343 accecavi, maggio. mazo, più teiere, il sumario è questo. Come, lia-vendo dato ordine ii re di abocliarsi con il re di romani, qual è ai confini con zente, e danisa assai, hanno fato damili a’ castelli et ville vicine di baroni hongarici. Et erano, poi disciolto tal coloquij, et zonti do oratori di Maximiliano, sopra dito re di romani, ivi a Buda, a dir il suo re non voi guerra, e voi esser fradelo dii re di Hongaria, ma ben voi li baroni li serva iljuramento, videlicet averlo per re, 158 in caso che ’l non havesse fluii. Et par che ’l re li habi risposo, che li par di novo che Maximiliano lo chiami fradello, da l’altro canto lo oltrazi con guerra, e perhò voi aver guerra con lui. E cussi ha fato prima proclamar, a dì 7 mazo, la guerra a Buda contra il re di romani. Item, bandizà, tutti li lode-sebi sono in Hongaria si partino, im pena etc. Item, tulli li liongari sono col re di romani in campo, ritornino im patria, sub p cena confìscationis; et ha fato comandamento a le zente d’arme siano in campagna. Fa capetanio dii suo exercito lo episcopo de Quinque Ecclesie. Item, ha ordina certa dieta, ma li baroni non vi vigne no volunliera. Item, coloquij dii re e di la raina col secretano nostro, dicendo la Signoria li ajuterano etc. Item, par in Bossina turchi siano reduti, eh’ è mala nova. Ih Elemania, di V orator nostro, date..... Come il re non è là, ma è propinquo a 1’ Hongaria ; et ha inteso è stà publicà la guerra dii re di Hongaria contra Maximiano. Di Franza, di sier Alvixe Mozenigo, el cavalier, orator nostro, date a Tors. Come è nova, a dì 22 il re di Chastiglia partì di Falamua, con la raina, per passar in Spagna ; et a dì 2li zonse. E molti signori erano andati a la marina di Biscaja conira esso re, et ii dito re smontò altrove; e che si dice, tutti li baroni sono con questo re di Chastiglia, exceto uno, videlicet............, eh’ è col re di Spagna, adeo di questo il re di Franza li dispiace, perchè sarà novità etc. Item, che lì a Tors si aspectava il re di Franza; et erano zonti oratori di Paris, per pregar la regia majestà, per nome di quel parlamento, volesse publiear le noze di madama Claudia, sua uni-cha fiol, in monsignor di Anguleme, al qual aspela la corona, non havendo il re (ioli maschi. Da Corfù, di rectori, et provedador di V armada, più letere. Esso provedador scrive, ritornando a Corlu, scontrò 7 l'usle di turchi, ussite di streto, qual andono a Coron ; e a Modon etiam si armava l'usle per conto di quel bassà, e dieno venir versso la Valona, si dubita tarano novità, o ver a la fiera di Lanzano o altrove, tamen monslrano ami- chi di la Signoria ; et alia, ut in litteris. Item, Camalli è ritornato di Barbaria, con assa’ teste prese im ponente. Et sier Donado da Leze, provedador al Zante, et sier Piero Foscolo, provedador a la.Zela-lonia, scrisse in conformità, et altre ocorentie, pur di queste (uste, e dubitano di depredation su l’isola. Fu posto, per li savij. e revochato la parte, che il sabado non si pagasse a quelli lavorano in l’arsenal; e fu preso, che de ccetero, acciò lavorasseno le galie sotil et bastarde e quel bisogna, etiam il sabado sia posto a conto. A dì 27. Fo consejo di X, con zonta di colegio. Item, eri vene di Damasco letere veehie; si fa.mpr-chadantie ivi al solitmn. lte-n\, di 23. aprii, da Saline, dii zonzer di sier Bortolo Contarmi, consolo stato a Damasco, in loco dii qual andò sier Toma Contarini. Noto, fo eondulo in ferri in questa terra do da 158* Corfù, perexploraratori, et reduto il colegio in camera, erano con li ferri a’ piedi, qualli per il provedador di 1’ arma’ fo levati di la Zefalonia per sospelo etc. A dì 29 mazo. Fo colegio di la Signoria, savij et cai di X. A dì 30. Fo consejo di X. Feno cai dii mexe di zugno: sier Zanoto Querini, sier Alvixe da Mulla, qual intrò in loco di sier Piero Marzello, eh’ è intra consier, et era rimasto capetanio in Candia, et sier Domenego Contarini, tutti tre stati altre fiate. A dì 31, fo domenega, et zorno di Pasqua di mazo. Post 0 fu. È da saper, come a Citadella, loco dii signor Pandoll'o Malatesta, olim signor di A imano, fu preparato di combater, videlicet alcuni di la Mirandola, videlicet doi per parie, uno a pe’ e l’altro a cavallo, partesani di do fratelli, signori di la Mirandola, zoè do dii signor domina, el do di quel mazor fradello, eli’è fora ussilo; e cussi il signor Pandoll'o li dete il campo a Citadella. Etiam erano alcuni vicentini voleano combater. Or in questo zorno, perchè a dì primo zugno, a bore 9, si do-vea combater, ne eoncorsse un grandissimo numero di zente, et reduti la Signoria nostra scrisse al signor, che per niente non lassasse far tal cosse, priibi-bile per le leze divine et humane; el cussi ai tono scusa che li cumbatenti non fono d’acordo et 0 feno. È da saper, in questi zorni, per il consejo di X, fo relenuto un certo prete, perchè al tempo di Son-zin Bepzon, fo retenuto per il conseio di X, si fece dar ducati 100 a li soi, disse per dar a uno cao di X, qual era sier Piero Capello, e lo ajuteria ; et al presente, venuto a luce al dito sier Piero, qual era per