195 MDXVJ, MAGGIO. 196 Sier Francesco Michiel qu. sier Biaxio, ducati 100 e il don ............ Sier Simon Mulipiero, lo zudexe di procuratori, qu. sier Domenego, ducali 200 e il don............... Belalo tadi. f Sier Francesco Michiel qu. sier Biaxio . 612.476 Sier Simon Malipiero qu, sier Dome- nego .......... 601.495 115 TJno ofidai a le Baxon nuove. Sier Polo Justinian, é di Pregadi, qu. sier Piero, ducati 500.....398.753 Sier Francesco Barozi, fo podestà a Castel Lion, qu. sier Benedeto, ducati 400 .......... 590.564 f Sior Fanlin da cha’ da Pexaro qu. sier Luuardo, ducali 400 ..... 328.820 f Sier Piero Marzelo, fo zudexe di procurato!*, qu. sierZuane, ducali 400 et lOOdonadi........ 727.416 Uno oficial a la Taola di V intruda. Sier Francesco Sudan di sier Andrea, ducali 200 ........ 701.466 f Sier Alvise da Mula di sier Andrea, di sier Nicolò, ducati 200 . . . , 772.410 Conte a Grado, Cao di sestier et oficial al Canevo, fu fato senza imprestedo. A dì 5, vene in Colegio maestro Mathio medico dii sanzacho di Bosina, vien di Bossina con letere credential, et portò a presentar uno cavalo turcho forijido, do lapeli, do archi et peze do di zambeloto; sento apresso il Principe, li usò bone parole e lo ringratioe. E1 qual medico fa boa olìcio lì et à provision di la Signoria nostra; à inojer in questa terra, et è venuto a la Seusa ; è come orator. Da Vicenza fo letere. Di occorenze; nulla però da conio. Solum avisi di sguizari parlidi di Bergamo etc. In questa matina, uno certo remilo, dii qual non acade scriver molto, ventilo in questi zorni da Cliio-za qui, di nation toschano, era dotor, andava vestito di griso sora la carne, scalzo e senza niente in testa, una ciera macilente, e molto grande et magro, non manzava di cholo et non volea fuor danari da niun et non dimandava da viver, manzava ajo, cepole et pan, beveva aqua per non aver altro, questo fo- a parlar a li Cai di X, disse voleva an lar con la galia o nave in Jerusalem; andava per Pinza, era nemicho di frali e preli. Comenzò aver corso di zente, non voleva dormir in lelo, parlava eloquentemente et era dodo. Disse era stato in preson per aver fato una opera in vulgar conira papa Julio. llor in chiesa di San Marco, poi le messe, queslo predichoe e fo assae zente, et ordinò di predichar edam el dì se-quente. Ma il Palriarcha nostro inteso diceva mal di preti e frali, lo fe’ admonir si partisse, et cussi questa sera andò a Padoa. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonla, et 115* fo letere di Axola, di sier Francesco Contarmi provedador di Axola, di 3. Come li janzinech 2000, auti li danari, andono verso Cassali di ordene dii provedador Orili, et scrive Ira sguizari e tode-chi esser venuti a rumor et a le arme, et partiti da Bergamo erano venuti a Lonà. Item, altri avisi etc. Fu posto e preso, atento i disordini si fa di danari dà l’impresledo a li Carnerlengi, che de ccetero tutti siano portati a la Camera de’ imprestedi da esser scossi per uno cassier di dili oficiali, da esser depulado da queslo Consejo, li qual legni intacli et non possino esser portadi in alcun olìcio se non per boletin sotoscrito per li Cassieri presenti el futuri, da esser dispensadi in la guerra et non in altro, sotto pena di furanti, Item, quelli impreslerano non possi far alcun sconto, ni portar bezi sub pesila etc., et fo balotà il Cassier. Rimase sier Francesco Venier di sier Zuane, Ancora fu preso, che niun Camerlengo di comun possi dispensar alcun danar a’ creditori senza boletin sotoscrito per li Cassieri. Item, commesso a li tre Avogadori di comun extraordinari debano veder le raxon di Carnerlengi, comenzando da le partide più nuove, con altre clausole, ut in parte .... Et lioentiato il Consejo, la zonla restò si m pi ice col Colegio. A dì 6, fo letere di Cassan, di sier Andrea Griti procurator, provedador zeneral, di primo. Replicha il partir di sguizari da Bergamo, el come lui voleva con le zenle passar di qua di Ada e unirsi con francesi, el scrive sopra queste cosse. Da Trezo, di sier Andrea Trivixan el cava-lier, orator nostro, di do, hore . . . Come è lì venuto col Gran contestabele; et zercha il passar le zelile francese e luor impresa di Brexa o Verona, partendosi sguizari, par il Gran contestabile voy a-