99 MDXVI, APRILE. 100 Surian qu. sier Michiel, perchè non hanno la età si voleno provar eie. Vene domino Tadio di la Molella, vien di Crema, parli Zuoba a di 27,el referì in Colegio quello che per leterc di sier Zacaria Loredanpodestà et capita-ìlio di Crema se intese, di 27. Come erano zonle le farine, orzi e sali eie. li fo mandale de qui; et per uno suo venuto da Milau, parti a dì 2G, li campi erano lì, et vele il provedador Griti di bona voja, et voleno star forti, el erano intrale 13 bandiere di fanti sguizari, ch’é zereha numero COOO, et pocho lonlan ne erano altri G000. 1 nimìci erano levali de il loco .... dove erano el venuti mia 3 propinqui a Milan, e pativano mollo di viluarie ; et che un pan di mejo valeva lì un cavalolo, di’ è inarcheti 8 di nostri ; et che li nostri cavali lizieri li molestava assai. Altre particularilà dize dite lelere, ma questo è il sumario. El ivi in Crema etiam è sier Vetor Michiel, era capitarne e provedador in Bergamo, et sier Nicolò Bon camerlengo di Bergamo, et Bergamo ha levato le insegne imperiai. Item, referisse ditto domino Tadio, esser venuto con Zuan di Naldo, qual con li soi 100 cavali lizieri andò suso per Po a far scorta a li burchii, el qual è tornato di qua a Lignago; dice in Brexa é pochissima zelile, tulta andata in campo inimico, e le porle si lien serate, et che erano do cardinali, videlicet....., die aspelavano intender il prosperar di i nimici per andar da loro, quali stavano cussi, dize, a llostia e Uevere; e lì atorno è tedeschi, è mal seguro passar; e par che a Lodi, che si havia dà a l’lmperador, sii intra la [»arte francese dentro, et quel Iodio è torna solo Pranza. Cai dii Consejo di X sono queslo inexe : sier Zu-lian Gradenigo, sier Orsato Justinian el sier Piero da chi da Pexaro ; el questa fo la prima fiata fo Cao il Juslinian, perchè novitcr intrò in Consejo di X. Etiam introe do Consieri : sier Zacaria Gabriel e sier Andrea Magno. Da poi disnar, fo Colegio dii Principe, Signoria e Savii, el vene letere di Axola et Crema; il sumario è questo : Di Crema, di sier Zacaria Contar ini podestà c capitanio, di 27, hore 23. Come à aviso l’lmperador esser nitrato ne li borgi di Milano, nude li nostri hanno posti a le porle 25 homeni d’arme per cadauna con le lanze su le cosse, et 3000 fatili con le artelarie, che scovano tutte le strade maestre; per il che dicono che l’lmperador era per levarsi et andar a la volta de Monza. Item hanno, per uno suo explorator, che certo è ussiti di Brexa 1500 fanti con 4 buche de artelarie grosse, et che i vanno a la volta dii campo, el sono parte spagnoli, parie todeschi. Item, a Lodi, essendo rimasta la parie gebelina superior a quella gelfa, ch’è la francese, ha-no tajalo a pezi i golfi fino i fantolini in cuna, el due francesi, che erano lì amalati, li hanno porlati in pia-za et li hanno squartali in molti pezzi. Dize poi, scrivendo, l’è soprazonto uno dii Griti, vien da Milan, senza letera alcuna, ma a bocha dice esser zonto a Milano 13 bandiere di sguizari, et che aspetavano si adempisse el numero de 1G milia fin do zorni: si-clié omnino voleano incalzar gajardamenle li nimici, sicome (ina bora loro è sta incalzati, confortandolo a star di bon animo ; e che ’1 dovesse scriver questo medemo al proveditor di Axola, aziò, nel ritorno dii campo inimico, stiano vigilanti ; el che li diti inimici erano sette miglia lonlan de Milano ; et scrive altre particularilà. Di Axola, di sier Zuan Vituri provedador di cavali lizieri, di 28........... In questa malina, fo fato le cride, jusla la parie presa in Pregadi, che tutti li zndei vadino a star in Gelo, et questo in termine de zorni 10; el fo falò a Hiallo et per le contrade dove i habitavano, sopra li ponti, a notitia loro, solo gran pene. A dì do. La malina, tutta la terra fo piena di le 57 nove venule eri di Crema ; sichè si stete di bona voglia. Di Ferara, si ave aviso dii Ducha. Come è contento di mandar le lctere a Milan solo le sue e far si babbi la risposta ; sichè non sarano da i nimici intercepte. Di Crema, de sier Zacaria Loredan podestà e capitanio, di 25, vechie, con 1’ aviso di passare Ada de i nimici, el altri avisi. Vene sier Nicolò Bon qu. sier Doinenego, era camerlengo a Bergamo, vieti di Crema, venuto eri con domino Thadio da la Molella, et fo in Colegio; ma è vecliio e referì poco, imo nulla. Di lloma, di sier Marin Zorzi dotor, orator nostro, di 28 et 29. Come il Cardinal Bibiena, che era a Fiorenza, ha aula la instrulion dii Papa et li danari, partì a dì____per andar a l’lmperador legato, et porla, si dice, ducati 15 milia. Item, coloquii dii Papa zercha queste occorentie di l’lmperador; e dicendoli che spagnoli vien, Soa Santità nulla disse; e à inleso non anderano di longo, nè passerano il Tronto se prima non barano una letera di l’archiducha di Borgogna, ch’è il suo He. Item, è letere di Fran-za, da Lion, di 25. Come il Christianissimo He, in- I tese quesle motion, mandava in Italia lanze 1000 con