439 MDXVII, GENNAIO, 440 cune fusto do mori sopra Civitavecchia, et qualro di (|ucie hanno preso alcuni navili sopra quelle marine eie. Item, diio Oralor, per dite sue letere, solicila la espedilion dii suo sucessor, è hora uno anno è sii electo, e sopra questo scrive lougamente, richiedendo di gratia e misericordia poter ripalriar, ut in litteris. Da Napoli, di Lunardo Anseimo consolo nostro, di 16. Come è letere di Alexandria di sier To-maxo Contarmi di 29 Octubrio al Conscio di X. Scrive, il Signor turcho prospera, à auto la Soria, et era in Jerusalem, e il campo suo venuto a Gazaria fa optima ciera a cristiani e zudei, non perseguita altro che mamaluchi, li qual li voi fenir e amaza lino li lioli in cuna. Item, ha donado d’iutrada a li frali dii Santo Sepulcro ducali 500, e donde li pelegrini pagavano ducali 13 penino, voi pagino solum aspri 5 per uno; el come el veniva a la volta dii Cayro. Scrive, al Cayro era sta falò soldan il Diodar grando, e feva exercito conira il Turcho. Item, come l’armata dii Soldan uvea roto l’armada di Portogallo, et preso do castelli nell’india avevano fato ditti porto-galesi. Scrive poi deto Consolo zerca il suo chanoni-cato di Padoa : come vien molestato a torto da chi ha compra tal lite contra di lui a Roma, e sa ben domino Zorzi Pixani la cossa e li soi meriti non lo richiede questo ; e però si ricomanda a la Signoria Nostra non li sia fato torto. 239 A dì 9. L’Orator dii Turco fo a la Signoria, vestito di caxacha di veludo cremexin e di solo damasco bianco che la Signoria l’ha vestito, et cussi li altri soi di scarlato. Et paonazo era acompagliato da zcrcha 10 zenlilhomeni, che più non ne andono li-cet molli a Gran Consejo fosseno chiamati, et cussi il Principe lì fe’le parole dandoli licentia, el foli mandalo poi ducati 300 venetiani in don. Et la lettera al Signor turco in risposta fata per Colegio, la copia di la qual scriverò di solo, et una letera al Baylo nostro. Et el dito Orator si dolse non aver auto quello fo dato a l’altro oralor vene, che fo ducati 400, unde per Colegio li fo mandato diese sacheti di mo-cenigi, el lui non li volse, dicendo voria oro per poterli monstrar a li bassa’; et cussi ge fo mandati. Il qual partì poi a dì. .. . dito. In questa malina, vidi uno presente mandalo al conte Cristoforo di Frangipani per il capitano di Ma-ran.È 3 porzi scagiari, uno di qual era grande di peso di L.....e li altri do picoli, et do cavrioli ; Et cussi, di ordine di Cai di X, sier Zuan Antonio Dandolo che è sora li presonieri li portono ditto presente; il qual uno mandò a donar a la Signoria, zoè il più grando, qual lo mandono a la Pietà ; uno mandò a sier Zuan Antonio Dandolo procuralor di presonieri, et mezo a sier Nicolò Michiel procuralor dize è suo parente, et uno capriol e il resto mandoe a donar a li presonieri di Cabioni etc. Et è da saper, in quesli zorni passati li fo mandate per il Principe a donar 5 osele, come si fa a li nostri zentilhomeni per esser lui nostro zentilhomo ; di che ne ave grandissimo piacer. Sta di bona volia, sperando presto sarà la sua liberatione. Ancora zonse iu questa terra ozi sier Ilironimo Malipiero di sier Piero, fo preso provedador a Cotogna, è stato prexon mesi.... di lodeschi a . .. etiam suo fradello sier Marin Malipiero, quali fono conlracambiati. Di campo, da Villafrancha, dii provedador Griti, dì 7, hore li. Come era venuto il capitano Castellallo fuora a parlar a monsignor di Lutrech, qual ha parlato con dillo monsignor, el qual li ha risposto benissimo, dicendo al lutto voler Verona justa li capitoli, et non si voi levar. 11 qual capitano Castellalto era tornalo in Verona per parlar al vescovo di Trento. Item, el Provedador solicita si mandi li danari, et che voleno ducati 10 mila, quali mandandoli non achadcrà forsi più mandarne danari, e con questi contenterà francesi. Da Milan, dii Segretario, di 5, hore 4. Come cri sera monsignor missier Zuan Iacomo ave lettere di monsignor di Lutrech, li scrive non vengi a portarli P insegna di San Michiel, perchè è stato in co-loquio con lo episcopo di Trento e presto arà Verona, e sarà di qui dove potrà aver la dila insegna. Ben si li par di andarli contra a Lodi o a Cremona, dove li darà dita insegna. Item, ha lettere dii suo agente in Franza, da la corte, di 28 et 29 : come il Gran mastro e Rubertet andavano oratori di la Christianissima Maestà a l’imperador per tralar alcune cosse, che per poner ordine di lo abochamento se dia far, non anderia tal personagi. Item, scrive, il Gran conlestabele e il Gran maistro è fati amici di domino Latino orator dii Papa, e questo perchè vo-riano dal Papa la ligalion di Franza per suo fradelo dii Gran maistro, Cardinal, e tiene per questo farano il Christianissimo re li assentirà il Papa toy Ferara. Item, monsignor il Zeneral di Milan à auto letere di Berna, come a Zurich è stà lato una dieta per la venuta di uno orator dii re de Ingallera a dirli di la lega fata tra l’Imperador, re Calholico et esso re d’Ingollerà, e questa conclusa per via dii Cardinal Sedunense, e come intrarà il Papa si sguizari voleno intrar, ai qual è stà riservato locho, e li oferiva mi-