299 MDXVI, GIUGNO. 300 27 Mazo fo deliberà, per li Consieri, che cinque zen-tilhomeni ritornaseno, i quali sarano noladi di soto. Et poi, per letere di la Signoria, concesso tre altri va-dino; cossa contra la leze, cargando molto i Consieri che non observa le leze, dicendo non è cossa sì inonesta che con pregiere in Colegio non si otegna, e lui come Avogador à intromesso et voi observar le 178* leze, et però melerà per parte che sia lajà et anullà dita deliberation et letere, con altre parole da vero el justo Avogador, observador de le leze ; che era con effecto vergogna dii Slado che era concesso ad alcuni ritornar a li rezimenti. Edam altri dimandava il simile, et più li XL, poi rimasti, restano in la Quarantia, lìcci habino acelà il rezimento, che prima non solea esser cussi ; e questo è perchè non si atende a observar le leze. Et qui sarà notado quelli zen-tilhomeni per li qual è sta concesso ritornino; et prima a dì 27 Mazo fo balotà tra 6 Consieri che li infrascriti tornino, come apar in Notatorio in Can-zellaria : Sier Tomà Marin provedador a Salò, electo per Gran Consejo. Sier Marco Falier provedador a Lonà, ch’el vadi fin si fazi in suo loco. Sier Stefano Fero castelan a Axola, per Gran Consejo che ’I vadi. Sier Andrea Zorzi camerlengo a Brexa, per Gran Consejo che vadi. Sier Nicolò Donado provedador a Roman, per Pre-gadi, che "I vadi ; di questo non [fo intromesso perchè mai non andò. • Item, questi altri per letere di la baneha, come apar : Sier Zuan Arimondo castelan a Vizenza, e sia paga di lutti 32 mexi come si fusse stato al rezimento. Sier Lodovico Querini provedador ai Urzi, electo per Pregadi. Sier Vicenzo Venier capitallio di la citadella di Bergamo, che ’1 vadi. Sier Michiel Querini capitanio a Soave, che ’1 vadi. Et nota. Di questi è andato sier Sebastian Zorzi, in luogo di sier Andrea suo fradelo, camerlengo a Brexa. Et venuto zoso, sier Nicolò Trivixan el consier andò in renga, dicendo lui voleva observar le leze, era intrato al primo di questo con sier Andrea Ba-xadona et sier Fantin Michiel, e che l'avia dito a l’A- vogador che sier Fantin Michiel, ch’é ancora Consier, non poteva per esser contra le leze, che, poi aceta-do, è fuora etc., et che si dovea citar li Consieri avea terminato, eh’è li passadi; con altre parole. Et sier Michiel Trivixan tornò a dir alcune parole. Poi sier Hironimo Grimani el consier andò in renga a dir et scusar il Colegio etc.; et poi tutti tre li Avogadori messeno le infrascripte parte de tajar le concession, ut supra, a questi 4. Ave 162, 19, 3, et si fazi nel primo Gran Consejo in loco loro. Item, poi messeno tajar lelere di la Signoria scrileal proveditor Griti, et sier Michiel Querini torni capitanio a Soave, sier Zuan Rimondo castelan a Vizenza. Ave 167, 6. Fu posto, per li Savii, in questo Pregadi, che ha- 179 vendo il conte Piero Navaro richiesto, sicome si ha inteso per letere di sier Andrea Griti procurator provedador nostro zeneral in campo, trenta fanti yspani et uno homo d’arme ditto Cugnido, qual è in preson, e li fanti è in li Cabioni, che per farli cossa agrata, sia preso che li diti tutti siano relaxadi, e sia scrito al prefato Provedador li digi a requisition sua havemo voluto relaxarli etc. Ave 4 di no, 170 de si, e fo presa. Di Pranza, fo feto ima letera di sier Zuan 179* Badoer dotor et cavalier, orator nostro, data a .....a dì 10. Come l’andava a Zambarì avanti il Re, perchè Soa Maestà, andando per terra, va per un’altra via. Et scrive coloquii auti con Sua Maestà per via di uno suo secretano et monsignor nominato in le letere; e come il Re havia inteso il trazer di francesi da Gusolengo per la motion fo dita di sguizari, e laudava andar seguri, perchè, a segurato le cosse di sguizari, potrano poi seguir la impresa di Verona, che al tutto voi l’habiamo ; et ha mandato a dir al Papa di quelle zenle di la Mirandola, che non è tempo a far quelle motion etc. Di Napoli, di Lunardo Anseimi consolo, di . . . . fo leto etiam letere. Come il signor Fabricio Cotona con 500 lanze si meteva a ordine per caval-char verso il Tronto. Fo prova li patroni di Baruto e tutti do rimaseno. Fo lete le letere scrile eri per il Consejo di X in campo et in Franza. Fu posto, per li Savii tutti d’aeordo, una letera a sier Sebastian Moro provedador di l’armada, che redugi le galie l’ha et quelle di Candia, qual tenimo sarà zonte, in tutto numero .., et vengi a Bocha di Cataro et lì aspetar nostro mandato; et questo è sia fato per la richiesta à fato il Chrislianissimo re di armada per andar a tuor il reame, expedito Verona. E di questo fo comandà gran credenza. Fu presa.