253 MDXVI, maggio. 254 il formento valeva ducali do il staro ; il vili ducali 18 la bota; et che il conte di Chariati havia manda le sue veste a Manloa sotto specie di dir mandar a impegnarle per dar danari a quelli fanti, ma si lien le liabi mandale per più segurtà. Itemi, scrive come ha inteso hanno intosegà lutti li pozi propinqui a Verona, aziò andandovi il campo se intosegi; e altre particularilà, ut in litteris. Fu posto, per li Savii ai ordeni, che sier Hironi-mo de Canal capitanio di le galie di Alexandria, sia confinato a dì 3 Zugno solo gravissime pene di es* ser privo di capilanio etc., ut in parte, et fu presa. Et questa parte fu messa, perchè non è ordine si possi far expedir dite galie al suo viazo; voriano iu-dusiar perché, con effetto, non si manda robe, ni merze al viazo; li patroni voleano indusiar. Ave la dita parte..... Fu posto, per sier Piero Trun, sier Francesco Donado el cavalier savii a terra ferma, sier Francesco Falier provedador sora i danari, una parte, di far altri tre Procuratori, uno per Procuratia, con condition non sia acetà l’imprestedo di inanello di ducati 10 milia; et quelli prometerano li dagi ler-meue zorni 4 la mità, et altri 4 l’altra mila; i qual passadi, sia privo di la Procuratia non havendo sa-tislato. Item, si elezi uno Domenega, l’altro Luni e il terzo Marti. Et leta la dila parte, qual fu posta per aver danari da mandar a Brexa per far mover il campo. Andò in renga sier Antonio Trini procurator, qual non suol venir in Pregadi, ma ozi è venuto. Vene etiam sier Marco Bolani procurator, che non vien zà molti mexi. è veehio di anni 82. Hor con-tradise che non si facesse questo ; si tuoi la reputatoli a li Procuratori, et che per aidar la terra, voleva refudar la Procuratia, et presentò le chiave, dicendo fe’ far in mio luogo e trovarè ducali 10 milia; et si faria tuor di la zonta, nè voleva altro; ben deside- * rava star in la caxa per non saper dove andar a star, et altre parole, et lassò le chiave di la Procuratia su la renga, et andò a sentar non al luogo di Procuratori. Et il Principe il fe’ chiamar lolesse le chiave ; non le volse tuor. Li rispose sier Francesco Donado el cavalier per la parte. Poi sier Lucha Trun savio dii Consejo fe’ lezer la sua opinion voleva la parte, con questo, potesseno esser electi quelli poteano quando rimase sier Zacharia Gabriel procurator, quasi dicat il fiol dii Principe non possi esser balo-tado. Andò suso sier Antonio Grimani procurator savio dii Consejo e contradise, dicendo lui voi che’l sia tolto, sì perchè el merita, come etiam per aver li danari l’oferirà; et che non romanendo, il Principe doveria prestar ducali 10 in 12 milia per questo bisogno grandissimo, et dannò mollo l’opinion dii Trun. Et venuto zoso, sier Bironimo Grimani el consier, suo fiol, inlrò in la parte di Savii di terra ferma predilli, con questo non si potesse far eletion di altri Procuratori soto pena eie. fino non fusseno reduti al numero di 9; el in la parie è una clausola, che diti Procuratori debi passar la mila dii Gran Consejo volendo romanir, eli’ è conira quello fo preso novamenle nel Consejo di X, la qual parte si ha a meler a Gran Consejo. Bor sier Lucha Trun andò in renga, et si fe’ ben intender non voleva il fiol dii Serenissimo fusse provado, dicendo è contra la sua Promission; et che al tempo dii dose Trun rimase suo fiol, sier Filippo, dii Consejo di X et lo fe’ refudar, dicendo non sta ben che io sia Doxe e mio Gol Cao di X, ni dii Consejo di X; et che questo non fa per domino Lorenzo fiol dii Serenissimo Principe, ma poria esser altro principe che la terra non si contentasse et el tìol volesse aver gradi conira la soa Promission etc. Et che non bisognava danari. Era sta manda letere di fede di domino Alvise Pisani dal Rancho di ducati 20 milia ; et altre parole. Venulo zoso, eonzò la so parte chiara, che voleva la parte con questo non potesseno esser electi quelli che per le leze non poi etc. Li rispose sier Piero Trun savio a terra ferma, dicendo il bisogno si ha di danari etc. Poi iterurn sier Antonio Trun procurator parlò et voleva refudar la Procuratia, tandem il Principe lo persuase a tuor le chiave, a- 150 celar la sua refudason, et cussi le tolse. Et sier Zuan Alvise Pixani e sier Jacomo Foscari cai di XL mes-seno voler la parte di elezer li tre Procuratori con li modi fu preso elezer li tre ultimi, senza quelle clausole, et dii passar, e di ducati 10 milia. Andò le tre parte: 5 di no, 17 di Cai di XL, 19 dii Trun, 119 dii Consier, do Savii di terra ferma el Falier; et cussi sier Lorenzo Loredan fiol dii Serenissimo vene zoso di Pregadi molto aliegro vedendo il voler dii Senato, e terminò farsi tuor Procurator alie-gramente, che al tempo rimase sier Francesco Foscari el cavalier, non volse esser nominalo. Fu posto, per li Savii, una letera a sier Zuau Paulo Gradenigo provedador zeneral, et simile si scris'eva a sier Jacomo Manolesso e altri rectori, videlicet, che havendo inteso la Signoria nostra esser parlidi di Verona da 18 citadini per venir su quel di Legnago e Cologna per lajar le biave, per tanto volemo che non pennelli niun tagi, et quelli troverano, debino farli far presoni, excepto quelli ha-