1-29 MUXVI, APRILE. 130 capitanio, dì 24 Marzo. Come, da poi elìsimi «5 Iribularii dii Signor turcho, non si poi esser seguri in quel territorio ; età dì21,che fo el Venere santo, corse cavalli 50 di turchi in quel teritorio di Spalato, e menò via aneme 18, animali grossi 24 et menuli 200 ; et diti turchi poi si reduseno in Clissa c fcceno parte di animali a quelli di la roeha, il resto coudu-seno via ; per tanto voria aver di lì 25 over 30 cavali per securlà. À scrito al bassi di Bossina e al sanzacho dii duellato et quelli altri capi, dolendosi di tal danni aulì. 75 ' Di Padoa, di rectori, di eri sera, mandano una letera auta da Zuan Batista Forti de Orta vicario di Manerie, qual li scrive di 13. Come, per uno vien di Verona, qual eri zonse lì da Verona, et referisse esser zonlo uno signor, don Alons chiamato, con cavali 150 spagnoli e napoletani, et erano alozati a l’Iiosterie, el sono per levarsi e andar a la volta de Fiandra. Aferma che in Verona si afermava il parlir di l’Imperador per Alemagna, e li citadini stanno di mala voja, e il populo menulo siano tulli contenti, sperando lo esercito nostro dover redurse a Verona. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta, et fono sopra il far un’altra Quaranlia nuova, et nulla feno. Di sier Zuan Vituri proveditor di cavalli lizieri, date a Jrrola in brexana, a dì 10. Come, per do ispani fati presoni, dicono le gente, erano a Bergamo, sono ritornale a Ponte Ojo, videlicet 4000 persone, et se divulga, per homeni venuti di Lover, come l’Imperador parli da Lover a di 9 con 4 bandiere di fanti lodeschi, quali erano in Brexa, et 300 cavalli alemani. ltem, per tre homeni d’arme eri presi per nostri, hanno il medesimo aviso, et afirmano P Imperador esser parlido per non aver da pagar li sguizari, et non aver trovato le cosse de Italia come desiderava. Di Crema, di sier Vetor Michiel ohm capitanio eprovedador a Bergamo, di 11. Come avia aviso da Milan di domino Camillo Triulzi, il campo esser ussito fuora, et però avisa. Tamen, di sier Za-caria Loredan podestà e proveditor di Crema non era aviso di questo. Di Vicenza, di sier Nicolò Pasqualigo podestà et capitanio, di eri. Avisa, aver di Verona come erano in gran spavento, el fevano in gran pressa una baslion a la porta dii Vescovo. A dì 15. La malina, vene in Colegio Marco Vi-dal, era secretario con sier Alvise Baffo era prove-dadw a Cividal di Friul, falò presoli de i nimici et I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXII. è in Gradisca e li hanno dato taja ducali 1000, qual in manege slrele relerì il modo et cose seguite de lì. Vene l’orator di Pranza, jusla il solilo, per saper di novo. Di Hongaria, di sier Antonio Surian do-tor, orator nostro, di Buda, a dì 29 dii passato le ultime. Prima, solicita si mandi il sucessor, è ammalato eie. Item, come il He lassò per testamento il governo dii regno al Cardinal Slrigoniense, et.. Sumario di letcre di sier Antonio Surian dotor, 7G orator in Hongaria, date a Buda a dì 24 Marzo 1515 (1516) recevutcadì 15 Aprii. Le ultime mie, Serenissimo Principe, furono de dì 13 dii mexe presente expedite, replicale per doi bande, per le qual dinotili la morie dii qu. re Vola-dislao. Da poi, volendo li prelati el baroni del regno, de qui per avanti congregati, dar sepoltura al defunto He magnificamente, sicome a tanta maestà ben si conveniva,adì 17,che fu ilLuui santo, exhumatisprius ossibus de la qu. regina Anna olim ultima consorte del defunto He nondum fin bora tumulate, sed ita retentee in deposito, fu per li primari baroni dii regno l’uno el l’altro corpo per mediani civitatem portato et processionaliter acompagnato de tutta la chieresia et populo. Dcmum, ambo reposti in doi carete da li prelati signori, furono conduli a li antiqui sepulchri de li predefunti He in Alba Regale, loco distante de qui miglia 40 de’nostri. Et quivi successive poi, a dì 19, fu cantata la solenne messa prò defunctis per il reverendissimo Legato, el una cum li reverendi episcopi collocati Quinque ecclesiensi Vesprimiensi et Jauriensi, furono pcnicle le exe-quie, et demum utrumque cadaver fu insieme di-gnamenle tumulato: quorum animee requiescant in pace. Io, per honor di Vostra Serenila et per ogni altro conveniente respecto a le exlreme pompe di questo santo Re, el quale, invero, ultra la confedera-lione, ha sempre proseguilo quella inclita Repubblica di sincera benivolentia et amor, ho voluto intervenir vestito, insieme con tutta la fameglia mia, di pano nero, el è stato aceplato da costoro questa amorevole et affectuosamenle. A questa solennità funerale, il re Ludovico non è intervenuto personalmente, avendo cussi parso a lutti li signori per li respecli sui; ve-rwmjieri, che fu el dì di Pasqua,havendo el reverendissimo Legalo deliberalo celebrar la messa pontificale in ecclesia majori, et conceder la indulgenti« plenaria, el prefato re Ludovico, deconsensudomi- 76* 9