m UDXVI, LUGLIO. 342 li reclori et si mele far provedador ; tarnen dita parie non ave exeeution. Fu posto, per li diti, alento condulieri di zenle d’arme, cavali lizieri, di stratioti et conleslabeli se parlino di Pexercito nostro senza licentia di Prove-dadori, et veneno a far cose sue particular chi qui, chi altrove, sia preso niun si possi partir dii loco a 205' lui deputato senza licentia dii Colegio nostro datali a bosoli e balole, soto pena di casalion et indigna-tion di la Signoria nostra, e sia scrito di questo a li Provedadori nostri: 167, 7. Fu posto, per li Savii, la parie di la conlribution la mila dii neto per altri 6 mexl, qual si ha a meler a Gran Gonsejo. Ave : 145,23, 1 ; la copia di la qual sarà posta qui avanti. Fu posto una letera et parte, che alcuni soldati vanno, per testimonii nostri, danizando il paese: però sia preso che li rectori li fazi far comandamento a i ditli vadino soto le loro compagnie, sotto pena etc. Fu posto, per li Savii, una letera a sier Andrea Griti procurator provedador zeneral, solicitando il passar sul veronese e tirarsi avanti con l’exercito, et fo disputation. Parlò sier Gasparo Malipiero, fo savio a terra ferma ; li rispose sier Francesco Donado el cavalier, savio a terra ferma. Poi sier Francesco Bo-lani, fo avogador ; e di le disputation fale fo cornai)-dà grandissima credenza. Nota. In le ¡etere di campo scrive il provedador Griti, à dato li presenti a monsignor di Lu-trech li mandò la Signoria ; et che domino Buldisera Signorelli li scrive, qual è a Valezo a quella guardia con cavali lizieri, come à aviso Bernardin Calderaro esser ussito di Verona e venuto verso Sanguanedo, et voi veder di provederlo eie. Et licentiato Pregadi, restò Consejo di X con la zonta, et scrlsseno altre letere loro. 206 A dì 4. La malina, vene in Colegio Nicolin da Dresano, fo nostro condotier, vien di campo, et ancora serve, non ha condula. Volse certe cose; fo ex-pedilo e subito se partite. Di Vicenza, di sier Nicolò PasquaUgo podestà et capitanio, et sier Iacomo Manolesso provedador, di eri. Come prima lui provedador vene in quella terra, vista tutta sachizada da i nimici ; poi zonse il podestà. Afermano i nimici con la preda fata esser intrati in Verona; farano loro ogni Provision, ma senza zenle poco pono far. Da poi disnar, fo Consejo di X con zonta; stete pocho et vene zoso per tempo. I)ì Lignago, over Porto, di sier Zuan Paulo Gradenigo provedador generai, di eri, horc 21. Dii suo zonzer li con le zenle l’ha. I nimici sono nitrati in Verona ; ma ben ha aviso itcrum dieno ussir fuora el minazano venir a Lignago. Scrive aver manda in campo 11 ducati 8000 con li cavali lizieri, e altri avisi. Di campo, dii provedador Griti, di 2, date al Desanzan, e dii governador nostro Thodaro Triulzi, date a le Chavalcìiaselle. De occurren-tiis etc. A dì 5, fo letere di Vicenza. Hanno aviso, (fra) i nimici intrati in Verona esser gran discordia tra sguizari et todeschi, el manda i reporti ha ; et spagnoli etiam sono in gran discordia ivi. Di Cotogna, di Iacomo di Nodari provedador. Di P inlrar in Verona, ut supra ; ma è gran confusion tra loro e in la terra. Vene in Colegio il conte Mercurio Bua venuto di Padoa, qual è stato questo tempo a varir, et sen-lato apresso il Principe dimandò alcune cosse, et fo concesso a li Savii aldirlo. Noto. Fo mandà a Padoa, per custodia, 100 mai-stranze di l’Arsenal, i qual sarano pagali come lavo-raseno in PArsenal etc. Da poi disnar, fo Colegio di Savii el vene que-sle letere : Di Lignago, over Porto, dii provedador Gradenigo. Come à aviso i nimici dieno ussir di Verona e venir a quella volta per tuor Lignago. À scrito di questo al provedador Griti et al signor Governador, qual è a le Cavalcasele alozalo, persuadendolo venir con lo exercito verso Albarè e li col ponte, e lui provedador con le zente l’ha verà di qua di l’Adexe, et si unirano insieme. Scrive farà ogni cosa di mantenir Lignago etc. Di campo, dii provedador Griti, di 3, di Castion di le Stajcre. Coloquii auli con monsignor di Lutrech. Spera aver li 3000 fanti, qual però nui li pagemo; il Governador è a le Chavalcaselle. Di Poma, di sier Marin Zorzi dotor, ora-tor nostro, di primo. Nulla da conto, coloquii etc. Come si aspetava lì a Roma il magnifico Lorenzino, al qual il Papa li darà, per concistorio, la investitura di Urbin e di Pexaro etc. Noto. In questi zorni, zonse in questa terra sier Zuan Francesco Griti qu. sier Hironimo, slato pre-son a Verona mesi 32, videlicet mesi ... in Castel Vechio, poi mesi... in Castel San Piero, poi il resto in le preson di Verona ; fu contraeambiado con certi presoni. Et gionto qui, si resenlì alquanto, el poi ussì di caxa, el ozi fo visto per la terra. Adì 6 Lujo, Domenega, fo ¡etere di Colo- 206 *