389 MDXVI, LUGLIO. 390 Antonio, era homo grasso ma novene, hessendo a taola, da morte subitanea morite. È da saper : è alcuni zornì che il caso di sier Zuan Francesco Miani, fo conte e capitanio a Sibinico, da poi molli consegii in do Quarantie menado per sier Ferigo di Renier olirti avogador, al qual tochò in 238 luogo di sier Sebastian Justinian el cavalier synico e provedador in Dalmatiu zeneral, che lo intromese, menò et prese di retenir ; el havendolo menalo, et risposto in suo favor per domino Rigo Antonio avo-cliato, andò ozi la parte di procieder : 18 di si, 15 di no, 32 non sincere, llerum balotà, 26 di si, 16 di no, 23 non sincere ; non fo expedito perchè la pende. A dì 31, letere di 29. Come monsignor di Lulrech solicita il tirarsi avanti apresso Verona, e desidera li danari zonza per poter darli e ti am a le nostre zente et a li lanzinech 6000 per potersi levar. Solicila si mandi l’artelarie, e il ponte, e il reslo. Item, la cossa di sguizari che si movea, che fo dita per via di Milan, par non sia nulla. Di sier Zuan Paulo Gradenigo provedador, date a Porto a dì 30. Come li spagnoli si voleano partir, e ch’el conte di Cariati e il signor Marco Antonio Golona li fece restar e li deteno un quarto di ducato per uno per parte, dicendo presto li dariano il resto di soi danari, che sarà fin primo Avosto ; e non venendo, si voleano partir omnino essi spagnoli. E altri avisi, ut in litteris. De Ingaltcra, di sier Sebastian Justinian el cavalier, orator nostro, di 8. Come hanno inteso la eaptura di Brexa per altra via che per letere di la Signoria, e tutti de lì si hanno maravegliato. Pur l’inteseno per avisi ave il Cardinal, qual insta la Signoria mandi le galie che il Re asegurerà non bavera alcun fastidio dal re di Castiglia suo parente ; et che lì a la corte si trova uno orator di ditto re di Chastiglia. 238* Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonla. Fu posto la gratia di sier Zusto Guoro, di esser absolto di non pagar l’imprestedo. Et non fu presa de una balota. Fu posto e preso una parte : che tutti quelli sono venuti a Consejo senza dar danari, over compra danari di Camerlengi, over altro modo, iu termine di zorni 15 si debano dar in nota a li Cai dii Consejo di X e non venir a Consejo se prima non haverano dato integralmente quanto dieno dar a li Avogadori extraordinarii, soto pena, ut in parte, non solum loro, ma li padri, over chi per loro fosse ; con altre clausole ; la qual si publicherà a Gran Consejo. Di sier Zuan Paulo Gradenigo provedador generai, di eri. Come à, per tre vie, che spagnoli omnino erano per ussir di Verona non havendo danari, e ch’el conte di Chariali et Marco Antonio Cotona li feno restar. El qual conte sta nel Castel Ve-cliio per dubito di la sua persona, e si dice voi partirsi et andar a Mantoa; con altri avisi, ut in litteris. Dii conte Mercurio Bua, fo letere da..... Come era venuto a lui, ussito di Verona, el Gergelo, qual alias fo a’ nostri stipendii con cavalli 25. Referisse li gran rumori è in Verona, utpatet. In questo zorno, da poi disnar, per il Colegio de-putado, fo examinà sier Michiel Trivixan l’avogador; ma prima quel Gasparo e Luca Burati e l’altro compagno, et ozi fo cavalo esso sier Michiel di la camera di Signori di note dove 1’ era, e posto nel Colegio con do guardie, et ordinato niun li parli. In questa matina, redute le Quarantie per seguir il caso dii Miani, parlò sier Ferigo di Renier e non compite; sichè scorerà qualche zorno. Ozi, nel Consejo di X, fo preso una parte di bandizar monede di 6 soldi di la f, e di picoli 15 di Savoja, perchè valeno assa’ manclio di quello si spendeno, et ne è assa’ in la terra, ut in parte-, la quul si ha a publichar, e noterò il tenor di quella. Exemplum. 239 M. D. XVI, die 29 Julii, in Eogatis. Fu preso in questo Consejo a dì 29 proximo preterito, che tutti li hebrei, abitanti in diverse contrade di questa nostra città, dovesseno andar ad abitar uniti nel Getto, et che per el Colegio noslro li fusse deputato quattro guardiani, che a-vesseno ad aprir et serar le porte ed abitar nel Getto, et due barche con homeni, che havesseno la notte a circundar et guardar ditto loco di Getto. Et perchè non fu patuito, nè deliberato che salario dovesseno aver li quatro guardiani preditti, nec etiam quelli dovesseno andar la notte cum le barche, ni el modo si babbi a servare ni la election di quelli, però : L’anderà parte, che per autorità di questo Consejo, sia statuido a li quattro guardiani prediti ducati 4 al mese per uno per sue spese, neti da ogni angaria et contribution; et a li homeni che mandano la note cum le barche, quali debano esser tre per barcha, el patron debia aver ducali tre, et li altri do ducati do al mese per uno, ut supra, da esser pagadi per li oficiali nostri di Cathaveri, di me-