547 MDXVI, SETTEMBRE. 548 nono mandar uno so homo con lelere a quel rector, hessendo lì ge li farà dar ; et cussi lia scrito. Repli-cha si mandi li presenti, et quel damaschin paonazo il bassà mandò a cambiarlo. Scrive esser morto de lì uno Lodovico Caltron subdito nostro; ha lassato ducati 100 a la Signoria che li era debitor; li scoderà e tegnirà; cussi li so’ comessarii, sier Zuan Batista Donado et uno altro. Scrive, bisogna mandar li pre-senli omnino al eapitanio di Galipoli. De lì la peste è grandissima etc. Di sier Sebastian Moro provedador di Varmatici, date apresso Liesna, a dì.....Avosio. Zercha biscoti, et richiede licentia di partirsi di Cataro con le 10 galie, e lì è venuto a dar una volta. À inteso a Corfù quel rezimento à retenuto la galia Baroza, candiota, lì. Item, come Curtoli corsaro era venuto in Golfo con 15 vele ; mide ha mandato do galie da quelle parte di Puja a sopraveder e saper la verità, con ordine vadino riguardose. Et compilo di lezer le lelere per Alberto Teal-dini secretano, fo lecto tre letere questi zorni, a dì 6, scrite per Colegio, una a monsignor di Lutrech, l’altra al governador domino Theodoro Triulzi, la terza a li Provedadori zenerali, esortandoli a solici-tar la impresa di Verona ; qual fo letere nolate, elio steva benissimo. Fu posto poi, per li Savii, una letera in campo a li Provedadori zenerali esortatoria, ut supra, con dir, per l’aviso si ha auto di Roma, è da solicitar l’impresa; qual tenimo monsignor di Lutrech l’habi auto di Roma e loro Provedadori. Di qui non si mancherà mandarli danari, monizion et quello vorano ; sichè exorti Lutrech e il Governador a far presto etc. Item, una letera a l’oralor in Pranza zercha questo aviso di capitoli è con l’Archiduca, per l’aviso si ha auto di Roma, qual non credemo sia, e però è bon solicitar aver Vérona, qual è il stabilimento di 344 * la Christianissima Maestà nel ducato di Milan, e credemo sia malizie yspane. Lutrech fa optimo olìcio, et cussi Sua Maestà potrà scriver voy continuar. Item, quanto al venir di la Christianissima Maestà in questa terra et la illustrissima Madama madre e Raina, nui desideramo summamente, nè cossa pos-samo aver più grata ; qual sarà honorata grandissì-mamente, et cognoscerà il cuor nostro; con altre parole; e tutto quello li dirà il ne avisi volantissime, e il rescrivi al Papa non lassi i fanti spaguoli passar. Item, a l’orator in corte, scrito io risposta di soe, come tenimo non sia vero quello capitolo dito per l’orator yspano; ma quando el fusse, voy esser con l’orator di Franza dal Papa e instar non lassi passar le zente yspane, imo li obvii il transito, et tutto quello harà sopra quella materia, avisi subito. Fono letere ditate tutte tre in optima forma et bone; et ave solo una balota di no tutte tre. Fu posto, per sier Zorzi Corner el cavalier pro-curator, savio dii Consejo, sier Francesco Bragadin savio dii Consejo, Savii a terra ferma e ordini, per le nove si ha di Curtoli corsaro è bon le galie di Baruto vadino segure, però le do nave vanno in Cipro per ('armenti, videlicet Bernarda et... , vadino di conserva lino a Cataro, dove al Provedador de 1’ armata de lì si scrivi si lievi con quelle galie, et vadi a Corfù con esse galie grosse di Baruto e li-centii la nave; e lui Provedador con le galie vadi fui a Cao Maglio a compagnarle, poi torni a Corfù a compagnar etiam le galie di Alexandria etc. Le qual galie di Baruto, siano ubligate partir Zuoba. Andò la parte: 8 di no, et fu presa. Et nota. Sier Hironimo da Canal eapitanio di le galie di Alexandria, è in Histria a ... . zà zorni 29; l’altra galia, dize, partirà di qui fin 4 zorni ; sichè non si ubedisse più parte, per esser li Savii ai ordeni zoveni et mali esecutori. Et fo publicato, per Gasparo di la Vedoa, tutti quelli che hanno oferlo per imprestedo et debitori de l’imprestedo rimasti in l’oiizio, vadino a portar i danari atento il gran bisogno, alitcr sarà fato in loco loro et mandati debitori a palazo, con pena di 25 per 100. Et nota. Non fo comanda credenza per dimenticanza. In questi zorni, a dì . . ., zonse qui Alvise di Piero secretano nostro, stalo in Franza dai Re, insieme con Zuan Gobo corier. A dì 10, La matina, veneno li Zudexi di prò- 345 prio con li Avogadori extraordinarii zercha qual di loro dia £ar il pagamento di le dote di la mojer dii qu. Zuan Trivisan scrivan a li Camerlengi. Et fo terminato li Avogadori la facesseno; ma l’utilità fosse di Zudexi di proprio, atento li Avogadori non hanno charati di pagar dote. È da saper : sier Zuan Emo di sier Zorzi, qual era a Raveua amalato, so mojer andò lì et vene poi a Padoa nel mouisterio di Santa Justina, dove el se ritrova con soa mojer al presente. Di campo, vene letere, tardi, di Provedadori generali, di 9, hore 18......... Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta sopra le cosse di Cypri, intervenendo zcrta opinion dii locotenente e sier Zuan Dolfin eonsier, e l’altra di