305 mdxvj, Giugno. 306 qui de proximo auxilium et favoreni abebitis tali-terque ab omni molestia et penuria vos evasuros pollicemur. Valete ut solitis estis ; in fide prose-quimini. Datce Perseti, die 14 Junii 1516. Per manum propriam Regis Ad mandata domini Imperatori. 182* Di Vicenza, fo ¡etere dii podestà, et poi di sier Iacomo Manolesso provedador, de San Bonifacio. Come Zuan di Naìdo, con li altri cavali lizieri, haveano preso da cavali 40 di sacomani ussiti di Verona. A dì 21. La matina, sier Francesco da Pexaro, l’avogador, in excusation di le leze fo in Colegio, et monstrato a la Signoria la leze dii 1514 a di 24 A-vosto, fece ritornar a sentar consier sier Fantin Mi-chiel ; et cussi introe fin el successor electo intrò a la bancha. Da Vicenza, fo 1etere, di eri sera, di sier Nicolò Pasqualigo podestà et capitanio, con avisi di quanto dirò di soto. Di sier lacomo Manolesso provedador di vi-sentina, di eri, da Barbaran, di sua man. Come era ussiti in quella matina di Verona fanti 500, et cavali, et venuti verso San Bonifazio, dove era lui provedador e li nostri cavali lizieri et sier Zuan Vituri provedador, in tutto da zercha cavali....., adeo fo forzo a li nostri retrarsi, e lui è venuto a Barbaran et il Vituri andato a Lignago. Et scrive aver lassa i so’ cariazi, et scrive di sua mano per non saper dove sia andato il suo canzelier, et vera recu-lando per salvarsi con quelli pochi cavali 1’ ha con lui, e altri è iti altrove. Et scrive si stagi di bona voja, che al despelo de i nimici, venendo più di lon-go (si ritirerà?) a Padoa. Et il podestà di Vicenza scrive, tutto quel teri’to-rio è in fuga e ogniun comenza a fuzer, eh’ è una compasion. Da poi disnar, fo Colegio di la Signoria e Savii per far li vardiani di Getto a’ zudei, et non li feno perchè non fono d’acordo in deputarli il salario, che voleva far con ducati 60 a l’anno et homeni maritimi, chi con 40 ; sichè fo rimesso a far la balotation. Di Lignago, di Vicenzo Guidoto secrctario dii provedador Gradenigo, di eri. Di questo us-sir de i nimici, et come il suo provedador era fuora in factione etc., e il Vituri è zonto lì. Di sier Zuan Vituri provedador di cavali lizieri vidi letere particular, date a Lignago I Diuriì di M. Sanuto. — Tom. XXII. a dì 20. Di quello è seguilo; la copia di la qual le-tera sarà scripta di soto. Di Cotogna, di lacomo di Nodari proveda- 183 dor fo letere. Di questo ussir de i nimici di Verona, et tutti nostri cavalli lizieri posti in fuga, et solum 40 cavali di Bernardin Calderaro fo quelli veneno avanti; e si nostri slevano fermi, non potevano venir più avanti per esser pochi cavalli, i quali sono a San Bonifacio e Soave venuti per fermenti. Di campo fo letere, da Castion di le Staie-re, di Zuan lacomo Caroldo secretano dii provedador Griti, di 20. Come il dito provedador era cavalchato a Brexa per veder di haver li danari, et à ricevuto le letere di comunichar con monsignor di Lutrech et parlarli; non poi exequir per non esser il ditto provedador lì. Fo, per Colegio, scrito et a Lignago a sier Zuan Paulo Gradenigo provedador debbi star saldo, el a Vicenza e altrove; sichè il Manolesso fo molto biasimato. Et nostri, di qua di l’Adexe sono da cavali lizieri 2000, homeni d’arme 490 et fanti 2000, et tamen è fuzidi e non voleno veder non che aspetar i nimici. Non voglio restar, come in questi zorni zonse a Lio 50 cavalli di stratioti venuti, capo AlexioBua,da Napoli di Romania; et ozi li fo mandato a Lio Francesco Duodo rasonalo a farli la monstra, e terminato, per Colegio, di tuorli e darli danari et mandarli lì verso visenlina. A dì 22, Domenega. Nulla fo da conto, solum letcra di Cotogna, di Iacomo di Nodari provedador. Di la pusilanimilà dei nostri cavali lizieri, ch’è fuzili senza veder i nimici. Fo foto armiraio di le galie di Baruto Tanusi, comito Saba et Piero Vilan, paroni Polachelo e Do-menego Visentin. Veneno li rectori, i qual è sta tajà la loro andata, (da) sier MichielTri vixan l’avogadorinPregadi,supli-chando esser aldili, et l’Avogador era lì et seguì certe parole con sier Ilironimo Grimani el consier e dito Avogador. Etiam in questi zorni seguì gran parole tra sier Luclia Trun et sier Antonio Grimani procu-rator, savii dii Consejo, et fono parole da conto. Di sier Zuan Paulo Gradenigo provedador zeneral, date in Porto di Legnago, vidi letere, di 21. Di l’ussir de i nimici et zonzer lì sier Zuan Vituri provedador, e voi mantenirsi fermo a Lignago per esser locho de imporlantia. Ila fato star fermi, et scrito al podestà di Monlagnana intertegni cavali 183* lizieri capitali de lì e li svalisi, over li fazi ritornar. Et altre particularilà, ut in litteris. 20