103 A dì XI, fo el zorno di Pasqua di mazo. Da .poi disnar sier Santo Moro, di sier Mitrili studia a Padoa, tene le conclusioni ai Frari, qual è impresse. Arguì molti, videlicet domino Laurentio Bragadin, leze ini philosophia, sier Piero Pasqualigo, dolor, cavalier, sier Marin Zorzi, dolor, el altri ; el poi andò a Padoa et si dotoroe. A dì 12. Si Irete il palio a Lio ; e da poi disnar fo gran consejo ; et si ave letere di missicr Zuan .la-conto Triulzi, date a . . . Conte havia aviso, il re di Pranza stava malissimo : nui non Itavevamo lelere di l’orator nostro, si judicha sia relenule. In questi zorni, per più vie, si ave, il marchexe di Mantoa esser fato capetanio di fiorentini, con 300 lanzc; etiam 100 lanze missier Zuan Benlivoy, zoò uno suo fiol ; sì che pisani starano mal, ma sperano in Spagna, qualli li voleno difender. Etiam Lucha, Siena e Pisa fono liga insieme, e tolseno capetanio Zuan Paulo Bajon. Se divulga alidori in favor di pisani el signor Bortolo d’Alviano, mandato dal gran capitanio a nome dii re di Spagna. I)a Constantinopoli, di 31 marzo. Replicha 1’ ussir di Carnali contra rodiani ; e il signor voi si pagi 3 schirazi, per quelli di Scltvros, qualli rodiani li tolse. Item, è da saper, la Signoria tuta via arma galie, el si expedisso il novo provedador di l’arma’, sier llironimo Coniarmi. Item, si ave di là morte dii 7.° fiol dii signor, stava a Cafa; si judicha il padre l’habi fato tosichar, come intisi private. A dì 13. Fo gran consejo. Fato duca in Candia sier Hironimo Donado, dolor, oralor a Roma. Fo loto una parte, meleva li provedadori di comun, che li sanseri pagino tansa come prima. Sier Antonio Balbi, à il dazio di la messetaria, andò a la Signoria, dicendo voler esser aldito ; et cussi fo rimessa. Era bona el oplima parte, a beneficio di la Signoria nostra. Fu posto, per li consieri, risalvar a risponder a sier Hironimo Donado, (in el torni. 50 di no, 982 di sì ; et fu presa, 9. . Adì 14. L’ orator di Franza fo a la Signoria, dicendo aver lelere, di 4, da Bles, dii roy, che stava benissimo ; e cussi se intese da Milan. Da poi fo consejo di X, con zonta di le aque. Item, intrò le galie di Barbaria, capetanio sier Piero Bragadin ; è stà bon viazo, et su le qual è venuti molti mori qui per passar in Alessandria ; e luta via si expedisse le altre galie di Barbaria vanno al viazo. A dì 15. Da poi disnar fo pregadi. Fo lelo molte letere, videlicet: 104 Di Poma. Di l’audientia pubiica aula di nostri oratori, et la secreta, e dii pranso dii Cardinal Grimani a essi oratori, luculentissimo, come più diffuse scriverò di soto ; et che, visitato che barano il ducha di Urbin, e tutti li cardinali, li 0 partìrano de per venir a repatriar, ma prima partì, a dì..., sier Antonio Zustignan, doctor, orator nostro, tolto licentia dal pontifice, et li do resterà. Da Milani, dii secretano. Come fo letere, di 4, dii roy, al senato. Par che ’l ringratia non aver falò quella cità movesta, inteso soa majestà stava malissimo ; el che, gratia Dei, è liberato e li promete render merito, pregando perseverino in la fede ; et che niun rispose, quando in senato fo loto questa letera, salvo uno doctor, che disse alcune parole, ringraliando etc. Et molli tien dita letera sia fenta. Et che quelli capi, hanno levà il roy esser va-rito, pur in li castelli fano più guarde cha mai ; et di l’orator nostro di Franza 0 habiamo, si tien le strade siano rote o ver le nostre letere retenute. Di Fiandra, videlicet di____, de sier Marco Antonio Contarini, capetanio di le galie, date a dì... Avisa il successo de lì, ut in eis. Di Spagna, letere dii Donado, orator. Sedie et 0 da conto. Di Hongaria, dii secretano. Zercha li banni et quelle occorenlie. Di Constantinopoli, di 30 marzo. Di suble-vation di janizari, per la gran charestia vi hè lì, et alia. Fu posto, per li savij ai ordeni, il capetanio di Barbaria sia confinato in galia. Fu posto, per tutto il colegio d’ acordo, poter proveder a sier Domenego Pixani, el cavalier, va a Roma, di più danari al mexe, atento la gran charestia ; e balotà do volle non fu presa, perchè il consejo non voi queste stampe, ma vadi, e poi se li pro-vederà. Fu posto, per li savij, scriver al provedador di l’armada, mandi 4 galie im Arzipielago a custodia ; e sier Christofal Moro, consier, messe far per scurtinio im pregadi uno capetanio al colfo, con 5 galie, el qual vadi in Arzipielago, poi ritorni a custodia dii colfo. Et andò le parte ; fo presa quella di savij. Noto, sier Domenego Pixani, el cavalier, sopraditto, per una clausula che fo messa, che ’l fosse ubligato partir por tutlo25di questo, subpcena etc., balotà la prima volta la parte di poter provederli, lui andò in renga a dir la cossa, e iterum balotà non fo presa. A dì 16. Sier Hironimo Contarini, va proveda- MCCCCCV, MAGGIO.