353 MDXVI, LUGLIO. 354 provedador Griti, da Castion di le Stajere, di 8. Nulla da conto. Come mandava alcune lanze verso Salò; etiam volevano obviar il transito a Mutio Colona, volendo intrar in Verona. Item, manda zente a Lignago. Di sier Zuan Paulo Gradenigo provedador, date a Porto a di 9. Come i nimici sono a Porzil, 213 atendono a mandar biave in Verona quanto più pono; le nostre zente, sono li a Porto, dubitano assai. A dì 11, la niatina, fo letere dii dito provedador Gradenigo da Porto. Come si voi tirar a Este per più segurtà di quelle zente; non è seguro a star. Li inimici sono pur a Porzil da fanti 3000; el signor Marco Antonio Colona, che era con loro, è andà a Verona. Di campo, dii provedador Griti, da Castion, di 9. Di coloquii con monsignor di Lutrech ; ma voi li danari da pagar li 600 fanti, e havendoli, promete prender le 100 lanze di Mutio Colona eie. Item, vien qui domino Alexandro Donado, qual sia aldito, et lo lauda assai. Etiam il Governador zeneral scrive in sua laude etc. El qual domino Alexandro Do-nado zonlo a la porta di Colegio, fo rimesso aldirlo un altro zorno; si sa quello voi esser ritolto, perchè fu casso per il Consejo di X. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta. Fu fato Aguslin da Lusa scrivan ai tre Savii sora il regno di Cipri, in luogo di Zuan Trivixan a li Ca-merlengi finché sia expedito ; el qual non volse ace-tar tal cargo, dicendo è impotente e malsan. Di campo, di 9 da sera, dii Griti, ut supra. Monsignor di Lulrech non si voi mover, nè venir avanti. Di Milan, di Andrea di E’rancesclii secretano, di 8. Di quelle occorentie, e coloquii auti col signor Zuan Jacomo e altri governadori francesi di quel Stado. Di Franca, di sier Zuan Badoer dotor et cavalier, orator nostro, di primo et 4, da..... 214 Sumario di una letera ser ita in Pexaro a dì 6 Lujo 1516, narra il render di la rocha al Papa, drizata a domino Gasparo di Fideli in Venecia. perchè lui parlò quando era al parlamento con questo signore. Lui à ’vutoquello à meritato; poteva avere boni pati, zoè tre page a li fanti di la rocha et lui 8000 ducati, e non ha voluto acelare. Da poi inlrato dentro Campanino, vene insieme in divisione con li compagni di rocha et resesi a patti, ma con sua a-maritudine. Idio ha pagato di la moneda lui ha meritato. Ha ruinato questa terra di sorta che non il posso dire el danno grando; e per la mia rata mi ha pezorato ducali 200 qui in caxa e al porto, che m’è stato robato roba assai, in modo che ho auto una passione grandissima. Idio me ha ajutato de sorta che sto bene : Idio laudalo. Credeva mi minasse la casa da le bombarde. Non posso scriver el danno zeneral è stato per tutta questa cita, di sorta che non pare più sia Pexaro : tutta la terra piena di lodarne e fango e mosche, di sorta che non si poi viver e si crepa. E gran carestia di roba da magnare per la grandissima moltitudine di brigata vi sono. Idio ne ajuta che vadino via. Che se dice in fra tre zorni nnderano, et partili i serano, mi bisogna teglia uno caro 10 zorni per netare la casa di ledame e fango: Idio ne ajuta che habiamo sanità. Data ut supra. Bortolamio di Nari e Joanni fratèllo. Adì 8 Lujo, in Pregadi Scurtinio di un savio dii Consejo in luogo di sier Andrea Griti procurator, è fuora, justa la parte presa. Sier Stefano Contarini, fo capitanio a Padoa, qu. sier Bernardo. . . . 65.132 Sier Marco Minio, el savio di terra ferma, qu. sier Bortolomio . . . . 106. 98 Sier Andrea Badoer el cavalier, fo am- basador in Ingaltera.....50.146 Sier Andrea Trivixan el cavalier, fo capitanio a Padoa, qu. sier Tomà procurator .........108. 91 Sier Nicolò Bernardo, fo consier, qu. sier Piero.........84.115 Sier Gasparo Malipiero, fo savio a terra ferma, qu. sier Michiel. . . . 59.140 Sier Marin Zorzi dotor, fo Cao dii Consejo di X.........64.143 f Sier Anzolo Trivixan, fo savio dii Consejo, qu. sier Polo......133. 65 23 A di 2 di questo, la rocha di Pexaro si à resa a pato, e in questo zorno è stato apichato Tranquillo, era caslelano in dita rocha, suso uno paro di forche al torione in verso el vescovato. La causa è stata I Diarii di M. Sanuto. — Tom, XXII.