9 UDXVI, OTTODHE. 10 to cavali lizieri col provedador Vituri a Colignola, aziò non vi entri alcuna vituaria, e a questo, el dito Vituri usa gran diligentia. Scriveno, di là di l'Adexe è cavalli 600 lizieri nostri; et questa malina, do hore avanti zorno, la compagnia dii Govemador, il paga-dor sier Reneto Marin e i Vicecolaterali con li danari sono andati verso Villafranca, e ordinalo il Manfron vadi etiam con la soa compagnia per aver liomeni d'arme, il forzo di questi contorni, quali stanziano a le loro caxe. Et starà di qua domino Janus con la 3 sua compagnia, qual ha un optimo governo. E il Contin e li do brexani Martineogi et Zuan Battista da Fano, con le so’ compagnie, et Antonio da Castello et Cola Moro con li fanti ch’è 200; sichè stando, Verona convorù prender qualche composition. Hanno mandato di là cara 42 polvere, casse 10 di pan, acompagnate da Hironimo Bariselo con li so* fanti, et Zuan di Naldo con li cav;ili lizieri; sichè è scorta suficiente. Resta con loro di qua 70 barili di polvere, etc. Fo scrilo, per Colegio, in campo una bona letera, che si vedi di star tante zente di qua, che non si possi patir alcun sinistro: però voglino far tal provisione che ’1 suo star lì ad Albarè sia securo ; cl laudatilo il star a Konclio monsignor di Lulrcch el nostri ad Albarè. ltem, li mandemo danari per pagar li spagnoli ; con altre parole ut in litteris. Fo mandalo aduncha, in campo ducali.. . tnilia. A dì 3. Li malina, li Gii di X siete lougamcnle in Colegio, et fo ordinato far Pregadi, etiam Conscio di X con la zonta. Di campo, fo leterc dii provedador Oriti, di Villafrancha, di primo, hore i. Come spagnoli erano ozi sublevati et in ordinanza posti, volendo far la monslra ; qual è alozali mia uno mezo lonlan a Povejan, insieme col Governador nostro, el volea-110 il Colaleral ge facesse la monstra; Sichè si provedi di danari aliter farano qualche mal. Ricevete tre lelere di 29, et parlò al Governador di questa levata nostra, tanto vergognosa; qua! dice etiam lui si ha doleslo molto per esser levati contra il dover, afìr-mando non è sta con malitia, e si voi andar con de-sterilà con Lulrech, dicendo ad ogni modo Verona sarà nostra, come Lulrech aferma, e altre parole; il qual Lulrech è fermato lì a Villafrancha ; fa far fossi atorno a guastadori et repari. Poi andò a trovar dito monsignor a casa, dicendoli quanto si con-teniva in le lelere scritoli, et che mai la Signoria aspetava li campi fosseno levati per rumor di cer-nide, benché se tenia tutto soa excellentia havesse fato a bon fin ; per lauto la Signoria desiderava sa- per l’opinion soa etc., per non poter star a quesla cxcessiva spesa. In questo sopravene monsignor di Torbe suo secretorio, dicendo aver letere di Pranza; qual le tolse, e lo mandò in camera, poi disse : «La Signoria è alanata, ho fato da bon capitanio; la ringratio I’ babi fede in me, nè dubiti di la invernata e la vederà quello vorò fur ». El il codio li vene a dir era cola la cena, unde li parse tuor licenlia esso Provedador, dicendo: « Verò da matina ». Soa excellentia disse : * Tornè poi cena », el cussi, a hore 3, tornoe e trovò era con lui assa’ capitani. El qual Lutrcch non potè trovar loco di parlarli secreto, et cussi disse: « Magnifico missier Andrea, da malina saremo insieme ». Soa excellentia voi fermarsi qui a Villafrancha. Li do canoni mandò a tuor a Cremo- 3 * na, qual li liavia fati restar a Peschiera, ha ordinato siano conduli lì a Villafrancha; cl do de li nostri canoni balliamo mandali a Brexa : pur hanno 8 canoni di 50, 5 di 20, 6 sacri et colobrine; poi Verona è sbarata di muraglie, non acade far altra batatura. Scrive, la Chiusa è presa; vanno a la Corvara, e benché quelli nostri dentro scriveno volersi lenir gajardamenlc, et Nicolò Barbaro capitano dii Lago è sul monte con zente, el li dà ogni ajuto, etiam li ha mandato alcuni archibusieri, e il conte Mercurio è cavalchalo in Val di Cavrin, cl etiam hanno mandato fanti per la Gardesana aziò non patiscano danno. Scrive li danari è zonli, e spagnoli voi danari per la promessa e ferma datoli di page 8; però bisogna servarli, et voi con diligentia farli la monslra. Voria venisse alozar a Ronclio; Lulrech non voi e si fortifìcha de li. Voi mandar fanti al provedador Gradenigo aziò s’ingrossi; ma Lutrcch li voria lui. Ha scrilo a Padoa aconzi l’arlellarie, licet non achadi eie., ma Lutrcch la tante mulation, che è bon star in ordine. Dii provedador Gradenigo, date ad Albarè, a dì 2, hore 17. Come Lulrcch a Villafrancha fa far fossi; lutto é cossa fiuta, che per 5 mila over 6 mila discalzi l’ha fato levar di l’impresa. Scrive aver mandato uno in Verona per saper qualcosa. Eri ussite do spagnoli ; dicono si patisse di viluarie, et voleno far mostra di quelle zenle è in la terra e ussir fuora, per venir de qui. Scrive, domino Zuan Paulo Manfron, con la soa compagnia e la compagnia di quel di Sant’Anzolo, vano di là di l’Adexe a trovar il Zeneral governador. Scrive, è zonto a Legnago le 500 balole dii ducha di Ferara, cl Matio Brexan con le do fusle, una resta a Li-gnago l’altra più in qua; il qual Matio zonto lì, l’à inviato al provedador Grili.