557 MCCCCCVII, FEBBRAJO. 558 Franza, per una persona, et don Johanne de Silva, conte de Sifuentis, Thomas de Mal Ferito, gover-nator de la canzelaria, fra’ Johanne Cogneto, doctor in sacra theologia, provintiale in la provintia de Catalogna, imbasadori et procuratori speciali de don Forando, per la Dio gratia re di Spagna, Aragona, per Ihoro heredi et sucessori, reami et paesi et subditi, perpetualmente et sempre sarano, come due anime in uno medesimo corpo, amico de l’amico, et inimico de l’inimico l’un de l’altro, et non possano per qualche causa, o ver occasione che si sia, o possa essere, l’uno contra l’altro, et Ihor heredi et successori, directe o indirecte, per modo quomodocum-que, donar et ordinar soccorso ad quello fusse contra a l’uno de l’altro, a llior inimici et adversari, ma se-rano tenuti et obligati ad ajutar l’un ad altro, contra tutti, per la segurtà, guardia et diffesa de Ihoro stato, reami, paesi, signoria et regni, et qualunque, per la terra, mare et aque dolze, de mille homeni d’arme a la manera de Franzia, clic lo dito re de Franzia serà tenuto mandar per lo securo de reame de Napoli, et ancora per quelli di Castiglia el Aragona e altri paesi e signorie del ditto re catholico starete de qua de li monti ; el che lo re catholico sarà tenuto de dar tre milia gianiceri ben in ordine al modo de Spagna per sicurità del ducato de Milan, Genua et altri paesi aparlinenti al ditto re di Franzia, olirà di monti, insuper per Io reame di Franzia et altri paesi dimorati di qua de li monti, non obstante qualunche altra liganzia, che Ihoro porano haver de qui inanti, facta con qualunque principe et signoria, et qual che si voglia che sia, a le qual expressamente renonciamo per questa presente......et liganza. Item, eh'; tutti subditi che qualunque qualità de 1’ uno et l’altro principe possano andar, frequentar, demorar et mercanziar, come meglio ne parerà, per terra, mare et aque dolze e paesi, et siano tenuti essere obedienli l’un de l’altro, come se fusseno a lo servitio de Ihoro principi, et che siano exenti de tutte marche et represaglie, quale porano esser fra Ihoro de qua avanti de l’una parte et altra per spazio de sei mexi, per lo qual tempo sarano tenuti 259 ‘ dili principi, o altri per lhor, acordar et portar le accion et querele, qnomodo essere concessa repre-saglia sive mercantia. Item, che serà remesso tutte question et oIFense de l’una parte et altra, a tutti quelli che haverano serviti la parte de 1’ uno et altro principe, in contra 1’ 1111 de Ihoro, et maxime lo re catholico integramente have gelato et remesso a tutti li baroni et altri de reame de Cicilia, et simelmente a tutti de qualunque nation, li quali haverano tenuti del re christianissimo, tutte question, rancori, li quali sian stato incontra 1’ un de l’altro; et che tutti subditi possano star et dimorar in li lochi che a Ihoro parerà, dum che non sia in terra de inimici del re e regina, causa o sospeto ad quelle, et porano godere i lhor beni in ditto regno, con questo ancora che ditti principi non impuziano, che li oficiali in li principati, torre et stati de dilti, li qual sono in dito regno, cussi ne la forma e maniera, che si à costumato por lo tempo passato, et al tempo de altro re de Cicilia. Item, P è acordato che lo principe de Rusano et marchexe de Betonti, lo signor Honopo, lo signor Zuan de San Severino, et Fabricio de Jcsualdo, et tutti altri di qual condilion, stato el natiom se sia, li qual durante la guerra fra dui, li qual son stati pigliati, sono ancora tenuti per parsumieri per lo re dito catholico, et altri de sua parte, tanto in la Italia, come in Cicilia, Spagna o ver altri luogi, serano subditi incontinenti posti in pura et piena libertà, senza pagar cossa alcuna, et lo simile sera fato per lo re christianissimo. Item, è acordalo, che tutti et ciascuna persona, toiron, signor et cavalier et altri, di qual si voglia stato e condilion si sia, di tornare, o de altro paese, che era retenuti et seguiti la parte del dito re christianissimo, o re catholico, o ver sui heriedi, incontinenti fato serà lo matrimonio et concluso per verba de pr «esenti, restituiti in la possessioni pacificha, et questo da Ihoro principi, case, terre e signoria et beni mobeli et stabili, qual se voglia, de li qual Ihoro herano possessor al principio de dilla guerra. Item, posito che lo re catholico et sui loco tenenti, et altri, havendo sopra di questa da nui potestà, fosseno o siano tutti alienali et transportati ad altri signori, per qual si voglia cason, che sia ho che potesse hesser, simelmente serà riposti in la possission pacificha de Ihoro diti beni, de li quali goderano al tempo sopra ditto, positu casu che fosseno stati alienati et transportati per altro, per qualunque stato, casu se sia, ho potesse essere per re Fedrico, ho sui loco tenenti, ho altri sopra di questo da lui receves- 260 seno podestà, la qual alienalion non porà prejudi-char al ditto petitorio et possession do li ditti principati, baronia et altro,locandoli beni, sì come erano im possession al tempo de dita guerra, ita tamen che non obstante questo, li diti signori serano al dito re et la regina, come boni liali subditi et servitori. Item, per lo honor del nostro signor, papa Julio secondo, lo signore prefecto suo nepote, lo qual