123 UDXVI, APItlLE. 1-24 ussileno fuora, et i niinici si retraseno ; sicliè è principio di movesta in quelle parie, per esser quelle zen te noviter venule. A dì 12, la malina, fo letere di Milan, del Oriti e Trivixan. di 6 et 7 in zifra, e di Crema, di 7, le qual letere di Milan fo lele con li Capi di X mandali i altri fuora ; il surnario è questo : Di Crema, di sier Zacaria Loredan podestà et provedador, di 5. Prima, zercha le occorenze di la terra ; poi avisa esser venuti a hora doi esploratori, che dicono l’lmperator aver drizalo la sua via verso la bocha di Ojo al lago de Jse, ch’é la via de andar in Valchamonicha verso Vallolina, che saria certo argumento del suo partir e tornar in Alemagna. Item, che quelli sono a Lodi, voleano tuor la via di Santo Anzolo, se i potrano fuzirda li nostri. Item, poi scrita, è venuto nova quelli di Lodi butano un ponle sora Ada per passar di qua, per unirse con le zente sono a Bagnadega. Item, scrive di le provision fate in quella cita, e come a le porte à messo do zen-tilhomeui per una, videlicet a quella Mombrana sier Nicolò Boldù qu. sier Hironimo, era provedador ai Urzi, et sier Polo Bragadin di sier Zuan Francesco; a la portii di Serio, sier Baldassare Minio qu. sier Zuan Domenego, era provedador a Martinengo, et sier Alvise Michiel di sier Vetor. Scrive poi zercha danari, e come il signor Janus di Campo Fregoso è lì e desidera esser capitanio di le fantarie, fazando-se eie. ; et come ha aviso l’lmperator aver auto da Bergamo, per conto di la laja, ducali 3000, et li nostri cavali lizieri, erano lì in Crema, fono fuora per averli, et li scapolò di pocho eie. Di Milan, di sier Andrea Grifi procurator, provedador generai in campo, et sier Andrea Trivixan el cavalier, orator nostro, di (i et 7. Come hanno di Franza, che dia venir monsignor di la Trimolia con lanze 1500. Item, di 4000 sguizari, quali erano lì in Milan a soldo dii Chrislianissimo re, par si siano sublevati e ussiti fuora el andati via, chi dize in campo di inimici, chi a caxa loro. Item, di certa pratica leneano con li lanzinecb è in campo di l’Imperador; e altre particularilà,ut in htteris. Et mandano letere di Lion, di Vorator nostro, in zifra, di 28 et 30, rcplicade eie. El fo dato sagramentoa tutti erano in Colegiodi queste letere, et omnino dii partirsi di sguizari e la praticha hanno con lanzinecb. Noto. Fo divulgalo si Irata acordo, e per le letere di Franza, par ch’el re di Franza voi far acordo slreto col re d’Ingallera, e li siede (cede) la Scozia e parte del regno... ; sichè non manderà più danari esso Ile anglico a l’Imperador. T)a Constantinopoli, fo letere di sier Limar-do Zustinian baylo, di 30 Fevrer, in zifra. Da poi disriar, fo Colegio di la Signoria e Savii ; nulla da conto. A dì 13, Domenega, la matina. fo letere di 73 Roma, di Vorator nostro, di 8 et 9. Come il Papa ha scrilo al Cardinal Bibiena si parti da Fiorenza et vaili verso Bologna ; tamen non anderà di longo se prima........... El per letere parlicular se inlese, a dì C si parli da Fiorenza el diio Cardinal Bibiena per andar a l’im-perador. Da poi disnar, fo Gran Consejo, el fo il Principe, ch’è quando si fa li alti scurlinii, el questo perchè si trova assa’ danari. Fo leto, per Zuan Batista de Andriani secretano, la parte presa nel Consejo di X con la zonta a dì II, che de. costerò non si possi far gratia ad algun che prometi prestar a la Signoria per il presente irnpre-stedo, si non per parte posta per li Consieri et 3 Cai dii Consejo di X, con altre clausole, ut in ea ; et questo perchè voleno li danari promessi. Etiam fo, per il Canzelier grando,dito che tulli quelli hanno promesso danari li porlino, perchè pasado 8 zorni, sarà exequile le leze conira di loro senza contradi-tion alcuna. Fu posto, per li Consieri et Cai di XL, una parlo lela per Lorenzo Quarto, eh’ è exlraordinario a la Canzelaria, videlicet: cum sit dii 1504, per i meriti dii qu. sier Piero Vituri e di sier Kenier so fiol, a re-quisition di la mojer dii diio qu. sier Uenier, qual rimase con 1) fioli, fo preso dar la canzelaria di Este e Cologna per tre rezimenti, soto la qual fede mari-dò una fiola in sier Alvise Zancharuol ; et per non aver auto la canzellaria di Cologna, qual fu concessa a Matio di Fadi, et hessendo la povera dona al presente con 6 fioli, aziò possi viver, sia preso, che in locho di la canzelaria di Cologna li sia dato la canzelaria dii conte di Zara per 3 rezimenti, ut in parte. Di non sincere 17, di non 144, di la parie 987 ; fo presa. Consieri dii sestier di Canarejo. 73 • f Sier Francesco di Garzoni, fo Cao dii Consejo di X, qu. sier Marin pro-curalor, quarto, prestò ducati 1000 1381. 251 Sier Piero Badoer, fo Cao dii Consto di X, qu. sier Alberlin dolor . . 008.1021