245 mdxvi, 144 Et licentiato Pregadi, restò Gonsejo di X con la zonta ; et prima vene da 50 bergamaschi con una bandiera di San Marco in ordinanza, facendo mostra et cridando Marco ! Marco! per la alegreza di l’aquisto di Brexa. E tutavia si havia sonato campano per la terra et ordinato per ozi far lumiere in li campameli etc., et questo per dirnoslrar alegreza al populo. Poi vene, a hore 23, vene con un piato dii Doxe alcune done, quale ozi haveano disnato gran numero di patricii et done a casa di sier Alvise Pixani dal Banco rimasto procurator, et fato il disnar di Compagni di suo zenero; et'cussi dite done et Compagni ballono in corte di Palazo, adeo li Consieri et quelli dii Consejo di X e zonta veneno sul liagò a veder. È da saper: tutta la terra diceva si doveria far tre altri Procuratori con ducati 10 milia per uno per aver danari, poi si trova chi voi dar; sichè si dize è alcuni in Colegio voleno meter la parte in Pregadi, et questo perchè non si atende a trovar danari per altra via che per questo imprestedo miraculose trovato. In questa sera, a San Marco fo falò fuogo in Pinza et lumiere su li campanieli per l’aquisto di Brexa. A dì 28. La matina, nulla fu da conto, sohm se intese esser stà scoperti alcuni zentilhomeni nostri per ladri, videlicet sier Vicenzo et sier Lunardo Pixani di sier Lorenzo, e sier .... Venier qu. sier Antonio, et fo trova il ladronezo,et li Signori di note atendono a questo; i quali si absentono. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta, et nulla feno da conio. Deteno via la Canzelaria di Noal a uno.....sier Marco per ducati 400 in don, et questo per . . ,. . . Di campo, di Brexa, di sier Andrea Grifi procurator, provedador menerai, di 26, ore 3 di note. Come quel zorno era ussito di Brexa da fanti 600 in ordinanza et cavali 400 in tutto di spagnoli con il governador spagnol, et da cara 50 di robe e cosse, et tengono la volta dii Ponton; dicono voler 144* andar a Trento. Si dubita non vadino in Verona, licet habi promesso non andarvi. Scrive, nel castel- lo è intra la guarda di monsignor di Lutreeh eie. Si atendi a mandar danari, volendo francesi e nostri si movano per andar sotto Verona, videlicet voleno li danari che dieno aver, ch’è ducati 35 milia, avanti si moveno; però si soliciti a mandarli presto. Et come quel .... era venuto a inchinarsi e dimandarli perdono. A dì 29. La malina, in Colegio fo mandalo per li rectori electi, over quelli erano nel brexan, aziò maggio. 246 vadino presto per poter proveder a li lochi mancano; et sier Toma Marin, va provedador a Salò, qual fu quando si perse, fo terminato vadi a compir il suo rezimento, e altri, sicome dirò di soto. Fo leto la parte di far tre Procuratori apresso quelli sono, con certe clausole; la qual fé’ lezer sier Piero Trun et sier Francesco Donado el cavalier sa vii a terra ferma, et sier Francesco Falier provedador sora i danari. Alcuni di Colegio non la sen-teno. Fò leto la commission si dà a sier Francesco Falier, qual voi andar podestà e provedador a Brexa, et ordinato ponervi alcune cosse. Fo cavà tre Cai di XL a la bancha, in loco de li tre sono, quali hanno refudà la Quaranlia, ch’è con-tra la forma di le leze, et fo per aver li XL litoio di Cao. E di 13 fo cavati a la bancha, sier Michiel Nani era imbosolato, et do per ventura, sier Zuau Alvise Pixani et sier Jacomo Foscari. ltem, da basso, sier Jacomo Barozi, sier Zuan Nadal et sier Borlolamio Morexini. Vene in Colegio el conte Lodovico di Gonzaga fiol dii qu. signor Redolfo, qual fo benemerito dii Stado nostro, et expose zercha la soa provision et altre cose promesseli; et fo commesso a li Savii la soa expeditione. Da poi disnar, fo Colegio di la Signoria et Savii 1 con li Cai di X, et steteno longamente, et alditeno uno vestito a la solda ; tengo vengi da Verona. È da saper: eri li oratori di la comunità di Treviso comparseno a la Signoria, suplicando l’ampia-tion di la terra di Treviso. E cussi, per Colegio, li fo concesso e fatoli una letera; la copia sarà scripta qui avanti. Di Bergamo si ave letere di sier Vetor Mi-chiel podestà et provedador, di 22. Come, solici-tando scuoder il resto dii tajon promeseno bergamaschi pagar a’ sguizari, juxta le letere scritoli per il provedador Griti, feno il suo Consejo, et elexeno do oratori al predito provedador in campo a Brexa, videlicet domino Lodovico Rota et domino Alexan-dro di Roman doctori, a persuader non voy far questo. ltem, scrive che è stà electi justa la delibera-tion altre volte fata per il Consejo di X con la zonta, avanti Bergamo si perdesse ultimamente, et al presente poi, ch’è a dì 12 di l’istante, il prefato sier Vetor Michiel ritornò al governo di Bergamo a nome di la Signoria nostra. La qual terra era vuoda et li citadini andati fuora, et dicesi erano tanti pedochi restali per le caxe per lo alozar dii campo e di sguizari, che fo necessario più volle far sguazar le case