351 MDXVI, LUGLIO. 352 Di sier Lunardo da Lcze podestà e capita-nio di Ruigo fo letere, con avisi. Muzio Colona, come soldato di l’Imperador, con 100 lanze era al Final e voleva passar Po per venir a Verona. Scrive, havendo zente sopra il Polesene a li passi, li obvie-rà eie. A dì 9, fo letere di campo, da Castion di le Stajere, di 7, dii provedador Griti. Come erano venuti dal nostro Governador, è lì, cinque capi di sguizari è in Verona, et dicono 1500 verano fuora e a servirne ; unde monsignor di Lutrech è di opinion si toy. Dicono in Verona è gran carestia di vin ; il tormento lire 4 il minai. Item, scrive il mandar domino Galeazo Rapela con fanti 400 et Farfarello con la sua compagnia di cavali lizieri al provedador Gra-denigo per inanimarli slagino saldi, scrivendoli voy mantenir quel loco importantissimo etc. Dii provedador Gradenigo predito, data a Porto a dì 8. Come i minici sono pur a Porzil, meteno in ordine le loro artellarie, minazano voler venir a luor la rocha di Lignago, in la qual è Bergamo da Bergamo conleslabele con bona summa di fanti disposto a mantenirsi, e atende a fortificharsi dentro. 212 Di Ruigo per sier Donà da Lene podestà e capitanio. Zercha Mutio Colona, qual è al Final nè par voglia venir di longo ; e altri avisi sopra questa maleria. Di Vicenza e Cotogna, e Padoa, e Treviso fono letere al solito. Di occorentie; non da conto. È da saper: questa «latina, e zà do maline sier Zuan Dolfìn, sier Lorenzo Orio dotor, sier Marco Foscari, avogadori novissimi, fono in Colegio per aver il Consejo. Voleno prender di retenir sier Zuan Emo di sier Zorzi procurator, governador di l’inlrade, et questo perchè, quando fo camerlengo di comun, tolse danari publici etc.; hanno fato il suo processo. Si dice etiam di altri, et per la Signoria fo promesso dargelo prestissimo. Da poi disnar, fo Colegio di Savii ad consu-lendum. A dì 10, la matina, fo letere di Bassan, di sier Piero Antonio Morexini podestà e capitanio, drizate ai Cai di X. In questa matina, intrò avogador di comun, in luogo di sier Lazaro Mozenigo intrò consier, sier Faustin Barbo, e compite di dar quanto ha promesso. Et venuti li Avogadori novissimi in Colegio, dimandò Pregadi, e li fo concesso et comandato, in pena di ducati 10, tulli venisseno, ma ben tutli quasi venono per udir cosse nove et grande. Sier Zorzi Emo procurator, ni sier Zuane suo fiolo, sapendo era per lui, non volseno venir; sier Mi-chiel Trivixan, l’avogador vene, et poi vene zoso. Da poi disnar aduncha, fo Pregadi per l’Avo-garia, qual reduto e mandali fuora quelli non me-teano balota et li parenti di sier Zuan Emo di sier Zorzi el procurator, di sier Borlolamio Moro qu. sier Francesco, e di sier Michiel Trivixan, el restò il Consejo, che poteano meler balota, numero ... ; vi fu il Principe. Et andò in renga sier Lorenzo Orio el dotor, et fe’ una bellissima renga, et comenzò da sier Zuan Emo sopradilo, facendoli molte opositione di aver tolto per mal muodo et converlido in suo uso molti danari, imo miera di ducali, quando fu camerlengo di comun, con intei* ligenlia di Zuan Trivixan so’ scrivali, et. .. Andò etiam a senlar apresso di diti Ire Avoga- 213 dori, sier Francesco da Pexaro olim avogador, dicendo aver etiam lui intromesso sier Zuan Emo predilo; e volendo esser in parte, la Signoria terminò non se impazusseprò nunc. Et cussi fo posto, per loro tre avogadori sier Zuan Dollin, sier Lorenzo Orio dotor et sier Marco Foscari, di retenir dito sier Zuan Emo et Zuan Trivixan scrivali di Camer-lengi, et havendolo colegiato eie., e non polendo liaver, proclamarlo. Sier Piero Contarmi, fo avogador, qu. sier Zuan Ruzier, qual è amicissimo dii padre dii ditto sier Zuan Emo, andò in renga a parlar su la parte di la retention; ma il Consejo era pien et stomachava tulli quello havia fato, che podio fo aldito; qual parlò sopra l’ordene e difendendolo di alcuni danari si pagò per uno colar di uno hebreo etc. Hor andò la parte: ave 130 di si, 3t> di no, 10 non sincere. Ancora messeno retenir sier Michiel Trivisan l’avogador, qual consejò far certa partida di ducali 1500, par, dali a sier Zacliaria Gabriel dii suo credilo, intervenendo uno Dagan di Cividal di Belun suo famigliar etc., e aver auto danari etiam lui. Ave: de si 130, de no 37 e non sincere 20. Item, messeno relenir Luca Barulo et Vicen-zo.....sanseri di danari di Catnerlengi: fo 157. Et in questo numero di retenuti in la parie di l’Emo, fo etiam preso relenir uno Gasparo.... scrivali al dito oticio di Camerlengi di comun. Et nota. Dito Gasparo subito fo mandato a relenir in l’oticio di Camerlengi, ch’el scriveva. Zuan Trivixan non si lassò trovar, andò in San Stefano, et sier Zuan Emo andò in San Zane Polo. Di campo vene letere, ma non fo lete, dii