201 MDXVIj GIUGNO. renissimo, triplo, prestò 1500 e dona il don, de li qual portò in oro ducati tOOO.........815. 620 Sier Francesco Grimani qit. sier Piero da San Cassan, dopio, oferse so’ fioli ducati 500 e il don......614. 839 f Sier Polo di Prioli qu. sier Domenego, dopio, el qual andò a oferir, oltra ducati 800 imprestò per avanti, etiam oferisse al presente ducati 1500 e il don....... 832.605 Sier Antonio Bembo, è di Pregadi, qu. sier Ilironimo da San Zulian, dopio, el qual andò a oferir, oltra ducati . imprestò, altri ducali 1500 e dona il don.......... 580. 845 f Sier Domenego Capello, fo provedador al sai, qu. sier Carlo, el qual andò a oferir ducali 1000 e il don . . .977.465 Sier Sebastian Bernardo, è di Pregadi, qu. sier Hironimo, el qual andò a oferir, oltra ducati 1200 imprestò, etiam ducati 1300 e il don . . . 344.1084 Podestà a Parenzo. Non. Sier Lucha Navajer qu. sier Bernardo.............. f Sier Marco Antonio da Molin, fo signor di la paxe, qu. sier Francesco ......... 1088.340 Un Provedador al sai justa la parte. Sier Marco Antonio Contarmi, fo di Pregadi, qu. sier Alvise, el qual andò a oferir ducati 1000 .... 608.634 Sier Francesco Zorzi, fo provedador sora i dacii, qu. sier Hironimo el ca-valier, el qual andò a oferir ducati 1000 .......... 602.637 f Sier Andrea Zustignan, è di Pregadi, qu. sier Unfrè, el qual prima oferse ducati 1000, poi azonse ducati 2000 e il don..............710.543 Sier Sebastian Bernardo, è di Pregadi, qu. sier Hironimo, el qual oferse ducati 1000......... 470.707 A dì do. La matina, andato il Principe in Cole-gio molto aliegro, et reduti Procuratori et altri in palazo per acompagnar sier Lorenzo Loredan fìol dii Serenissimo, rimaslo Procurator, qual era vestito di veludo cremisin, che, poi si rupe il campo più non si à messo color ; e cussi vestili di seda li do fratelli, sier Hironimo e sier Alvise, il quarto sier Bernardo era in leto con febre da eri in qua, et altri assa’ patricii et soi parenti vestiti di seda e di scar-lato et altri Compagni soi; sichè ave una bellissima compagnia. Et andato in chiesia di San Marco, dove era il resto di Procuratori tutti, excepto sier Antonio Grimani ha tolto medicina, vene etiam sier Zorzi Emo al locho di procurator, qual fin qui ha dato ducati 10miliae 500, e lindo zorni dona il resto. Et compita la messa andoe in Colegio, dove davanti il padre, Principe, usò parole molto degne, ringratiando la Signoria de li honori conferitoli etc. 11 Principe li rispose molto aliegramente, usandoli tal parole che si commosse et lacrimoe di dolzeza di veder il suo caro fiol, che ama sopra tutti, è primogenito, a la prima dignità. Poi dixe di questa terra ; et le parole usono l’uno e l’altro, forsi noterò qui avanti. Et perchè questa matina, oltra li 12 milia portò 155 cri di contadi, suo fradello mandò li ducati 2000 per far li gropi e mandarli in campo, e havia la fede di sier Francesco Morexini ofìcial a la Camera d’impre-stedi di questo; qual, presente el Principe et vista, li fe’ dar sagramento per Lorenzo Trivixan secretano, che altri non vi era, et intrò Procurator di la chiesa. Et tolto licentia vene in Palazo, et a molti parenti, Compagni e amici, tra i qual Io Marin Sanudo, fece un bellissimo pranso; eramo a taola in sala numero 70 et più. Di Vicenza vidi letere, di ultimo, di uno nominato Modesto.....scrive a domino Lu- nardo da Porto dotor, citadin visentin habita in questa terra. Come à aviso Verona è sotosopra, e tutti atende a scuoder e sopelir la loro roba; et era stà tenuta la nuova di Brexa fin quel di scosa, poi la inteseno, et è gran chareslia di fermento et vino; pur di carne ne hanno. Et venendo il campo, presto si averà quella terra, dove è al governo il Cardinal Sedunense, el conte di Chariati et Marco Antonio Colona; et sono dentro da fanti et cavalli in tutto numero 4000; tamen il Colegio ha che vi è solum fanti 2000. Fo terminato questa matina, poi non se intende altri che voja dar ducati 10 milia per Procurator, indusiar a Domenega a far il terzo Procurator; ma pur se inlese eri sera sier Hironimo Justinian, fo savio a terra ferma, a una cena fe’ sier Alvise Pisani