497 MDXVir, GENNAIO. 498 E tutti questi fono eleeti per parte posta per i Consieri; ma morto missier Zuan Dedo, fo balotato uno per uno tolto perii Consieri, e tolti fuora di Camelaría. 1510 a dì 22 Novembrio, missier Alvise di Dardani. 1511 a dì 23 Marzo, missier Francesco Fasuol dotor. 271 Copia di la termenation di la Signoria di eie-zer li 6 in Canzelier grando, fata a dì 19 Zener 1516. t Cum ex hac vita migraverit spectanlìssimus Do-minus Franciscus Fasolus doctor Cancelarios Vene-tiarum, et intendentes Serenissimus Princeps cum D. Consiliarii provvidero illi loco et gradui de viro fidelissimo benemerito et exercitato in Cancelaría ducali et servitiis publicis; cum multi ex secretariis nostris velini concurrere ad gratiam Status nostri, decreverunt et terminaverunt, decernunt et termi-nant, quod omnes secretarii nostri, qui aspirant et prietendunt succedere canzelariatu praedicto, cras in mane se scribi et adnotari faciant in Cancelaría nostra, et eodem diem post prandium oinnes sic ad-notati audientur et ballotentur a Serenissimo Principe et Dominis Consiliariis, et ¡Ili sex ex secretariis nostris adnotatis qui habuerint plures bollotas ce-terís postea ballolentur in Majori Consilio ; et qui ex dictis sex trabuerit plures bailólas aliis in Majori Consilio Iranseundo medietatem Consilii, inlelligatur remansisse Cancelarium Venetiarum. Consiliarii. Sier Andreas Baxadona. Sier Franciscus de Garzonibus. Sier Nicolaus Trivixano. Sier Marcus Gabriel. Sier Lazarus Mocenigo. Sier Franciscus Cornario. In questa matina, domino Donalo, de presenti orator dii marchese di Mantoa, poi tolto licentia di la Signoria e promesso fin do mexi darà ducati 2000 per il debito dii sai, e poi proveder dar il resto, si parli e tornò a Mantoa. Nola. Etiam in questo dì per Colegio fo lassato de li Cabioni e liberati do presoni a requisilion di monsignor di Lutrech, nominati Laches di la Vie et Joan di Illes. I Viarii di M. Sanuto. — Tum. XXIII. Etiam a dì 16 diio fo liberalo di Cabioni uno Lunardo, cuogo dii conte Cristoforo, aziò vadi a cu-sinar a la sua consorte venuta in questa terra. A dì 20. Marti. Fo San Sebaslian, la malina fo 271 * lelo |e letere di Verona, zonte cri sera, di Proveda-dori nostri, e dì Franza, il sumario di le qual lelere scriverò di solo. Da poi vene in Colegio la conlessa madama Polonia, sorela dii cardenal Curzense, moglie dii conte Cristoforo, acompagnala dal capitanio Renier e domino Nicolò da la Torre, erano presoni e lassati con segurtà, e altri assa’ mercliadanti lodeschi di Fonlego, zercha 16 di primi, e il signor Zuan Cosaza suo parente, et sier Andrea Foscolo qu. sier Hironimo e sier Bernardo da Leze qu. sier Ja-como so’ parente per il marito, el apresso lei sier Zuan Antonio Dandolo provedador sora i presoni. E intrata in Colegio, era con lei tre donzele vestile a la lodesca con seufie e veste di panno negro a la lodesca, le qual una drio l’allra stavano in piedi, et una più vecbia dona drio; ha con lei uno medico e uno maistro di casa. Lei è vestila di novo di seda, e di sopra una vesta di raso negro, fodrà di martori, e una grossa cadena d’oro al collo, e in capo una scufia d’oro a la lodesca. Hor mirala in Colegio, fece più reverentie al Doxe, et sentala apresso, per interprete parloe, scusandosi non era venuta avanti a far reverentia a Soa Serenità, de la qual è servitora, per causa di fredi grandi; et che era venuta per veder il suo consorte, e ringratia- t va la Signoria di la compagnia fatoli, suplicando che si fosse conienti la potesse andar do volle a la setimana a visitarlo in Torcsele, et che volendo far un Consejo di medici per una egretiludine l’ha, voria farlo presente suo marito in Toresela. Et cussi tutto li fo concesso. Domandò poi che havia scrilo per aver segurtà di ducati 50 milia e dito suo Conte fosse lassato prometendo non si partir, et che questa risposta poiria star assae a venir, in questo mezo voleva veder de trovar segurlà di qui etc. Il Principe li disse la provedesse, et speravemo de breve seguirla'la paxe con la Cesarea Maestà e tutto si conzeria, e che si fa al suo marito ogni comodità; con altre parole. E dona degna et assa’ reverente o di età anni. . . assa’ belizuola, picola et magra; la qual andò, poi partila, a caxa, e poi disnar andò a visitar il marito in Toreselle con le soc donzele, et stelo fin sera, nè si volse partir et dormite lì in Toreselle. Veneno li do oratori di Bergamo, venuti in questa terra, videlieet domino Lodovico da la Torre et 32