297 mcccccvi, milia, sul qual va il consolo nostro, sier Toma Con-riui, perhò fu preso vachilo unite, et esso consolo sia capitanio di quelle. Fu posto, per li savij, scriver in Alt-mania, et ale-grarsi con il re di romani dii liol invaso di grandissimo pericolo etc. Fu posto, per tutti li savij di colegio, cassar 40 homeni d’arme, ha il conte Zuan Brandolin, per la impotentia soa, el qual perhò era in questa terra, e atenlo li soi passati è benemerito, e perhò senza altro contradir non parse al consejo, e fo comanda credenza. Di Feltre, di sier Antonio da Canal, podestà et capitanio, in questi zorni vene letere. Come era venuto nel vescoado uno nonlio di la raina, dii re di romani moglie, con letere a domino Antonio Pizamano, episcopo de li, et al papa, pregandolo 10 fazi Cardinal a soa compiacentia ; el qual episcopo è a Roma. Etiam di Roma si have letere, di l’orator, come essa raina à scrito al signor Constantin Amiti, parli al papa, acciò esso episcopo sia fato Cardinal. È da saper, à dì 15 di questo, a Treviso fo zo-strato da’ citadini trivisani. Vi andò assa’ patricij nostri; et una compagnia, chiamata Eterni, andono uniti lì a far festa, A dì 18. Fo consejo di X. Fu preso parte di su-spender le maschare, videlicet la parte non si fazi maschare per questi pochi zorni, videlicet doman e 11 zuoba fino al marti, perhò non vadino femene stra-veslite. In questo zorno, cavandossi nel fontego novo si fabricha ili todesehi, a la porta, fo trovato Sblto terra una gran archa, in modo di colano, con ossi assa’ di morti dentro, la qual fo cavati), nè si sa quomodo la fusse ; havia una f sul coperchio, indicha fosse poi l’avenimenlo di Christo. 137 A dì 10 fevrer, fo il zuoba di la caza. Fo falò ini piaza uno castelo, videlicet quello era a San Ste-phano, et assa’ soleri. Fo grandissima zente, et una bellissima festa, con una mumaria di 12 cari, porladi a torno ; et fata una l'abulla bellissima ; et poi fuogi, che vene zoso dii campaniel per una corda a la torre di le horre, démun di la torre predilla a quel castello, in forma di uno serpente, e brusò con fuoghi artifìciadi il castelo, senza perhò inlesion. Vi fu col principe l’orator di Franza et li do di Moldavia, el il cuxin dii marchexe di Mantoa. Poi la sera il principe in ciixa soa, zoè im palazo, fè una festa di baiar done e maschare, con una bella colatiom. A dì 20. Da poi disnar fo colegio. febbraio. 298 A dì 21. Fo pregadi. Et fo lelere di Roma, el papa è pur a Hostia; e il signor Dortolo d’Alviano, di la conduta con hi Signoria nostra, che li amici nostri à ’uto piacer, e li nemici dolor. Di Romagna. Pur certe motion di zente; non da conto. Di Franza, da Rles, di 12. Il re sta ben, voi esser amico nostro ; e che à aviso, il re di romani omnino voi venir in Italia*. Item, è letere ili Bologna di Fiandra, zercha il naufragio dii re di Chastiglia, qual con la raina è scapolato ; e in tulio 25 nave. ìtern, è stà trovate a quelle marine molte casse di aver, con panni d’oro e di seda. Item, di 700 sgui-zari, smontadi, qualli voleno andar per terra a San Jacomo di Galicia, per il vodo lato. Item, altri zen-thilorneni di ditti» armada, smontali in terra, voleano salvo conduto dal re di Franza, per andar per lerra in Spagna ; e il re sleva sus|>eso quello doveva far etc. Di Candia, di sier Denoto Sanudo, capitanio e vice ducha, di..........Manda copie di letere aute da Constantinopoli, dii baylo, e dii Coresi, di 29 novembrio. Come erano zonli li valachi, con avisi, il Sophì era stà tajà a pezi con decima de li soi ; et uno suo fradello, fo sublevato, etiam lui è stà tajà a pezi ; sì che di Sophì 0 speranza più si ha. La qual nova parse a la terra molto cativa, ma ancora non si credeva certo, pur era più fresco aviso di ([nello si ha da Constantinopoli, e fo comandà gran credenza. Fu posto, per li savij, scriver in Franza in risposta etc. Fu posto, scriver al capitanio di Brexa, sier Marin Zorzi, dotor, vadi dal conte di Pitiano, capitanio zeneral nostro, e li (ligi la Signoria averli provisto di soi pagamenti, e peritò el stagi mejo in bordine; el che à molti citadini di pocho utilità, e liabi boni soldati. Item, fu posto di scriver al.....di Vicenza, mandi per il conte Bernardin, e li dichi stagi ben in bordine, aliter la Signoria li provederà, el altre parole, ut in litteris; el fu presa. Fu posto, per 4 savij ai ordeni, do galie in Aque Morte, con don ducati 3000 per galia, ut in incan-tu : et sier Alvise Foscari, savio ai ordeni, messe una galia solla. Parlò primo esso Fosca ri ; li rispose sier Anzolo da Pexaro, poi sier Marco Bolani, consier, laudando l'opinion dii Foscari ; demun sier Piero Antonio Morexini. Andò la parte, e di largo fu preso l’incanto di do galie, per dar viamento a la marina-reza e la terra, atento non va Alexandria et Baralo. Ave 42 il Foscari, 130 li altri.