425 UUXVII, GENNAIO. 42G prestar podio, voglino vegnir a oferir mazor numero, et quelli non hanno oferlo nulla, vegnir a oferir. Tamen niun si mosse. È da saper: in le letere dii provedador Orili, scrive che, mandando li danari, voglino esser oro raynes, testoni o mozenigi, perché sarà gran beneficio a la Signoria, et mandando altre monede, si vadagnerà nulla, questo perchè l’oro vai martelli 14, li raynes 4 per tre scudi dal sol, li testoni al scudo, li mocenigi 6 al scudo; sichè sarà gran utilità. Ancora è da saper, la Signoria dà i lazi a quelli imprestano, sì a Gran Consejo come a questo, vi-delicet, di ori 4 per 100, di le monede veniliane 2 per 100. Non voglio restar di scriver, come per queste guerre, cussi come prima non si spendeva si non monede veneliane, mocenigi e marzeli, e pur bezi per esser comode monede, cussi al presente non si spende altro che monede forestiere, viddicet le sotoscritte, qual è basse, e non se poi far di meno. Fo publicà, per il Canzelier grando, in Pregadi: che doman, licet non sia festa, si chiamerà Gran Consejo per far voxe Governador di l’intrade e altro, e lutti vadino la matina a porlar danari. In questa sera, vene in corte di palazo a baiar, hessendo Pregadi suso, una bellissima mumaria, vestili d’oro zoveni et pute, et con gran lorzi, trombe, pifari etc., et andò per la terra. Erano alcuni populari ricchi. Et perchè zà si ha comenzà a far assae maschare per la terra, qual vanno con arme e bastoni facendo gran danni, unde per il Consejo di X fo terminato bandirle, che questo carlevar alcun se possi trasvestir, sotto pena de perder li abiti et star 2 mexi in preson et pagar L. 200 ; et cussi da malina fo ordenato publicarle a Rialto, et cussi fu fato. A dì 7. Mercore. Vene in Colegio l’oralor dìi marchese di Mantoa, zonto eri, chiamato domino Donato di Preti, et con letere dii signor suo scusando non aver il modo di satisfar el debito dii sai, et si ha forzato portar ducali 2000, quali li porlo, et fino un mese darìa altri ducali.... et dii resto suplicha la Signoria voy farli tempo un anno, con voler però pagar parte avanti etc. Il Principe li disse che era ben visto, et in tanto bisogno, ch’era il ben suo e de Italia, havevamo mandà a domandar il noslro, e non polendo servirne, non se poi dir altro, pregandolo volesse servir di più. Vene sier Hironimo da cha’ da Pexaro, tornalo capitano di Padoa, in loco dii qual andò Doniene- ga sier Zulian Gradeuigo, et vene con assa’ compagnia, vestilo di veludo allo e basso, et referi iongamente tulli li progressi di la sua capitaneria : intanto che altro non si fece questa matina. Disse di Padoa e di le fabriche, et con questo, Colegio si levò suso. È da saper: di danari contadi si sperava aver, sier Alvise Pisani procurator, savio dii Consejo, dal Bancho, havendo fato far le letere di cambio per Lion, di ducali over scudi 20 milia dal sol, per sua cauzione si ha chiamato liaver in le man et li danari vengano nel suo bancho, licet non li desborsi al presente, ma pagerà le letere di cambio tornate saranno fin mexi... ; et si chiamò li ducati 10 milia de’ zudei, ducati 5000 di frali di San Zorzi, San Nicolò, Santa Juslina e Praja, et ducati 4000 danno visentini da matina. Et cussi per Colegio fu contenta questo ; el qual banco serve, e ha servito in questa guerra la Signoria nostra sempre. Da poi disnar fo Gran Consejo, e ordenà, poi Consejo, Pregadi per far la retifichation e altre cose achade di mandar in Pranza: et a nona vene le infrascrite letere di campo, le qual noterò il suma-rio di solo. Hor a Gran Consejo: Fo cliiamà molli zeutilhomeni per andar Venere a dì 9 a compagnar l’oralor dii Turcho a la Signoria, vestito, per tuor licentia. Fo persuaso tutti quelli hanno oferlo, sì a Gran Consejo, come in Pregadi, andar a portar li danari, atenlo el bisogno de quelli. Scurtinio di Governador di l’Intrude. f Sier Lorenzo Conlarini, fo al luogo di procuratori, el qual, olirà ducati... prestò in Pregadi, oferse e portò contadi ducati 1300 e dona il don, poi azonse contadi altri 300, in tutto ducati 1500 ........ 109. 44 Sier Tadio Conlarini, è provedador a le biave, qu. sier Nicolò, il qual, ol-tra ducati 1500 prestò in Pregadi, et pagati, oferse e portò contadi ducati 1200 e dona il don, poi azonse contadi altri 300, intuito ducati 1500 93. CO Sier Sebastian Bernardo, fo di Pregadi, qu. sier Hironimdo, ucati 1100 contadi e dona il don, poi oferse altri ducali 200, in tutto 1300 ... 65. 97 Sier Marin da Molin, fo provedador sora il flisco, qu. sier Jacomo . . 50.110