627 MDXVI, SETTEMBRE. m Uno oficial a la taola de l’Intrada. f Sier Piero Orio, è zudexe di mobele, qu. sier Zuane.......515.301 Sier Antonio Barozi di sier Francesco, qu. sier Beneto....... 377.418 Uno dii Consejo di XL zivil vechio. Sier Domenego Minio, fo signor di note, qu. sier Francesco, ducati 100 e il don....... 408.380 f Sier Domenego Zane di sier Antonio da Santa Maria Mater Domini, ducati 200 e il don..... 502.290 Sier Piero da cha’Tajapiera.é al For-mento, qu. sier Iletor, ducati 100 e il don........371.4-21 Non. Sier Nicolò d’Avanzago, fo a la Mes- setaria, qu. sier Lorenzo........ Uno dii Consejo di XL criminal. f Sier Nicolò Cocho, fo camerlengo in Cao d’Istria, qu. sier Antonio, qu. sier Nicolò, oferse ducali 50 e il don, e sier Zuan Francesco so fradelo dona ducali 50 del suo imprestedo . 446.326 Sier Jacomo Viluri, fo provedador a Peschiera, di sier Alvise, ducali 150 e il don......... 397.376 Sier Yppolilo Tiepolo, è extraordinario, di sier Donado....... 297.468 Sier Piero Marzello, è Piovego, qu. sier Marin, ducali 100 e il don . . . 428.335 Fu posto, per i Consieri, al balotar di l’ultima voxe, zoè Podestà a Conejan, Camerlengo a Treviso etc., ut in parte, et non fu presa; et mai la vidi registrada sui libri ; la qual la lexe Yetor Biancho. Di campo, vene letere, a hore una di note, dì 24, hore 3, di Provedadori generali c Savio da terra ferma. Come in quella note passala, a hore 6, ebeno letere dii conte Mercurio, qual è a Gusso-lengo, qual manda incluse. Come, per li soi era slà presi uno trombela et uno corier dii.... , andava a monsignor di Lutrech, unde lo laudono et dovesse inlertenirli; et scrisseno a Zuan Jacomo Caroklo, è sempre apresso a monsignor di Lutrech, di questo ; qual soa excelentia inteso, laudò esser slà retenuti, come per le letere dii Caroldo se intenderà. Questa matina, il signor Governador fo da dito Lutrech a solicilar l’impresa. Soa excelentia li disse di dito corier et zercha far salvoconduto, ut in litteris Ca-roldi. Item, poi parlando di dar la bataglia, soa excelentia disse: « Saria bon che si desse la bataglia dal canto vostro, dove aveti fato la bataria » eie. Ilor fo terminato francesi lazi etiam la bataria gajarda, aziò tulli a uno tempo possi far eie., et tanto più quanto non hanno a Trento esser più di 2000 fanti, ch’è il socorso vien ; et par vogliono aspetar li do pezi da 100, qual però non è parlili da Vicenza, ma ben si ha è pocho lontani. Unde, per farla gajarda, olirà Zuan da Hiete conlestabele nostro dete a essi francesi, etiam ne hanno mandali do altri per esser el dito indisposto, videlicet Rafael da Pisa e Toso da Bagnacavallo, et apresso loro domino Zorzi Valares-so. Item, avisano, come da eri matina in qua francesi l'ano il dover di bater la terra. Solicita essi Provedadori di danari. Item, el Governador voria per 8 zorni Alexandro Foscarini exator di le dacie di Padoa; per lauto la Signoria lo fazi venir de li. Dii conte Mercurio, date a Gussolengo a dì 24, hore una di note. Avisa, al Borgeto, di sopra la Chiusa, per quelli di la soa guarda, li è slà presi e condulo lì uno trombeta con uno corier, qual ha una letera va a monsignor di Lutrech, scrive il segretario del ducila di Borgogna, è a Trento; et per parerli cossa importante, l’hanno retenuli eie. Di Zuan Jacomo Caroldo secretarlo, dì 24, tre letere ai Provedadori generali, date in campo francese. In la prima, come essendo a pranzo con monsignor di Terni, li disse di dito corier e trombela presi per nostri, et laudò. Item, li disse Lutrech usa diligentia, e avanti Domenega voi darli la bataglia a Verona, e l’averà. Item, in letera di hore 19, scrive dito secretano di Borgogna nome Gratia, qual è a Roveredo, e di 23 scrive a Lutrech, dimandando salvoconduto di poter venir a parlarli; il qual è secretano dii re di Castiglia; et che soa excelentia disse che ’1 poteva venir senza altro salvoconduto, essendo pace tra il suo Re et il Christia-iiissimo, et li pareva che li Provedadori nostri li fese salvoconduto etc. Item, per una altra letera, scrive che esso Caroldo ha parlato con monsignor d’Arzen-tier, qual dice cognosse questo Grazia et fo a Bajona altre volte a parlar a dito Lutrech, et tien vengi con intelligenlia di quelli è in Verona; et che monsignor el Grande Scudier, dice vengi quanto el voi, per quello non resterà di aver Verona, e lo reme-lerà aver risposta dal Christianissimo re. Item, vo-