ebbe dispazati li oratori yspani e jurato la liga. Di Bruseles, dii Querini, orator. Come il re di romani havia tolto licentia da la nuora, raina di Chastiglia, per andar in Germania. El qual re voria il fini fusse in acordo con Spagna, maxime hessendo sequita la nova liga con Franza e il parenta’ ; ma il fiol voi andar in Spagna con la moglie, sperando li popoli lo aceterano come vero re. Di Roma. Cornea dì 19 il papa intrò in Roma, con grandissima pompa, ut in litteris. Prima si re-possò a Santa Maria dii popolo, e ivi andò i cardinali contra, dove disnò, per esser monasterio richo ; et poi con 20 cardinali intrò in Roma, vestito di bianco, a cavalo, con uno bavaro di veiudo cremesim. Item, è nova lì, l’arma’ yspana aver abuto Mazachi-bir in Barbaria, eh’ è il porlo di Oram. Ili* Da mar, più letere, dii provedador di V armada, V ultime di 6, date a Corfù. Il sumario scriverò di sotto. Da Syo, vidi una letera di avosto. Avisa esser nova de lì, come a dì 19 lojo intrò in Constantinopoli uno orator di Sophì, elqual zonse al Scalari (sic), su la Natalia, con 100 cavalli ; et il signor lo mandò a levar con una galia, et li fece grande honor. E andato per basar la man al signor, quello non si lassò basar, perchè Sophì etiam non si lassò basar la man a l’orator dii turco, e lo fece manzar carne di porcho, dicendo: Si manzo mi, anche ti poi manzar. Or partito dii signor, quello li mandò a donar aspri 2000. Et dito orator comprò molti panni d’oro, di seda e di lana, per ducati 5000 ; et parti a dì 29 lujo; et spesse assa’ monede, con letere suso, di valuta 10,20 et 30 aspri l’una. E partito, il signor fé comandamento, tutti di Pera e Constantinopoli, havesseno tal monede, le dovesseno apresentar, et li daria la valuta. Item, par in la Natalia molti segua Sophi. Item, si ha il signor à ordina grossa ar-armata per Rodi. Item, per coronei, capitati lì a Syo, si ha esser venuto comandamento di la Porta, che maistri e chalafadi debino andar a Constantinopoli. IH Famagosta, di sier Pollo Antonio Mia-ni, capetanio. 0 da conto; zercha corsari, sono lì, tamen fano bona compra a’ noslri. Dal Chajaro, di sier Fantin Coniar ini, vice-consolo, di 11 avosto. Come si aspeta il secretarlo, o ver orator, zonsi ; il signor soldan à reitera il comandamento al consolo e merchadanti di Damasco vengino al Chnjero. Item, esser nova quelli di Colliqui aver minato Cozin etc.• Da Constantinopoli, di sier Lunardo Bembo, baylo, di 4 septembrio. Zercha uno patron di nave, Antonio dì Polo, di Curzola, el qual lì età Sa-lonichij à menato via schiavi etc. ; li bassà si à dolto, mule per la Signoria fo el dito patron, era qui, fato retenir. Di Zante, di sier Donà da Leze, provedador. Oda conto; deoccurentiis, et fuste capitade lì. Di Ferara, di sier Alvise da Mulla, vicedomino. di 19. Come è nova zonta ili la morte dii fiol unico dii ducha, picolo, et noviter nato, nominato don......a Iiezo, dove ivi si ritrova madama Lucretia, soa madre, et duchessa ; sì che ’l ducha non à fidi legiplimi niuuo. Di Romagna,.................. Fu posto, per li consieri, certa grafia di sier Ih- 112 ronimo Boldù, quondam sier Andrea, debitor a le razon nuovo, di ducati 100; et fu presa. Fu posto, per li savij, et sier Anzolo Trivixan et sier Zuan Paulo Gradenigo. olini provedador sora le zente di arme, che de ccetero per li savij di terra ferma siano compartiti li alzamenti de li eondutori, (ulti a uno, su uno teritorio; et non potendo starvi, sul più vicino etc., ut in parte. Contradixe sier Alvixe Malipiero, cao di X; li rispose sier Zuan Paulo Gradenigo. Andò la parte: 52 di savij, 115 di no; et fu preso di no. Fu posto poi, per li provedadori sopra ditti, solli, che le zente d’arme si pagino, per il capitanio et il camerlengo, a homo per homo etc., ut in parte, acciò li soldati tochino li soi danari. Et il consejo co-menzò a far remor, et si tolseno zoso; et il Trivi-xarn do zorni da poi ritornò capitanio a Padoa.