651 MDXVI, SETTEMBRE. 652 questo, fanno prelongar la cosa, e non ha voluto si hahi Verona. Et scrive, ha visto uno esercito più animalo a la halaglia che mai vedesse, e li crepa il cuor. Scrive si leverà per Al bare insieme col Governa-dor, et l’arlcllaria grossa zà è passà Montebello; siche è in locho securo per andar a Vicenza. Dii provedador Griii, date a dì 27, hore 3 di note, drizate al provedador Gradenigo. Come non poi far restar Lutrech a Gusolengo; voi andar a Villafranca. Scrive, è stato a veder passar per il ponte tutte le fantarie nostre di là, et fato poi levar il ponte, benché è burchiele, fato a quelle levar legnami, corde e altro; però fazi veder di averle; e si lui non era, tutto rornaneva in terra. Lutrech dice voi andar a Villafrancha per aver strami. L’opinion di esso Provedador saria, poi che ’1 non voi andar a Gusolengo, se venisse a Roncho e li star, e nostri di qua di l’Adexe ad Albarè con il ponte fato ; ma esso Lutrech dice star con pericolo, et che il Go-vernador nostro, zonlo sia da lui, consulterà di far qualche alozamento. Però scrive dito Governador poi passar con la compagnia soa a la liziera, fazendo restar le zente d’arme ad Albarè, et si tegni li bur-ehii di la polvere, e le balote si mandi zoso. Item, 120 guastadori di Friul e Cividal fece montar su le burchiele. Aricorda si fazi uno bastion al ponte per lenir etc. 403 Dii provedador Gradenigo poi vene altre le-ter e, a nona, date ad Albarè, a dì 28, hore 22. Come era zonlo lì in quella bora il signor Governador; à voluto alozar di là di Adexe a Roncho, et il ponte fu fato. Etiam domino Janus e Zuan Batista da Fan et Onofrio da la Croce con loro compagnia; il resto di le zente d’arme e lui Provedador alozali ad Albarè. Ila deputati a la custodia dii ponte Antonio da Castello et Hironimo Barisello con li soi fanti. Il Governador va a trovar monsignor di Lutrech a Villafrancha per veder si fazi alozamento a Gusolengo. Item, scrive ha ricevuto li ducati 1900. Et che domino Renato Triulzi nepote dii Governador, li ha dito ha visto letere di Pranza, come erano zonti a la corte do oratori, uno di l’Imperador l’altro di l’Ar-chiducha, et tien habino concluso dar Verona con ducati 150 milia, et l’Imperador è intrato in lo apon-tamento. E questa cosa è vera ; e questa cosa è stà la causa, per opinion sua, di la levala di Lutrech di Verona. Item, esso Provedador scrive si mandi danari per pagar le zente eie. Fu poslo, per li Consieri, che li Provedadori sora il cotimo di Damasco e di Alexandria posano venir in Pregadi ancora per tulio Septembrio proximo, come ad altri è stà fato; et in questa parte fo uri bel exordio. Ave 60 di no, 130 di si, e fo presa. Fu, poi leto la supliealion di sier Andrea Donado, sier Zuan Batista Barbaro, sier Francesco Venier, rimasti pagadori a l’Armamento, quali voriano li fosse levà la tanxa fin dura la parte dii servir gratis, et poi per i Consieri, Cai di XL e Savii, fo messo la parte di levarla, ut supra. Ave 58 di no, 134 di si. Iterum balotata: 64 di no, 140 disi, et pende. Nota. Li Provedadori sora il cotimo di Alexandria, quali continuerano il Pregadi, sono : di Damasco, sier Stefano Tiepolo e sier Philippo Capclo di sier Lorenzo ; di Alexandria, sier Ferigo Contarmi qu. sier Alvise solo, perchè sier Iacomo Alberto, suo colega, è di Pregadi ordinario. Fu posto, per li Consieri, excepto sier Andrea 403* Baxadona e sier Nicolò Trivixan cai di XL, et Savii, atento sier Andrea Badoer el cavalier, stato orator nostro in Ingalterra, è credilor di la Signoria nostra di bona summa, et è debitor, che dito debito sia conzo con il suo credito aziò si possi provar, ut in parte. A l’incontro, li do Consieri messeno, alento Pavé una cadena dal Re, qual, per le leze, la dia presentar, e non P à apresentata nè ha dato i so’ conti, ch’el predito resti debitor fin che la presenti la cadena etc. Et dito sier Andrea Badoer, eh’ è di la zonta, andò in renga, et disse 7 anni è stà in legation etc., è credilor di assa’, fo fato con ducati 100 per il Con-sejo di X con la zonta al mese, poi per Pregadi re-duto a ducati 70, et mai non ebbe questo aviso da la Signoria, ma da li soi. La cadena l’à impegnata, et è credilor di assà danari; con altre parole non però ben ditte, ma fe’ compasion al Colegio, dicendo a Traversiti eavalaro, che portò P appellation a Roma, li fo dà un oficio. Poi sier Nicolò Trivixan el consier andò in renga, dicendo non à presentà la cadena che per leze dia subito zonto apresentar, qual è di San Marco, come è stà le 4 taze di oratori stati al Christianissi-mo Re a Milan, nè pur ha dà li soi conti. Ma venuto zoso, Io vuoisi andar in renga e dimonslrava si dito sier Andrea era benemerito di esser suspeso il suo debito quando non fusse creditor, come etiam donarli la cadena, come fu fato a sier Marco Dandolo tornato orator di Franza; ma li Consieri e Savii tutti messeno, d’acordo, una altra parte, di suspender il suo debito per zorni 15, et.....una non sincera, 6 di no, 222 de si, et fu presa. Si proverà di la zonta domati etc.