545 MDXVII, FEBBRAIO. 54(5 t Sier Alvixe Baxadona, el XL zivil, qu. sier Alvixe........1016.335 Un Auditor vecìtio di le sententie. Non. Siei* Hironiino Marzeloqu. sier Francesco da San Benedeto........ f Sier Marco Antonio Venier, fo XL zivil, qu. sier Marin .... 983.409 Sier Zuan Barozi, Pavochato gran- do, di sier Francesco .... 439.952 Sier Jacomo da dia’ Taiapiera, savio ai ordeni, qu. sier Zuane . . 068.768 Un Avogador nuovo di le sententie. Sier Zuan Francesco Dolßn, el XL zivil, qu. sier Vetor .... 621.712 Sier Orio Venier, fo XL, qu. sier Jacomo da Santa Lucia . . . 897.440 Sier Bironimo Zen el gratulo, qu. sier Piero....... 591.747 Non. SierZacaria Barbaro di sier Alvise, qu. sier Zacaria cavalier procu¬ rator ......... Un Oficial ai X Ofcii. Sier Francesco Contarmi, fo di Pregadi, qu. sier Alvise....... 579.727 Sier Jacomo Pizamano,è ai XSavii, qu. sier Fanlin........ 691.093 Sier Alvixe Barbaro, è di Pregadi, qu. sier Lunardo....... 488.819 t Sier Piero Gixi, è ai X Savii, qu. sier Alvixe ........ 793.493 In questo zorno, per Colegio, fo scrito a Roma a l’Orator nostro: replichi al Ponlilìce il moto fa il ducila di Urbin è senza alcuna intelligentia nè consentimento nostro ; con gran parole acerti Soa San-lità di la observanlia nostra verso la Santa Sede. È da saper, in questi zorni, poi che comenzò a nevegar, seguite che, avendo auto licentia di mascherarsi tutti, si feno tanto lecito, che alcuni mascherati andono per la terra zuogando a la neve con bastoni et spade, adeo seguite molti inconvenienti per la terra, adeo fu fato conscientia a li Cai di X per li Capitani e Oficiali, come erano da 35 Ira morii e feriti, Ira li qual a uno fio fo di domino Zuan d’Arbe dolor, avochato, fo laià il viso e morse, et a uno da / Diarìì di M. Sanuto. — Tom. XXIII. dia’ Zuslinian da Salila Barnaba li fo dalo ... feridc et allri: per il che fu comandato et publice proclamalo più non se fa zi alcuna maschara, sotto grandissime pene; e fu ben facto perchè in questa tera, per ogni bon rispelo non sta ben maschere. Dii me.ve di Fevrer 151G. A dì primo, Domenega. Introno a la banca tre Consieri nuovi di qua da Canal: sier Zuan Francesco Morexini qu. sier Piero, sier Antonio Venier qu. sier Marin procurator, sier Lunardo Emo qu. sier Zuan el cavalier. Et Cai di XL: sier Bonofrio Gradenigo qu. sier Zuane, sier Piero Bembo qu. sier Jacomo, et sier Jacomo Semilecolo qu. sier Alexandro. Cai dii Consejo di X: sier Francesco Contarmi, sier Francesco Foscari qu. sier Nicolò, el sier Piero Mozenigo qu. sier Francesco. Veneno veronesi canonici dii Domo, dicendo esser venuti per far reverenlia a la Serenità dii Principe, ringratiando esser ritornati soto questo felicissimo Stado. qual l’hanno desideralo tornar; con altre parole. Il Principe li ricevete aliegramente, ringra-liandoli dii suo bon voler, usandoli parole dolce e acomodate. Di Crema, di sier Andrea Griti procurator, provedador menerai, di 28, hore 4. Scrive come è zonlo lì, et di quelle ocorentie, utpalet. . Di Udine, di sier Jacomo Corner luogotenente, di 29 Zcner. Come li capetanii e comessarii cesarei di Gorizia e Gradisca voleno abrazar molli lochi e ville che non è di la loro jurisdizion. Voleno Aquileja, Campomolle (?), il Monestier, Slrasoldo el Propeto, cb’è do castelli, e altre ville asai, il fiordi la Patria e i lochi più uteli, unde saria mal perderli; il qual Slrasoldo è dii iìdelissimo domino Zuan di Strasoldo. Unde diti capitani et comessarii li hanno scritto una letera, dicendo voleno lenir diti lochi perchè i posedeva a tempo di la guera; unde li ha risposto una dolce lelera,come i partien a la jurisdition di Udene, e chi ha le terre à il teritorio, et fanno mal a far queste motion; et manda la copia di tutte do lettere. E loro scriveno voler perseverare in la possessione di ditti castelli e ville è sopra la strada alta, e lui Locotenente li risponde non sta a cognoscer a loro, ma scriver a l’Imperador, qual ordenerà eie. Di Pexaro, fo leto una letera scrita per Francesco da Fiano a la Signoria nostra, di... Avisa, come ivi era intrato per nome dii Papa il signor Camillo Savelo con fanti mille, a Bimano el si- 35