385 MDXvr, » e quelli li tolse la roba e danaro, perché era vernilo nove il Turcho era slà roto dal Sophi. 4.° di Andre, 2 di certi danni e altri, ut in litteris. Per il che andò a trovar Peri bassa e li parlò di questo; il qual li disse bisogna farli provision, e li ha dà termine 4 mexi a scriver a la Signoria, e l’à pregalo non mandi a la Porta queste querele che laria qualche turba-tion; li ha promesso di far. Per tanto scrive, venendo ambasador, come tien regnarla, é bon darli in commissione non atendi il Signor a queste querele di malevoli; ma prima voy ben justificar la verità. Item, che le nave e navili nostri si parteno de li, non siano ubligati tochar Galipoli come erano prima ; che sarà gran ben a la merchadantia; et sapendo la venula di l’ambasador, li manderà incontra per informarlo dii tutlo. Item, si mandi li ducati 1200 per non star su le usure; qual dovè el suo precessor trovarli de li a usura. Item, scrive come si à dolesto a quel magnifico bassà, di la nave Pasqualiga si rompete su le aque di Durazo, per recuperation di le robe, uncle à scrito in bona forma a quel diadi di Dura/o, el manderà le letere per la via di Cataro. Item, di Curtogoli corsaro, perii danni à fati conira li nostri navigli. Li ha risposo : « È corsaro, fa danno anche agli nostri, prendetelo vili ». Scrive li è sta dimandà il danno ancora di certo navilio con turchi fu preso verso il Zante, dove sa era quel Troylo corsaro, qual lo scontrò andando con la nave a Conslantinopoli lui Bavlo. Dii dito, pur di24. Come Ali dragoman di la Porla era zonlo li ; qual parti a di 15 di Alepo, zoè di Seplembrio, è indisposto, et vien ambasador a la Signoria nostra, et era slà al condito, nel qual non è sta morto troppo zente, e che il Signor arà il dominio di tutta la Soria senza contrasto, e non sa quello el farà questa invernada, overo l’anderà in .lerusalem, overo starà in la Caramania. Disse non vo-ria che li oratori, manderà la Signoria al suo Signor, si parliseno avanti il suo zonzer a Venecia di lui, a la qual non poi esser avanti tulio Fevrer; il qual vien per via di Bagusi. Disse, il Signor à fato zà 13 san-zachi in la Soria, et feva bona compagnia a li nostri merchadanli, lassando comprar et vender come prima. Questo Ali vien a Venecia per il carazo di Cy-pro etc. Item, dii Sophi non si sente nulla; si dice è andato contra quelli di le barele verde. Di armada non si sa nulla, solum le galie, fo condute li a Con-stanlinopoli, sono pur in aqua e si meteno in ordine. Scrive, li è stà dimandato li ducali 300 per la pen-sion dii Zante, sichè bisogna farne provision. Item, voria si scrivesse una letera a quel magnifico bassà, over mandarla senza mansione, perché l’è per par-I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXIII. 38(1 tirsi, acciò lui Baylo possi notar il nome dii bassà, con dirli di queste querele e garbugii, el per amba-sadori il Signor sarà justificato dii tulio eie. Iti Corphù, di sier Alvise di Garzoni bailo 212* e capitanio, di 16 Novrmbrio. Manda una deposi-tion anta di uno Andrea vien da la Trichala, la qual forsi sarà notada qui avanti, e dice era zonlo a la Trichalla tre olachi, con aviso che schiavi, poi la morte dii Soldan, esser recluti insieme c aver assaltalo il campo dii Turcho e malmenalo ut in litte rise le., per questo erano ventili a far comandamento a quelli sanzaclii andassero in suso. Item, scrive di cerio galion, fo armato a Brandirò, qual, poi comprato da uno di Rodi, è slà li armato, et venuto a . ... trovò uno navilio con ogi, di raxon di domino Polo di Poli, et non li ha falò danno, imo lassalo lo predilo, e tolto ben di altri mereadanti era sopra dito navilio, et vendevano, li ha mandato per veder di rehaver etiam questi altri ogi eie. Fo leto la letera dii Signor turcho translatada, la copia di la qual sarà scrilta qui avanti. I)i. Vizenzo Guidoto secret ario nostro, date a Mantoa a dì 26, hore 4 di note. Come la ve-zilia di Nadal zonse lì. Il Signor era indisposto, ni eri per il zorno di Nadal li parse darli molestia, poi ozi fo admesso per via di domino Bartliolomeo secretano, et andato dal Signor a San Sebastian in una caxa dove el stà, qual era in leto et in una camara con il predito domino Bartolomeo et domino Lodo-vico da Fano, poi presentato la letera di credenza, li expose la causa di la sua venuta, che in lanlo bisogno di la Signoria, fusse contento darli ducali 8900 resta a dar per sali aulì fino di 1509, con altre parole. Soa excellentia, prima ringratiò la Illustrissima Signoria di le amorevole parole ha fatnli, e si aiegra va con quella di la paxe fala,ch’è il stabelimen-to e quiete de Italia,.e alla proposta non poi risponderli cussi presto, ma vederà e li risponderà. Poi disse steva meglio al gran mal l’havia auto, et sperava presto potersi operar eie. et leverà suso di letto, perchè è migliorato assae. Scrive visiterà il reverendissimo Cardenal et la illustrissima Marchesana etc. Di Udene, di sier Jaeomo Corner luogotenente, di 22. Fo leto le letere, et di Treviso dii Podestà e capitano, zerclia danari, notate di sopra. Di campo, zonse letere dii provedador Griti da Villafrancha, di 28, hore 4. Come ricevete nostre di 26 con la risposta de li noncii di Lover e copia di la lettera di quella comunità, molto contraria a quello disse domino Alexandro Donalo, al qual l'hanno mostralo. Si duol, aferma aver visto scriver 25 mrEMnnE.